Flo la piccola Robinson è una serie animata tratta dal romanzo Il Robinson svizzero del 1812 di Johann David Wyss, a sua volta liberamente ispirato al romanzo Robinson Crusoe di Daniel Defoe.
L’anime è stato trasmesso nel 1981 in Giappone, per arrivare poi in Italia nel 1982. I 50 episodi sono stati diretti da Yoshio Kuroda, con la direzione artistica di Masahiro Ioka. La serie fa parte del World Masterpiece Theater, progetto targato Nippon Animation, che ha proposto fino alla fine degli anni Novanta avventure ispirate ai grandi romanzi della letteratura mondiale.
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La trama di Flo la piccola Robinson
La famiglia Robinson conduce la sua vita tranquilla in Svizzera, in un contesto ottocentesco. Il padre Ernst, la madre Anna e i figli Franz, Flo e Jack vivono nella loro casa con la governante Marie.
Un viaggio verso l’Australia, dall’altro capo del mondo, si trasforma in dramma, quando la famiglia si trova coinvolta in un naufragio. Inizia così una grande avventura, tra pericoli, difficoltà e qualche momento di riflessione.
L’opera
La serie è divisa in tre tronconi narrativi.
Il primo riguarda la preparazione del viaggio e le prime tappe, affrontate in ambienti conosciuti, esplorati e sicuri. Ernst è un medico idealista, che, dopo l’invito di un collega a trasferirsi in un altro emisfero, non esita a fare i bagagli per andare dove ci sia davvero bisogno di qualcuno come lui.
La famiglia compie diverse tappe, da Rotterdam a Londra, fino a Liverpool dove si imbarca sulla nave diretta in Australia. Dopo diversi mesi di navigazione, il giorno di Natale, la nave rimane coinvolta in una tempesta che provoca naufragio. La famiglia Robinson riesce per una serie di coincidenze a salvarsi e a portare con sé su un’isoletta anche qualche provvista.
La vita in un ambiente ostile è molto complicata, ma la coesione famigliare permette di superare anche i momenti più difficili, come la scoperta del corpo di un naufrago, che sembra non sia riuscito a sopravvivere da solo per mancanza di risorse.
La permanenza viene movimentata dall’arrivo di altri naufraghi, il marinaio Morton e il giovane Tomtom.
Quattro mani in più servono sempre, ma non sono abbastanza contro la furia della natura. Terremoti e attività vulcanica spingono il gruppo a trovare una soluzione per abbandonare l’isola. Un viaggio che per fortuna volge a buon fine.
Finisce così un periodo molto pericoloso, ma ricco di soddisfazioni. Nonostante la ripresa della vita normale, la famiglia ripenserà con nostalgia a quando era stata costretta a vivere al di fuori delle costrizioni della società, con un ritmo più tranquillo, immersi nella natura selvaggia.
Analisi
La cifra caratteristica del progetto World Masterpiece Theater è la sua valenza educativa. Le avventure della famiglia Robinson diventano occasione per imparare qualcosa sulla natura e sulla scienza in generale, applicata alle situazioni illustrate di episodio in episodio.
Se il romanzo originale descriveva una famiglia con quattro figli maschi, l’anime ha preferito allargare il punto di vista con l’introduzione di Flo, una mossa sicuramente adeguata agli oltre cento anni trascorsi tra il romanzo e l’animazione.
La narrazione è tipica dei prodotti precedenti agli anni Duemila, con una lunga serie di episodi che delineano una trama orizzontale molto lenta, concentrandosi sull’episodio del giorno. Vista l’età della serie non troviamo soluzioni tecniche di particolare rilievo, in favore della grande abilità giapponese di riuscire ad illustrare in modo semplice situazioni complesse.
Attraverso la piccola Flo esploriamo l’isola con la mente di una bambina che si trova a vivere un’avventura spaventosa, ma sicuramente diversa dalla vita che conduceva in precedenza. Un modo per crescere, fare tesoro di quanto imparato e sviluppare la propria personalità al di fuori degli schemi.