In vendita dal 14 dicembre, il numero 22 di Dylan Dog Old Boy vede un nuovo cambio di copertinista: Marco Nizzoli prende il posto del compianto Giuseppe Montanari (chine) e di Paolo Bacilieri (matite), che a loro volta nel settembre 2021 avevano sostituito i fratelli Cestaro, “promossi” alle cover della serie principale.
Albo della testata dedicata alle avventure del 1986 dell’indagatore dell’incubo, il n. 22 è un brossurato di 192 pagine in bianco e nero in formato 16×21 cm, in vendita a € 7.90 sullo shop Bonelli, in edicola e in fumetteria. Il numero si apre con un affettuoso ricordo di Carlo Ambrosini da parte di tutti gli autori.
In Horror education, scritta da Gigi Simeoni e disegnata da Marco Soldi, il quindicenne Danny afferma di essere in grado di scatenare un’entità maligna proveniente da sé stesso che si è manifestata durante una gita scolastica. Ma che ruolo gioca in questa storia Meg, la madre di Danny, dotata di una speciale sensibilità psichica?
In Incubo di Natale, scritta da Stefano Fantelli e disegnata da Piero Dall’Agnol e Giorgio Pontrelli, c’è un dio dei dimenticati, di coloro che vivono al margine della società. Dylan Dog è alle prese con il Predicatore, un’enigmatica figura che fa riferimento a questa divinità, raggruppando intorno a sé una comunità di persone orrendamente sfigurate per diffondere il verbo del Dio dei Reietti.
Il prossimo appuntamento con l’Oldboy è per il 14 febbraio. In Una donna reale?, scritta da Andrea Cavaletto e disegnata da Antonio Marinetti, una persona con l’aspetto di Lady Diana, si risveglia in un vicolo di Londra e sostiene di essere davvero la principessa del Galles, perseguitata dalla Royal Family.
In Al di là delle stelle, sceneggiatura di Davide Rigamonti, disegni di Luigi Piccatto e Renato Riccio, Dorothy, la nuova fiamma di Dylan Dog, Dorothy, e Marc, artista che realizza paesaggi extradimensionali, portano Dylan Dog a smarrirsi in universi surreali, mentre qualcuno nell’ombra trama contro l’umanità.
Horror education
Un energumeno, ex detenuto a Pentonville, soffoca un uomo, nel tentativo di dargli una lezione in merito a uno sgarro fatto a un misterioso committente. Un anno dopo, un ragazzino, Danny Gillan, si rivolge a Dylan Dog (chiedendogli di dargli del lei) per conto di sua mamma, Margaret “Meg” Valois, consulente in una scuola e dotata di poteri speciali, premonizioni.
Gli altri genitori sono venuti a sapere dei poteri della donna e si lamentano con il preside, il quale, avendo un debole per lei, prova a minimizzare. I compagni chiamano la donna strega, e hanno organizzato una seduta spiritica, durante la quale è comparsa una figura con le sembianze di un uomo con un sacchetto in testa (analogamente alla scena cui si è aperta la storia).
La colpa viene data alla madre di Danny, che si licenzia, pur pensando che si sia trattata di un’allucinazione collettiva. Dylan Dog incontra Meg e accetta l’incarico da Danny, pur condividendo l’ipotesi dell’allucinazione.
Il bidello viene aggredito dal fantasma dell’uomo ucciso con un sacchetto in testa, si rifugia in uno stanzino e muore d’infarto. Viene trovato il lunedì, a sua volta con un sacchetto in testa. Aveva precedenti per spaccio, era stato detenuto a Pentonville, gli viene trovata addosso cocaina.
Bloch scopre che negli ultimi anni ci sono stati sette casi di omicidi con sacco di plastica, mentre Dylan nota come il sacchetto non sia stato legato né incollato, ma apparentemente sciolto, senza segni sulla pelle. Appresa la notizia, Meg fugge in preda al panico.
La donna rivela a Dylan che l’ex marito, Mike Gillan, era violento e bugiardo e che qualche tempo dopo il divorzio è scomparso all’improvviso. L’Old Boy sospetta che abbia a che fare con i fatti della scuola. Bloch scopre che Sergei Bolubev, titolare di un rottamaio ed ex detenuto di Pentonville, è stato trovato ucciso con un sacchetto in testa: si tratta dell’energumeno e l’uomo che aveva ucciso era Gillan.
Quando Meg va a scuola per l’ultima volta, il preside la molesta, in preda a un raptus. Lo racconta a Dylan e gli rivela di aver visto, tempo prima, l’immagine del marito con un sacchetto in testa: il motivo per cui la notizia sul bidello l’aveva turbata così tanto.
Anche il preside viene trovato morto con un sacchetto in testa. I sospetti di Bloch cadono su Meg: Dylan Dog ha il compito di scagionarla. Va indagare a scuola, dove con l’aiuto di Madame Trelkovski viene evocato e “liberato” il fantasma di Mike (il cui corpo viene ritrovato nel fiume).
Si scopre infine chi è il responsabile delle morte di Gillan e dunque i motivi delle altre morti legate alla scuola.
