“C’è una quinta dimensione oltre a quelle che l’uomo già
conosce. È senza limiti come l’infinito. È senza tempo come
l’eternità. È la regione dell’immaginazione, una è la regione
intermedia tra la luce e l’oscurità, tra la scienza e la
superstizione, tra l’oscuro baratro dell’ignoto e le vette luminose
del sapere. È la regione dell’immaginazione, una regione che si
trova…
Ai confini della Realtà”
Con frasi del tutto simile a questa si concludevano, nei lontani anni ’60, gli episodi di Ai Confini della Realtà (Twilight Zone), fortunata serie televisiva diventata negli anni un cult nata dalla mente vulcanica di Rod Serling.
A rendere omaggio ad uno dei protagonisti della Golden Age della televisione statunitense, e non solo, ci ha pensato Koren Shadmi, con la sua graphic novel Ai Confini della Realtà: La Vita di Rod Serling.
Nonostante abbia avuto un’intensa produzione letteraria al di fuori del mondo televisivo, Serling viene ricordato principalmente per avere portato la fantascienza di The Twilight Zone in tutte le case. Affiancato da quelli che diventeranno nomi importanti come Richard Matheson, produsse una serie che affrontava una fantascienza differente da come la concepiamo oggi: gli episodi della serie raccontavano storie di persone normali, sconvolte dall’incontro con il paranormale e l’ignoto, dando vita ad avventure “ai confini della realtà” per l’appunto.
Dietro queste storie spesso si celavano temi importanti come il razzismo, la xenofobia e le paure dettate dalla guerra fredda, mascherate abilmente in una serie che faceva dello “switching ending” , il ribaltamento del finale, uno dei propri punti di forza.
Era con espedienti di questo tipo che Serling riusciva a parlare di temi scottanti, evitando più possibile gli ostacoli della censura.
Ma Rod Serling è stato anche un personaggio televisivo: completo scuro e sigaretta, compariva alla fine di ogni episodio, commentandolo e introducendo il successivo. Questo avvenne quasi per caso, in quanto inizialmente la produzione avrebbe voluto Orson Welles, ma visto il compenso elevato richiesto dall’attore optarono per una soluzione interna e più economica.
La graphic novel non ci racconta solo lo sceneggiatore di successo, ma anche l’uomo dietro l’autore: assistiamo alla storia del giovane Rod inviato in guerra, travolto dall’orrore e rispedito in patria gravemente ferito e successivamente lo accompagniamo, ormai uomo, al momento di massima fortuna.
Sono i primi anni ’50 e nasce una nuova industria, famelica di talenti. E’ l’età dell’oro della televisione, un momento emozionante in cui chiunque poteva dare sfogo al proprio talento e alle proprie ambizioni.
Per tutti gli appassionati della serie, e non solo, l’imperdibile volume di Koren Shadmi sarà in vendita a partire dal 1 luglio.