Torniamo con una recensione dedicata al mondo degli anime, questa volta con Fullmetal Alchemist: Il conquistatore di Shamballa. Il film segna la fine della prima serie anime di Fullmetal Alchemist, che si discosta completamente dalla storia del manga. L’opera è stata rilasciata nel 2005 ed è stata prodotta dallo Studio Bones.
In Italia, Il conquistatore di Shamballa arriva nel gennaio 2007 in lingua originale e successivamente viene doppiato da Panini Video nel giugno dello stesso anno.
Fullmetal Alchemist: un’avventura alternativa
Prima di analizzare nello specifico il film, è giusto presentare la serie principale. Infatti, al contrario di Brotherhood, l’anime iniziale segue una storia diversa rispetto al manga. Mentre la ricerca della pietra filosofale rimane alla base dell’avventura dei due fratelli, alcuni personaggi e la fine sono completamente differenti.
Nella prima serie, infatti gli Homunculus sono originati dal fallimento di una trasmutazione umana. Il gruppo è alle dipendenze di un personaggio originale chiamato Dante. Questo personaggio sarà essenziale nello sviluppo della storia, così come il padre dei due fratelli, Hohenheim. Prima di vedere il film è quindi indispensabile guardare la prima serie, poichè Il conquistatore di Shamballa segna il termine della storia.
Fullmetal Alchemist: Il conquistatore di Shamballa
La trama di Fullmetal Alchemist: Il conquistatore di Shamballa ruota attorno alle avventure dei fratelli Elric, Edward e Alphonse, mentre navigano in un mondo oltre il regno alchemico di Amestris. La storia si svolge due anni dopo gli eventi della serie anime Fullmetal Alchemist.
Dopo aver sacrificato la sua vita per riportare suo fratello Alphonse, Edward si ritrova nel nostro mondo, la Terra, all’inizio del XX secolo. Il nostro mondo è infatti un universo parallelo rispetto a quello di Ed e Al. Edward lavora come scienziato a Monaco, in Germania, insieme al suo amico Alfons Heiderich, identico a suo fratello. Tuttavia, Edward è ossessionato dalla sua incapacità di tornare nel suo mondo originale ed è determinato a trovare un modo per ritornare indietro.
Nel frattempo, ad Amestris, Alphonse continua le sue ricerche sull’alchimia e cerca di scoprire un modo per ricongiungersi con suo fratello. Il suo corpo è rimasto quello di un ragazzino di 12 anni, ma ha acquistato l’abilità di utilizzare l’alchimia senza cerchio alchemico.
Mentre Edward approfondisce la sua ricerca, scopre una connessione tra la società di Thule, che sta cercando di aprire una porta tra i due mondi, e un’antica città chiamata Shamballa. Il leader della società di Thule, Dietlinde Eckhart, crede che aprendo il Cancello, possa stabilire un nuovo ordine mondiale e controllare sia la Terra che Amestris. Per raggiungere i suoi obiettivi, Eckhart progetta di creare un enorme cerchio di trasmutazione a Monaco, che aprirebbe la Porta.
Edward, Alphonse e i loro alleati devono correre contro il tempo per fermare Eckhart e prevenire la catastrofe che intende scatenare. Mentre i mondi si scontrano, i fratelli Elric e i loro compagni si ritrovano in una pericolosa battaglia contro la società di Thule, lottando non solo per la propria sopravvivenza ma anche per proteggere il delicato equilibrio tra le dimensioni.
Impressioni
Fullmetal Alchemist: Il conquistatore di Shamballa è un film visivamente sbalorditivo ed emotivamente accattivante che funge da degna conclusione per una delle serie anime più amate di tutti i tempi.
Uno dei maggiori punti di forza del film è la sua straordinaria animazione e direzione artistica. Il design dettagliato dei personaggi e gli sfondi splendidamente resi danno vita al mondo di Fullmetal Alchemist, immergendo gli spettatori in un’esperienza visivamente ricca e dinamica.
Le sequenze d’azione sono ben fatte, offrendo momenti emozionanti che lasciano con il fiato sospeso. Da esplosive battaglie alchemiche a scontri emotivi strazianti, il film raggiunge un perfetto equilibrio tra azione intensa e profonda introspezione.
Il conquistatore di Shamballa a non solo ci riunisce con i personaggi amati della serie, ma introduce anche una serie di volti nuovi e intriganti. Lo sviluppo del personaggio rimane forte e assistiamo alla crescita e all’evoluzione di Edward e Alphonse mentre affrontano nuove sfide in un mondo a loro sconosciuto.
L’esplorazione del film di eventi storici del mondo reale, in particolare l’ascesa del nazismo in Europa durante il periodo tra le due guerre, aggiunge un ulteriore livello di profondità e significato alla storia. Intreccia abilmente elementi di storia e finzione, presentando commenti sociali stimolanti sulle conseguenze del nazionalismo e sui pericoli dell’ambizione incontrollata.
Mentre Il conquistatore di Shamballa eccelle in molti aspetti, ci sono momenti in cui la trama sembra leggermente contorta e affrettata. La complessità della narrazione può occasionalmente rendere difficile cogliere appieno le complessità della storia. Tuttavia, il forte nucleo emotivo del film e le straordinarie immagini compensano questi piccoli difetti, garantendo un’esperienza coinvolgente e memorabile nel complesso.
In conclusione, Fullmetal Alchemist: Il conquistatore di Shamballa è un must per i fan della serie originale e una degna conclusione dell’epica saga dei fratelli Elric. Per quanto non sia all’altezza dell’opera originale di Hiromu Arakawa, trovo che sia la prima serie anime che il film siano uno dei pochi esempi di ottima narrazione e animazione, nonostante abbiano una storia discostata dal manga.
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