Una piacevole storia di investigazione che riesce a tenere celate a lungo le responsabilità di chi scatena il fantasma. Nella migliore tradizione di Dylan Dog e dunque dell’Old Boy, non manca l’innamoramento dell’indagatore dell’incubo per la bella cliente, così come l’intervento di Bloch per facilitare le indagini, condito dai sospetti nei confronti del love interest del protagonista.
La sceneggiatura di Gigi Simeoni può contare sugli efficaci disegni di Marco Soldi, anch’essi “classici”. In certi momenti la fisionomia di Dylan Dog sembra ispirata allo stile di Angelo Stano.
Incubo di Natale
La storia è preceduta da una tavola di Paolo Bacillieri che omaggia Carlo Ambrosini, morto lo scorso novembre: a un funerale partecipano Dylan Dog, diversi personaggi creati dall’autore bresciano, come Dix, Napoleone, Lucrezia, Caliendo, Scintillone e altre creature fantastiche. Nelle didascalie, la traduzione in italiano delle prime strofe di Requiem di Robert Louis Stevenson, una sorta di auto-epitaffio scritto nel 1880, una breve poesia sui desideri di una persona dopo la sua morte, che si apre descrivendo il paesaggio voluto:
“Sotto l’ampio cielo stellato
scava la mia fossa e lasciami riposare
Felice ho vissuto felicemente muoio e mi sono sdraiato con una volontà
Questo sia il verso che incidi per me: qui egli giace, dove voleva essere
A casa è il marinaio, a casa del mare, e il cacciatore a casa dalla collina”
“Under the wide and starry sky,
Dig the grave and let me lie.
Glad did I live and gladly die,
And I laid me down with a will
This be the verse you grave for me:
Here he lies where he longed to be;
Home is the sailor, home from sea,
And the hunter home from the hill.”
Vincent Fuest vaga in preda alla disperazione e al desiderio di alcol, viene avvicinato da alcuni senzatetto sfigurati, uno di loro afferma di essere un ex sacerdote, gli offre da bere, gli rivela di sapere che la moglie Virginia lo ha lasciato, infine lo ustiona “per asciugargli le lacrime”.
Virginia chiede aiuto a Dylan Dog: il marito, che aveva cacciato di casa per essere stata ingannata, le ha raccontato l’aggressione. Dylan Dog va a trovare l’uomo all’ospedale psichiatrico. Vincent gli dice di cercare un tale che si fa chiamare il Predicatore dei reietti, un sacerdote tra i barboni, per impedirgli di sfigurare altre persone. Poco dopo, Fuest riceve un pacchetto e si dà fuoco.
Dylan Dog va a indagare a nella zona dei reietti: soccorre Andie, aggredita da una banda, ma viene tramortito da uno dei criminali ed è soccorso dalla stessa donna e dall’amica Laurie. Mentre è incosciente, l’Old Boy ha una visione in cui è tra i reietti, riceve una bottiglia di alcol dal Predicatore ma viene salvato da Bloch.
L’Old Boy si ferma a casa di Andie. Nel sonno, ha un’altra visione, in cui un’altra versione della donna, distrutta dai sogni infranti. Intanto, il Predicatore e i reietti irrompono in una casa di persone ricche per compiere un massacro. In seguito, catturano un altro benestante e lo bruciano per poi mangiarlo.
Dylan Dog riceve dal senzatetto che sembra Babbo Natale un messaggio da Laurie, che in realtà è stata uccisa dai reietti per averli traditi. Dylan cade nella trappola e scopre che anche Andie e il caporale sono ormai parte della setta. Scopriamo che le visioni di Dylan erano ricordi del passato. Il Predicatore rivela di essere stato un prete di campagna, colto dai dubbi e rifiugiatosi nell’alcol, quindi allontanato dalla Chiesa per aver detto ai parrocchiani che ci sono altri dei, nati dai desideri e bisogni delle folle. Il finale regala una piccola sorpresa e una citazione di It.
Le mezzetinte che contraddistinguono le tavole sono inusuali per Dylan Dog, in particolare per l’Old Boy. La storia, seppur poco sovrannaturale, è inquietante. Spesso in sospeso tra realtà, visione e ricordo, il racconto usa il genere horror, e in particolare la brutalità della setta che distorce concetti evangelici per vendicarsi, per parlare delle ingiustizie sociali, delle persone disperate per la perdita di lavoro, la povertà e l’emarginazione.
Il tratto di Pontrelli, forse con qualche licenza nelle anatomie e nella fisionomia del protagonista, rende bene le atmosfere e i volti sfigurati dei reietti.
Gli autori di Dylan Dog Oldboy 22
Marco Nizzoli, nato nel 1968 a Reggio Emilia, ha esordito nei fumetti con Max Bunker Press, per la quale ha firmato albi di Alan Ford e Angel Dark. Con lo sceneggiatore Massimo Semerano ha creato la serie Fondazione Babele per la rivista Cyborg, riproposta recentemente in volume da Sergio Bonelli Editore.
