Le feste natalizie sono il tema del quarto Oldboy, testata bimestrale dedicata al Dylan Dog pre-meteora (per intenderci, non ci sono Ranya e Carpenter, mentre Bloch è ancora in servizio come ispettore): due storie, 192 pagine nel classico formato Bonelli, in vendita dal 12 dicembre a € 6,50.
Il Natale infinito è scritta da Alberto Ostini e disegnata da Luigi Piccatto, Renato Riccio e Matteo Santaniello. Per sviluppare una storia di Dylan Dog a tema natalizio, Ostini parte dagli aspetti più sgradevoli della festa: gli obblighi, le ipocrisie e il consumismo. Per pagare e per morire vede il ritorno dylaniato al word processor di Tito Faraci, con disegni di Sergio Gerasi.
Anche il numero 5 di Oldboy, in vendita dal 13 febbraio, sarà a tema stagionale, con le storie Il giornale di San Valentino e Casanova.
Trama
Ne Il Natale infinito, Dylan Dog e Groucho si ritrovano obbligati a festeggiare il Natale con Jenkins e Bloch: è l’occasione per vedere per la prima volta la madre dell’ispettore, Henrietta, la quale, oltre a suscitare le perplessità e l’ironia di Groucho, causa la svolta sovrannaturale della storia, con un gioco di società acquistato nel Safarà di Hamlin.
Dylan Dog e i suoi commensali si ritrovano in un mondo bloccato nella vigilia di Natale, dove le persone sono obbligate per legge a manifestare entusiasmo e a dedicarsi ai preparativi, letteralmente fino allo sfinimento. Dopo essere stati spiazzati dai vertici della società, troviamo dalla parte dei ribelli un personaggio storico della serie, determinante nella carriera di Dylan Dog (sia della versione classica sia in quella attuale): per non fare spoiler, rimandiamo al numero 121 (oltre al 187, agli Speciali 2014 e 2016 e al Color Fest 12).
In Per pagare e per morire Tito Faraci umanizza (si fa per dire) i personaggi di Paperopoli e li colloca in una cupa storia ambientata in Scozia: l’affascinante Sandie è una strega che ingaggia Dylan Dog per togliere il prezioso amuleto a Scott McDoug, una versione sadica, spietata e malvagia di Paperone. Nel paese scozzese dove anche il tempo atmosferico risponde ai voleri del ricco misantropo, le trasposizioni dylaniate di Paperino, Gastone, Paperoga, i Bassotti, Archimede, Battista, Rockerduck. Dylan Dog è obbligato dall’incantesimo a seguire le indicazioni di Sandie, mentre la vittima preferita di Scott è il figlio Skeet, che viene continuamente umiliato, ma saprà seguire le orme del padre.
Impressioni
Nella prima storia, i lineamenti spigolosi di Luigi Piccatto sono una delle raffigurazioni di Dylan Dog, ben noti al lettore affezionato. La situazione assurda in cui si ritrova Dylan è evidenziata graficamente da un efficace uso dei toni di grigio. La critica alle convenzioni natalizie, all’obbligo di scambiarsi regali, di manifestare entusiasmo, di festeggiare, si mescola agli elementi surreali e alla modifica dei ruoli che rendono il racconto divertente. Dylan deve in qualche modo spezzare l’incantesimo che lo blocca con i suoi amici in un perenne 24 dicembre all’interno di un mondo schiavo del Natale. Si arriva una soluzione necessariamente sbrigativa, ma i guizzi non sono finiti.
Sergio Gerasi si è fatto apprezzare nei recenti numeri 399 e 404 di Dylan Dog: Oggi sposi portava alla scoppiettante conclusione il ciclo della meteora, mentre Anna per Sempre era uno degli omaggi ai primi numeri della serie visti negli ultimi mesi. Per l’avventura “disneyana” di Dylan Dog, Gerasi sfuma con un “effetto scarabocchio” il dettagliato realismo visto in precedenza. Tito Faraci ha una lunga esperienza come sceneggiatore Disney (più lato Topolinia che Paperopoli), Bonelli, Astorina (Diabolik), ha scritto anche per Marvel. Il continuo riferimento ai personaggi di Paperopoli, così come la trasposizione degli elementi buffi delle storie di Paperone & C, non intaccano la cupezza della vicenda e la drammaticità dei rapporti familiari, alimentando anzi lo straniamento e l’inquietudine.