Anche in un regno senza tecnologie, le notizie trovano il modo di diffondersi velocemente. Che poi queste siano vere o meno, è tutto un’altro discorso.
Fabula è disponibile per l’acquisto in formato cartaceo o sullo shop digitale di SaldaPress.
La trama di Fabula
In un mondo ambientato in quello che sembra un periodo simile al medioevo, la tecnologia non esiste e la magia affianca la vita delle persone. La storia segue Rita e Gidil, due persone come tante altre, o forse no. Rita è un inventrice, lavora tutto il giorno alle sue creazioni, non è molto socievole, non ho tanto tempo da dedicare a passeggiate per il paese o conversazioni con i suoi abitanti. Gidil invece è un essere senziente, frutto delle ricerche di Rita. Forse una delle sue creazioni migliori, ma non lo ammetterà mai. Anche perché non sempre si dimostra particolarmente brillante.
Proprio all’inizio del racconto, lo troviamo intento a spegnere un incendio di pompato in casa loro, dovuto al fatto che l’esserino aveva allontanato i goblin del focolare, a causa di una diceria che si era appena diffusa. Fino ad allora erano stati ritenuti necessari ad evitare incendi, mentre adesso si è diffusa la notizia che questi facciano parte di un complotto per guadagnare denaro in modo illegittimo. Leggenda senza fondamento, visto che a quanto pare il paese sta andando a fuoco come casa di Rita.
La stessa situazione si verifica nei confronti di una leggenda relativa alle fate e alla salute dei paesani. La responsabilità della diffusione di queste storie sembra ricadere sui bardi, la cui occupazione principale sembra essere quella di raccogliere informazioni provenienti da ogni parte del regno, per poi rilanciarla senza nessun controllo. Anzi, l’onere del controllo spetta a chiunque voglia smentire qualcosa.
Rita non riesce a sopportare questa situazione e parte con il suo amico per una missione importante: rimediare alle ingiustizie causate da dicerie senza capo né coda. Con enorme fatica, Rita riesce a trovare le giuste informazioni a supporto delle sue tesi e contro le informazioni diffuse dai bardi.
Per meglio verificare la natura del fenomeno, Rita intraprende anche degli esperimenti, volti a verificare come sia possibile che queste informazioni false si facciano strada nella mente delle persone. Arriva lei stessa a diffondere notizie false, al solo scopo di controllarne la diffusione.
Le sue scoperte la portano a comprendere la verità, ma questo la mette nei guai. Per sua fortuna, Gidil non è così suscettibile come sembra e ha ormai imparato a riconoscere la verità. Sarà proprio lui a trovare un modo per ristabilire l’ordine.
Ma le disavventure dei nostri eroi non finiscono mai. Dopotutto, i problemi trovano sempre un modo per bussare alla nostra porta.
L’opera
L’analisi dell’opera meriterebbe toni da saggio o da tesi di laurea, ma cercheremo di semplificare.
Le soluzioni adottate da Ghetti e Guarnaccia per rappresentare temi così complessi sono molto interessanti e stimolanti. La rappresentazione grafica aiuta in questo senso, ma anche i dialoghi sono perfettamente sul pezzo e illustrano con precisione disarmante la condizione della società odierna.
La prima soluzione molto divertente è che i complotti, le cose inventate, sono in realtà quelle che noi consideriamo vere, come ad esempio il fatto che la terra sia sferica e non un biscotto al cioccolato poggiato sul criceto cosmico.
Esilarante anche la rappresentazione in chiave medievale dei cuoricini e dei pollici alzati per valutare… cose senza senso, in versione primitiva: immagini che viaggiano molto lentamente e delle quali si perde il significato, frasi enunciate chissà quando, da chissà chi, sulle quali però la gente immagina di dover prendere le parti di qualcuno contro qualcun altro. Esilarante perché, nonostante la tecnologia ci permetta un’interazione pressoché immediata, anche noi facciamo la stessa cosa, con lo stesso principio.
Andando avanti con la storia veniamo introdotti a concetti sempre più complessi, che poi sono il punto di tutta l’opera.
Prima fra tutti, la mancanza di un sistema di verifica delle informazioni da parte dei sistemi che diffondono. Il controllo delle fonti, la moderazione dell’attività, la volontà di generare entusiasmo su qualunque proclama, per attrarre consenso e avere maggiore successo.
Poi assistiamo ad una vera e propria rappresentazione grafica dei meccanismi di manipolazione dell’opinione pubblica, con gruppi di disturbatori, pressione sulla folla, opinion leader che approfittano della loro influenza per i proprio scopi nascosti.
Infine, la possibilità di redenzione di chi magari non fa le cose con cattiveria, ma si trova al centro delle cose e contribuisce all’aggravarsi del problema. Ma, se si impegna, può passare dalla parte di chi verifica quello che dice sente, per contrastare l’ondata di menzogne.
Molto interessante anche il finale. Finalmente arriva anche la tecnologia, ma questo non risolverà assolutamente i problemi, anzi potenzialmente l’incrementerà. Una nuova minaccia, una soluzione brillante per un eventuale seguito.
Scheda Tecnica
Formato: 18×27, colore
Pagine: 96
Sceneggiatura: Lorenzo Ghetti
Disegni: Francesco Guarnaccia