La collaborazione con l’editore milanese risale a fine anni 90, quando Nizzoli è entrato nel team di disegnatori di Napoleone, serie del compianto Carlo Ambrosini. Poco dopo inizia l’attività anche per case editrici francesi come Les Humanoides Associés, Delcourt e Glénat.
Nel 2010 Nizzoli passa allo staff di Dylan Dog, disegnando una storia per il Color Fest 5 scritta da Giovanni Gualdoni. Per l’indagatore dell’incubo ha firmato 6 numeri della serie regolare e due per l’OldBoy.
Dopo l’esordio nel settore pubblicitario, Gigi Simeoni è approdato al fumetto con Acme/Macchia Nera, per i quali ha creato i personaggi Zompi, Dr Jekill & Mrs Hyde, Lupo Mannaggia. A metà anni ’80 ha disegnato alcuni episodi di Progetto Eden (Eura editoriale).
Dal genere grottesco è passato a quello umoristico: per Nick Carter di Bonvi ha ideato Mac Murphy. Dagli anni ’90 ha firmato Lazarus Ledd (Star Comics) e pubblicato storie su Intrepido. Nell’ambito di un team artistico ha creato la serie horror-poliziesca Full Moon Project (Edizioni Eden) e quella cyberpunk Hammer (Star Comics).
Dal 1995 Simeoni collabora con Sergio Bonelli Editore, come disegnatore e poi come autore completo, in particolare per Nathan Never, Romanzi a Fumetti, Le Storie, Tex Willer, Brendon, Gregory Hunter, Volto Nascosto. Dal 2013 scrive e disegna per Dylan Dog.
Per la serie principale ha firmato Anarchia nel Regno Unito (disegni), n. 339, Nel fumo della battaglia (autore completo), n. 343, Il sapore dell’acqua (testi), n. 344, Miseria e crudeltà (testi), n. 354, Il passo dell’angelo (autore completo), n. 368, Dormire, forse sognare (testi), n. 378, Il tango delle anime perse (testi), n. 379, La macchina che non voleva morire (testi), n. 384, Scrutando nell’abisso (testi) n. 408, La vita e il suo contrario (testi), n. 427, Gli infernauti (autore completo) n. 434.
Sempre per l’indagatore dell’incubo, Simeoni ha firmato Passaggio per l’Inferno (disegni), Il respiro del Diavolo (testi) e Delitti e castighi (testi) Color Fest n. 7, 15 e 33, Il binario morto e Musica per corpi freddi, Maxi Dylan Dog n. 33 e 34, L’intervesta (disegni) 16 pagine, Dylan Dog Libri n. 12 – Talks (disegni), L’isola del male e Lei abita ancora qui (autore completo) Oldboy n. 3 e 9.
Marco Soldi ha lavorato per Skorpio e Lanciostory (Aura Editoriale), disegnato Acquanera per Nero (Granata Press), Il Re & il Vaso (Phoenix). Per l’indagatore dell’incubo ha disegnato i numeri 88, Oltre la morte, 279, Il giardino delle illusioni, 408, Scrutando nell’abisso. Ancora per Sergio Bonelli Editore ha firmato Julia (11 storie) e Tex Willer.
Stefano Fantelli ha scritto El Brujo Grand Hotel (Cut Up), Blood Brothers, Alfredo Petronio – The cannibal family, The cannibal family’s rooms, Denti, Tom Bacardi – La iena (Edizioni Inkiostro), Splatter (Editoriale Cosmo). Per Sergio Bonelli Editore ha firmato Zagor ed è al suo esordio con l’indagatore dell’incubo.
Negli anni ’90 Piero Dall’Agnol ha disegnato So long baby (Telemaco Comics). Disegnatore storico di Dylan Dog, ha realizzato diversi albi tra i primi 100: Il buio (34), Goblin (45), La mummia (55), Caccia alle streghe (69), Lontano dalla luce (82), Lo sguardo di Satana (98).
Sue anche le tavole della recente trilogia sul ritorno di Mana Cerace, scritta da Claudio Chiaverotti e pubblicata sui numeri 409, 410, 411. Per Sergio Bonelli Editore ha disegnato anche Nick Raider e Julia.
Giorgio Pontrelli ha disegnato tre numeri di Detective Dante e sei di John Doe (Eura Editoriale), nonché Batman: The Movie per DC Comics. Per Bonelli ha realizzato le tavole de Il moschettiere di ferro, n. 13 de Le Storie. Suoi anche i disegni di Lo chiamavano Jeeg Robot (RCS Quotidiani) e di sei numeri di Miskatonic (Aftershock, pubblicato in Italia da Salda Press)
Per Dylan Dog, Pontrelli ha disegnato i numeri 344, 404, 405, 435 della serie regolare, Il sapore dell’acqua, Anna per sempre, L’uccisore, Due minuti a mezzanotte, i Maxi 23 e 25, A volte non ritornano e Halloween Express, i Magazine 3 e 5, Il labirinto e La scacchiera di Dio, i Color Fest 21, 41 e 43, Lo scuotibare, L’orrore delle armi e Utopia modulare, infine I racconti di domani n. 3, Brevi cenni sull’Universo e tutto il resto.