Introduzione
In questo nuovo articolo, parliamo di un manga diventato estremamente famoso: si tratta di Fairy Tail, opera disegnata da Hiro Mashima e serializzata per un totale di 63 volumi. Sono stati disegnati numerosi spinoff della serie, come Fairy Tail Zero, disegnato dallo stesso Mashima (e trattato anche all’interno dell’anime), che mostra la nascita della gilda di Fairy Tail, Tale of Fairy Tail: Ice of Trial, che narra della storia di uno dei personaggi (Grey Fullbuster) e del suo ingresso nella gilda.
L’opera è ufficialmente terminata, ma un altro disegnatore, Atsuo Ueda, sta disegnando il sequel del manga, intitolato Fairy Tail – 100 years quest, con la storyboard che gli viene fornita da Hiro Mashima.
Entrambe le versioni del manga (e il volume di Fairy Tail Zero) sono pubblicate dalla Star Comics. In particolare, Fairy Tail vede due versioni del manga, che si differenziano per il colore di sfondo della copertina (color pergamena nella prima versione e bianco nella seconda). Della nuova saga, in Italia si è attualmente alla pubblicazione del terzo volume (in Giappone sono arrivati al quarto).
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Iniziamo con la recensione del manga!
Trama di Fairy Tail
La storia inizia in un mondo dove la magia è tranquillamente considerata una merce di scambio. Per poter lavorare come maghi, però, è necessario entrare in una gilda, organo che consente di svolgere delle missioni, dalle quali è possibile guadagnare e potersi mantenere.
La protagonista femminile, Lucy Heartfilia, è una maga decisa ad entrare a Fairy Tail, una delle più famose gilde della nazione. Appena iniziato il suo viaggio, incontra un certo Salamander, che la invita sulla sua nave, con la promessa che l’avrebbe fatta entrare a Fairy Tail. La ragazza ci va, ma ben presto scopre di essere stata presa in ostaggio. In sua salvataggio arriva Natsu Dragneel, un mago di fuoco che si scopre essere un dragon slayer del fuoco. Natsu è anche uno dei maghi di Fairy Tail, e la porta con sé alla gilda.
Fairy Tail è tutto fuorché una gilda tranquilla, e ben presto Lucy si troverà a fare squadra con Natsu, Erza e Gray (ai quali, in seguito, si aggiungeranno persone come Wendy, Juvia e Gajeel).
Struttura di Fairy Tail
Particolarità di Fairy Tail è il fatto che la storia, sostanzialmente, sia divina in archi narrativi. Questi archi narrativi a volte sembrano essere scollegati gli uni dagli altri, ma spesso hanno dei risvolti nel corso della storia, anche a diverse saghe di distanza.
La storia si suddivide in numerose saghe, se così si vogliono chiamare (la denominazione non è ufficiale):
- Saga iniziale, dove si vedono le prime missioni dei ragazzi
- Galuna, la prima missione seria, dove incontrano i primi antagonisti
- Phantom Lord, la prima guerra contro una gilda nemica, che coinvolge tutti i membri di Fairy Tail, e che dopo porta all’aggiungersi alla gilda di Juvia e Gajeel
- Torre del paradiso, dove Erza viene presa in ostaggio dal suo ex amico Gerard
- Lotta interna di Fairy Tail dove il nipote del master Makarov, Luxus, inizia una guerra contro i propri compagni
- Oracion Seis, che vede alcuni rappresentanti di diverse gilde uniti per combattere la gilda oscura di Oracion Seis. Qui tornano alcuni personaggi incontrati su Galuna, prima antagonisti e ora riconvertiti, e alla fine della saga entra in scena il personaggio di Wendy
- Edolas, che vede la città risucchiata in un mondo parallelo, nel quale solo alcuni maghi riescono a combattere
- Tenrou, isola sacra alla gilda dove i ragazzi vengono portati per sostenere gli esami di classe S e poter essere ufficialmente riconosciuti come maghi più potenti
- Torneo Magico, dove la gilda partecipa per poter riparare l’onore della gilda
- Tartaros, gilda oscura creata dai demoni di Zeref, il più potente mago oscuro di tutti i tempi e principale antagonista
- Battaglia finale contro il regno di Alvarez, che vede due intere nazioni, poste le une contro le altre, in una lotta per la sopravvivenza
La storia si svolge in un periodo temporale di circa 10 anni, anche se non sono insoliti dei riferimenti temporali a 400 anni nel passato.
Oltre allo sviluppo della storia, si ha anche un notevole cambiamento dei personaggi. Dal punto di vista stilistico, il personaggio che cambia di più è probabilmente la protagonista femminile, Lucy. Non solo la ragazza cambia vestiti, ma cambia anche l’acconciatura con il passare delle saghe. Sotto, solo alcuni degli abiti che si vedono durante la serie (la prima parte, la seconda parte vede molte più trasformazioni da parte della ragazza)
Altro personaggio estremamente ricco di outfit è Erza, che sfrutta la magia che le consente di cambiare le armature. Anche in questo caso, non si tratta di tutte le armature. Inoltre, alcune di queste sono usate solo una volta, altre si ripresentano in diverse occasioni.
Dal punto di vista caratteriale dei vari personaggi, si ha una grande maturazione. Altro dettaglio estremamente interessante è il fatto che tutti i personaggi, che siano principali o secondari, hanno una storia che viene raccontata, specialmente per i membri di Fairy Tail, che vengono tutti esplorati senza distinzione.
La storia viene spesso alleggerita da scene di puro fanservice, che spesso avvengono subito dopo scene contenenti battaglie importanti.
Impressioni personali
Personalmente ho a dir poco adorato Fairy Tail. Il fatto che la storia non si fissi solo sui personaggi principali, ma che dia un grande spessore anche a quelli secondari è uno dei maggiori punti di vantaggio dell’intera storia.
Altro dettaglio che ho trovato interessante è l’assenza di veri e propri antagonisti. Il confine tra bene e male è presente, ma spesso gli antagonisti si convertono in personaggi positivi, che comprendono i loro errori e provano a fare di tutto per porvi rimedio. Così come ci sono personaggi negativi che diventano positivi, esiste anche il contrario, ovvero personaggi positivi che, a causa di alcuni episodi particolarmente negativi, diventano negativi. Seppur quest’ultimo movimento sia decisamente meno presente, porta comunque a riflettere.
Nonostante le numerose scene di fan service, che coinvolgono i personaggi femminili decisamente prosperosi, è difficile classificare l’opera come dedicata al sesso maschile. È bello vedere che le donne non sono solo de bei soprammobili che devono far risaltare il personaggio maschile, ma sono dei personaggi dotati di uno spessore che è raro da trovare nelle opere di questo genere.
Se volete deliziarvi con disegni direttamente dall’autore, andate sul suo account Twitter ufficiale per poter ammirare le sue opere.