Editoriale Cosmo, con la collana i Grandi Maestri pone l’asticella in altro per gli appassionati di fumetti di vecchia data ed i cultisti del genere vintage.
Con la ristampa delle opere fumettistiche degli anni 70, Editoriale Cosmo abbraccia una grossa fetta di mercato e strizza l’occhio alle nuove generazioni con grafiche di copertina dipinte a mano e dal fascino retrò.
La collana i Grandi Maestri dell’erotismo italiano, ripropone la ristampa delle storie di alcuni dei personaggi cult della nona arte all’italiana, ricordando ai nostalgici riviste come Scorpio e Lanciostory.
Il primo numero di questa serie legata alla collana i Grandi Maestri Special, è dedicato a Zora la vampira, pubblicato da Edifumetto dal 1972 al 1985 per un totale di 288 numeri divisi in cinque serie, scritto da Renzo Barbieri e Giuseppe Pederiali e disegnato principalmente da Birago Balzano.
Zora la vampira è stato ristampato da Editoriale Cosmo a luglio di quest’anno.
La collana i Grandi Maestri dell’erotismo prosegue col numero 2 uscito ad agosto, che contiene due storie di Jacula, altro personaggio nato dalla fantasia di Renzo Barbieri e Giorgio Cavedon, disegnato da Giorgio Cambiotti, uscito originariamente nel marzo del 1969 in formato tascabile fino al numero 30, per poi evolversi nel formato gigante, e ritornare nuovamente al formato pocket col numero 43.
A settembre invece la collana i Grandi Maestri dell’erotismo italiano prosegue col numero 3, proponendo le storie di Yra, pubblicato sempre da Edifumetti dal 1980 al 1981 per un totale di 12 numeri, disegnata da Leone Frollo e Rubino Ventura.
Editoriale Cosmo con la collana i Grandi Maestri italiani e con i Grandi Maestri dell’erotismo italiano, si conferma leader nel settore delle ristampe di genere erotico horror, genere famoso a cavallo del ventennio 70/80, e con copertine che richiamano a gran voce l’atmosfera di quegli anni, proponendo quelle opere che hanno reso popolare il fumetto in Italia, anche senza un comparto narrativo eccellente ma spesso scontato e senza pretese, che comunque ha saputo conquistare l’attenzione di chi negli anni 70, si può considerare un precursore dei moderni nerd.