Sapevamo che Evangelion 3.0+1.0 difficilmente avrebbe messo la parola fine alla leggenda che ruota intorno ad una delle saghe più conosciute al mondo, anche al di fuori della comunità di appassionati di anime e manga. Quello che non ci si aspettava era di ricevere aggiornamenti direttamente da Hideaki Anno, creatore e regista prima della serie animata e poi dei film del Rebuild.
Le parole di Anno, per la verità, non hanno cambiato la prospettiva che i veri appassionati avevano già da tempo, ovvero che le idee scartate e non presenti sia nella serie originale che nei lungometraggi successivi superano di gran lunga quanto abbiamo avuto modo di vedere sui nostri schermi. Risulta quindi facilmente comprensibile come potrebbe essere molto semplice approfondire qualcuno dei percorsi tagliati per produrre nuovo materiale che possa rimettere in moto un franchise che non ha mai smesso di macinare denaro.
Che questo nuovo percorso possa partire o meno, l’unica vera notizia è che lo stesso regista è rimasto della sua opinione: nel caso si volesse esplorare una nuova strada, Hideaki Anno non sarà della partita, se non, prevedibilmente, in qualità di consulente. Per lui il percorso di Evangelion si è concluso, con un finale che chiude tutti i temi in sospeso e offre una chiusura positiva e soddisfacente sia ai personaggi che ai fan.
Con tutte le sue successive incarnazioni, Evangelion è rimasto al fianco degli appassionati per quasi trent’anni. Ogni chiusura ha portato a una nuova riapertura, ma questa volta sembra che Shinji e tutti i protagonisti che abbiamo imparato a sopportare, amare e odiare siano arrivati alla fine del percorso. Il ciclo del Rebuild ha però introdotto nuovi personaggi, come Mari, non è quindi da escludere che sarà possibile in futuro prendere direzioni differenti per rianimare un universo narrativo che offre tantissimi spunti validi.