Le due storie del mese sono Terre desolate e Il diavolo in paradiso. Nella prima, di Andrea Cavaletto e Giovanni Freghieri, Dylan Dog si ritrova in un casa isolata dopo un incidente d’auto. Qui scopre che i proprietari sono terrorizzati da terribili esseri sempre più violenti. Nella seconda, di Alessandro Russo e Paolo Bacilieri, l’Old Boy diventa un signorotto vittoriano, felicemente innamorato di Ariel finché la sua vita non viene messa in pericolo dall’enigmatico Joe.
L’albo brossurato, 192 pagine in bianco e nero, è disponibile dal 13/04/2023 a € 7,90 sullo shop Bonelli, in edicola e fumetteria. In seconda di copertina Davide Bonelli spiega il nuovo aumento del prezzo, che si cerca di “addolcire” con i gadget: la mini copertina di Dylan Dog 234 e quattro magneti.
La copertina minimal vede Dylan Dog davanti a un cerchio retinato violetto e uno sfondo viola, con in braccio un mostriciattolo. Scollegata dalle storie del volume, è un omaggio degli albi Bonelli del mese alla cover del primo numero di Tex gigante, uscito 75 anni fa.
Dylan Dog Old Boy 18 – Terre desolate
Andrea Cavaletto costruisce l’orrore della storia nelle relazioni della famiglia incontrata dall’Old Boy, le cui paure interiori prendono la forma dei mostri che li assediano.
Una famiglia che vive isolata, nella natura, teme le creature che vivono vicino alla loro casa e sembrano manifestarsi più frequentemente durante la pioggia. Dylan Dog ha avuto un incidente con il Maggiolone e, persa conoscenza, sta affondando in un lago a bordo del veicolo. Riesce a liberarsi ma viene avvicinato da una inquietante creatura, che lo segue anche fuori dall’acqua e gli scaglia contro l’automobile, dopo aver provato ad ingoiarla.
Il giovane Drew non condivide la disinvoltura con cui il padre Christopher uccide gli animali per procurarsi da mangiare. L’uomo se ne lamenta con la moglie Jane e la figlia Lisa, che al contrario sembra aver preso da lui. Dylan si risveglia pensando di essere soccorso da Groucho, ma si tratta di Drew, che gli aveva scritto per chiedere il suo aiuto (l’invito gli era arrivato in Craven Road tramite aeroplanino di carta).
Al rientro a casa, Drew e Dylan sono assaliti dalle creature, ma interviene Lisa che li affronta con il fucile. Scopriamo che quegli esseri attaccano solo se sentono la paura delle persone, altrimenti se ne vanno. I due fratelli portano Dylan Dog a casa, dove il padre minaccia di ucciderlo. Scampato il pericolo, il protagonista perde di nuovo i sensi.
Al risveglio, gli viene ricordato che si trova in Bodmin Moor, in Cornovaglia. La famiglia era fuggita dal caos e l’inquinamento di Londra e ora, tiranneggiata dal padre, non vuole rinunciare alla relativa tranquillità di quell’isolamento.
Le creature, che vengono chiamate l’orda di Tregeagle, rispettano il confine della casa e rappresentano una minaccia ma anche un impedimento ad andarsene.
Quando Dylan Dog annuncia la sua intenzione di provare lo stesso a tornare a casa, Christopher gli spara, convinto che Jane lo voglia sostituire con l’indagatore dell’incubo. La donna uccide il marito con un colpo di fucile e dietro le finestre molte creature stanno guardando l’interno della casa. Dylan Dog spiega che sono create da Jane, proiezioni di tutto ciò che teme.
Ma la “realtà” è molto diversa, in un finale inquietante che rimette tutto in discussione.
Uno dei temi centrali dell’albo è l’econansia, una profonda e persistente sensazione di disagio e di paura che si prova davanti al pensiero ricorrente di probabili disastri legati al cambiamento climatico e ai suoi catastrofici effetti ambientali, sociali e sanitari. Per questo, Cavaletto si è rivolto a Matteo Innocenti, psichiatra, psicoterapista e ambasciatore dell’European Climate Pact, che ha tratteggiato la psicologia della famiglia protagonista.
Giovanni Freghieri realizza tavole davvero piacevoli e spettacolari, cariche di dettagli che talvolta, come si vede nell’immagine, attraversano le vignette e sembrano uscire dalla tavola: a dare maggiore corporeità, le gocce di pioggia proiettano ombra sulla tavola.
Interessanti anche altre scelte, come la tavola di apertura che propone tre vignette di dimensione crescente, a comporre un allargamento dell’inquadratura man mano che si scende dalle nuvole al terreno. La griglia delle tavole varia molto, grazie alle diverse composizioni e alla forma delle vignette: si sfugge alla regolarità del reticolo composto da rettangoli uguali, con le gradazioni gi citate, i bordi tondeggianti, le vignette che si sovrappongono.
