In edicola dal 12/04/2024, il n. 24 di Dylan Dog Oldboy contiene Anime mutanti, ultima storia realizzata da Carlo Ambrosini come autore completo, e Il dilemma dell’aragosta. 192 pagine in bianco e nero in formato 16×21, in vendita a € 8,90: il prezzo della testata, come spiegato nell’introduzione, è salito a causa degli aumenti dei costi e delle difficoltà editoriali.
La copertina, di Marco Nizzoli, è un omaggio agli albi di Dylan Dog firmati da Carlo Ambrosini.
In Anime mutanti il giovane David Samsa, seminudo, magro ed emaciato, è inginocchiato in uno scantinato, mentre mangia sul pavimento i resti di cibo che una solerte torma di scarafaggi gli sta portando. Il ragazzo è scomparso da molto tempo, quando Dylan incappa nella sorella Greta che lo cerca disperatamente da sempre…
Ne Il dilemma dell’aragosta, scritto da Alessandro Russo e disegnato da Andrea Fattori, Martin immagina spesso di sbarazzarsi della moglie e di tutti gli altri mostri che tormentano la sua vita, senza riuscire a trasformare la sua fantasia in realtà. Decide di chiedere aiuto a un professionista in fatto di mostri: Dylan Dog. Dovrebbe essere più facile occuparsi di demoni e mostri altrui anziché dei propri…
Anime mutanti
In apertura vediamo Thomas e George Fox preoccupati per l’incarico assegnato al fratello Samuel, ritenuto poco brillante. Mentre discutono in auto, nei pressi di Luton, hanno un incidente mortale con un camion. Avevano qualche precedente per furto, ma stavano gestendo un rapimento.
Sette anni dopo, la violinista praghese Greta Samsa invita a un proprio concerto l’ispettore Bloch, che si fa accompagnare da Dylan Dog: la ragazza aveva stretto amicizia con l’ispettore quando si era occupato del rapimento del fratello David, ai tempi quattordicenne.
Bloch è sicuro che il ragazzo sia stato ucciso, ma non vuole ferire la sorella. L’Old boy rimane affascinato dal talento della ragazza e rimane colpito dall’omonimia con la sorella del protagonista de La metamorfosi di Kafka.
Vediamo un uomo -presumibilmente David – prigioniero, in stato di abbandono e degrado, circondato da scarafaggi, di cui si nutre.
Dylan Dog ha una visione in cui è sostanzialmente il protagonista de La metamorfosi: è considerato un mostro dalla sorella Greta e dai genitori, che lo chiamano Gregor. Li vede come insetti e allo specchio si vede come uno scarafaggio. Al risveglio incontra Greta, che lo chiama David.
Samuel vive con la madre Mildred e non ha ancora accettato la morte dei fratelli Tom e George: conserva ancora oggetti che gli avevano chiesto di tenere fino al loro ritorno. La madre scopre così che erano stati loro a rapire David e si fa indicare il posto dal figlio, convinta di poterlo tenere lontano dai guai.
Dylan Dog riceve la visita di Greta, che ha fatto un sogno analogo al suo ed è tormentata dai sensi di colpa verso il fratello: la sua scomparsa le ha consentito di andare al conservatorio, dato che la famiglia non poteva mantenere gli studi di entrambi i figli.
Greta consegna all’indagatore dell’incubo un biglietto che ha ricevuto a teatro, dove “un amico” le dice che David è morto e si deve mettere il cuore in pace. L’Old Boy scopre che in filigrana c’è il nome di un ristorante. È il James Cook dove lavorano Mildred e Samuel: quest’ultimo scappa all’arrivo della polizia, ma inutilmente.
Mildred confessa di aver scritto il biglietto e Samuel rivela che David era stato nascosto sotto il ristorante, dove, con grande sorpresa di tutti, viene ritrovato vivo, sebbene con qualche fragilità psicologica.
Carlo Ambrosini era particolarmente affascinato da Kafka e su suggerimento di Franco Busatta, come leggiamo nell’introduzione, aveva deciso di inserirlo in questo racconto che costituisce dunque un addio al personaggio particolarmente significativo, firmato come autore completo e fortemente legato a uno scrittore per il quale aveva una venerazione.
Il capolavoro di Kafka è citato esplicitamente, viene rappresentato fedelmente nelle visioni di Dylan Dog, ricorre nei nomi dei personaggi e nella frequente presenza di scarafaggi.
Il dilemma dell’aragosta
Nell’introduzione Franco Busatta ricorda di essere stato introdotto in redazione Bonelli da Alessandro Russo, sceneggiatore del primo racconto.
Russo invece riconosce al curatore della testata di avergli dato l’imbeccata per la storia che inserisce Dylan Dog nelle ambientazioni della serie televisiva Fargo. il cui primo episodio, “Il dilemma del coccodrillo”, ispira anche il titolo del fumetto.
Vittime entrambi di un’aggressione, Dylan Dog e l’assicuratore Martin Baker si conoscono al pronto soccorso. Secondo Baker, tartassato dai “vecchi amici” e dalla moglie, la vita sarebbe più facile se ci si potesse occupare solo dei “mostri” degli altri: chiede a Dylan Dog se sia disposto a pagare la sua “quota” per un servizio così, ma è finalmente il momento della visita per l’Old Boy.
Da un documentario, l’assicuratore scopre che quando l’aragosta cresce abbandona la corazza – poiché questa non cambia dimensione e potrebbe ucciderlo – e resta senza finché non se ne forma una nuova, più grande.
Baker inizia a uccidere chiunque abbia fatto il più piccolo torto a Dylan Dog. L’Old Boy è stato da Sharon, che ora lo importuna per recuperare la giacca di Armani che gli ha regalato.
Samuel Englund, il “killer con l’ascia” ricoverato all’ospedale, vuole denunciare Dylan Dog per aver usato la pistola. La notizia salva la vita di Sharon, perché Baker dà la precedenza al killer.
Il sovrintendente ricorda a Bloch che c’è un unico sospettato, Dylan Dog, presente su tutte le scene dei delitti e spesso importunato dalle vittime. Ritrovato per caso il biglietto da visita di Baker, l’Old Boy ricorda le sue frasi e intuisce cosa sta succedendo. Lo va a trovare e scopre che per lui il “contratto” era stipulato.
Anche Bloch va a parlare con Baker, che cerca di aggravare la posizione di Dylan Dog. L’indagatore dell’incubo mette in guardia Sharon, ma l’assicuratore ha organizzato un gran finale: oltre ad aggredire la ragazza, il fratello con la moglie, il bullo che lo tormentava alle superiore. Li uccide e attira Dylan Dog in una trappola in modo da farlo risultare l’assassino, ma non ha fatto i conti con Bloch, che ottiene e registra la confessione di Baker.
La storia offre una variante originale nelle indagini di Dylan Dog: oltre alla sostanziale assenza del sovrannaturale (la trasformazione in aragosta durante i delitti sembra essere solo una fantasia di Baker), il movente sono piccoli dispetti fatti all’Oldboy, legati a un fantomatico contratto di assicurazione.
In questo contesto vediamo un personaggio frustrato da difficoltà lavorative, bulli del passato che non hanno smesso di tormentarlo, fratello e moglie che lo disprezzano.
Come rivela a Dylan Dog dopo averlo conosciuto, l’assicuratore pensa che occuparsi dei mostri altrui sia più facile, quindi inizia a eliminare chiunque procuri il minimo fastidio all’Oldboy, sperando poi di trovare la forza per la fare la stessa cosa con i propri oppositori.
Altro elemento originale rispetto alla tradizione dell’indagatore è la fidanzata insopportabile, che compare solo come ex e risulta poco sensibile al suo fascino, con qualche ripensamento nel finale.
Graficamente l’albo si discosta dal un normale crime per le fattezze da aragosta che l’antagonista pensa di assumere e per alcuni picchi splatter.
Curiosità: il lettering ci offre la deliziosa variante “bilietto”, mentre le fattezze di Baker, soprattutto nel finale, sembrano ispirate al Norman Bates di Psycho, infine il cognome dell’assassino con l’ascia, Englund, è un omaggio a Robert, l’attore che interpretava Freddy Krueger nella serie Nightmare.
Gli autori di Dylan Dog Oldboy 24
Dopo l’esperienza con le tavole di Ken Parker, Carlo Ambrosini ottenne un grande successo in Italia e Francia con Nico Macchia, personaggio di cui era ideatore e autore completo: le vicende di tre cavalieri di ventura supportate da una precisa ricostruzione storica del XVI secolo.
Nel 1997 Ambrosini ha creato Napoleone, pubblicato come bimestrale da Sergio Bonelli Editore fino al 2006 e tornato nel 2019 su tre numeri della collana Le Storie. Un fumetto dove piani temporali, realtà, sovrannaturale e sogno si intrecciano e si confondono.
Suo anche il personaggio del critico d’arte Jan Dix, di cui l’autore lombardo ha scritto la maggior parte dei testi e disegnato diversi episodi. Ambrosini ha inoltre disegnato storie di Tex Willer, Orfani, Il Confine.
Per quanto riguarda Dylan Dog, dal secondo anno della serie regolare ha disegnato molti numeri, come Canale 666, L’isola misteriosa, La scogliera degli spettri, Inferni, I vampiri, il celeberrimo Il lungo addio.
Finito il “monopolio” di Sclavi, ha iniziato a occuparsi anche dei testi, con Dietro il sipario e Il guardiano della memoria, fino ai più recenti Una nuova vita (primo albo con Roberto Recchioni come curatore), Lacrime di pietra, Cronodramma, Del tempo e di altre illusioni, I padroni del nulla, La stanza del guerriero e La misura del mondo.
Alessandro Russo ha scritto Blek e Magic Patrol per If Edizioni, mentre per Bonelli ha firmato Nick Rider, Zagor, Martin Mystère, Magic Patrol, Il comandante Mark, Agenzia Alfa, Nathan Never, Kay. Per Dylan Dog è alla sua sesta prova dopo l’Enciclopedia della Paura 2023, gli Oldboy 16, 18 e 21: e il n. 448 della serie regolare, Anatomia dell’anima.
Andrea Fattori ha disegnato Mambo italiano (Indy Press) e Desdemona Metus (Free Comics), Jonathan Steele (Star Comics). Per Sergio Bonelli Editore ha illustrato Brendon e Morgan Lost.
Per il mercato francese ha realizzato Moriarty, Sherlock Holmes, Les maîtres inquisiteur (Soleil Productions), poi distribuiti nel nostro Paese da Editoriale Cosmo.
È alla sua seconda esperienza con Dylan Dog, dopo i due albi del team up Morgan Lost & Dylan Dog.