Dylan Dog Old Boy 18 – Il diavolo in paradiso
Scelta molto azzeccata quello di Paolo Bacilieri, frequente collaboratore della Bonelli eppure, probabilmente non a caso, quasi all’esordio con l‘indagatore dell’incubo (sue però le ultime copertine dell’Old Boy, realizzate con Giuseppe Montanari).
Il disegnatore adatto dunque per una storia che porta Dylan Dog fuori dal suo tempo e dal suo mondo, in un ambiente bucolico, dove la natura non è quel che sembra, in un contesto che destabilizza il lettore e dà al racconto una profondità che va ben oltre la trama. Lo stile inconfondibile di Bacilieri conduce dunque l’Old Boy molto fuori dal suo contesto.
La storia inizia con la morte di una paziente in sala operatoria, davanti agli occhi di un angosciato Dylan Dog. L’intervento di un gatto misterioso (in cui i lettori affezionati riconoscono Cagliostro).
Troviamo Dylan e Ariel, felicemente innamorati, in un contesto bucolico, da loro stessi definito paradisiaco, fuori dallo spazio e dal tempo.
Dylan Dog sembra avere problemi di memoria (in particolare rispetto a un gatto…) e ha delle visioni sulla sua vita “urbana” in Inghilterra, e in particolare un incidente automobilistico e la successiva disperazione dell’Old Boy: li considera incubi a occhi aperti, ma presumibilmente l’incidente è la causa della prima scena, e in generale rivelano la natura onirica o magica della vita idilliaca che il protagonista percepisce.
La serenità della vita bucolica è funestata da un inquietante giardiniere, che si invaghisce di Ariel, si ingelosisce della sua relazione con Dylan Dog e provoca un incidente a cavallo in cui muore la ragazza. A questo punto si infittiscono i paralleli tra la realtà di Dylan e la versione bucolica ed emerge con maggiore chiarezza il ruolo del gatto.
Come spiegato dagli autori, due riferimenti fumettistici si intersecano nel racconto, L’uomo che cammina di Jiro Taniguchi e il ritorno del gatto Cagliostro, che occasionalmente interferisce nelle vicende che riguardano Dylan Dog: un omaggio a Luigi Piccatto, scomparso di recente, che per primo aveva disegnato il felino magico nel n. 18 della serie regolare. Il disegnatore torinese è stato ricordato con affetto dagli autori del volume nelle introduzioni ai due racconti.
Inizialmente la storia doveva richiamare dinamiche e ritmo dell’opera di Taniguchi, poi è emersa l’opportunità di riprendere, con più lentezza e introspezione, l’albo Cagliostro. L’uomo che cammina viene citato graficamente in alcune sequenze.
La storia affronta con delicatezza temi molto drammatici come il lutto e la disperazione, mettendo il protagonista in balia degli eventi tragici e degli interventi di Cagliostro.
I due albi hanno diversi elementi in comune, dall’ampio ricorso a dimensioni parallele, al maltrattamento dell’auto di Dylan Dog, alla presenza di un creatore di realtà all’interno dell’universo narrativo (più difficile da individuare nel caso di Terre desolate).
Cagliostro
Introdotto nell’omonimo numero 18 della serie regolare, Cagliostro è un gatto magico: secondo la sua padrona, la strega Kim (con cui ha vissuto fin quando lei non ha perso i poteri), è in grado di materializzare i sogni e potrebbe far sparire il mondo. È tornato nel n. 119 (L’occhio del gatto), poi nella doppia storia dei numeri 241 e 242, dove scopriamo che era stato lui a portare Dylan Dog nel XX secolo per allontanarlo da Xabaras.
Gli autori
Andrea Cavaletto, autore di William Boyd (Paranoid Boyd – Edizioni Inkiostro), ha scritto per Dylan Dog i numeri 294, Piovono rane, 327, I sonnambuli, 352, La calligrafia del dolore, 422, Il momento blu. Suoi anche sei Maxi, un Color Fest e un Gigante. Sempre per Bonelli, ha scritto numeri di Martin Mystère, Zagor, Tex Willer, Dampyr.
Per ESH ha scritto episodi di Splatter e Denti, per Edizioni Inkiostro ha firmato sceneggiature di William Boyd, The Real Cannibal, Alfredo Petronio.
Giovanni Freghieri è senza dubbio uno dei disegnatori più prolifici di Dylan Dog, nonché autore di una delle fisionomie più conosciute del personaggio. Esordisce negli anni 70 su Lanciostory e Skorpio di Eura Editoriale, collaborando alla testata fino a fine anni 8o. Per Bonelli inizia disegnando Martin Mystère.
Si fa notare dai fan dell’indagatore dell’incubo proprio per i team-up Dylan Dog & Martin Mystere: Ultima fermata: l’incubo, La fine del mondo, cui più di recente ha fatto seguito L’abisso del male.
Per la serie principale di Dylan Dog disegna i numeri i numeri 40 Accadde domani, 54, Delirium, 60, Frankenstein!, 73, Armageddon!, 93, Presenze…, 101, La porta dell’Inferno, 109, Il volo dello struzzo, 124, Il Picco della Strega, 133, Ananga!, 134, L’urlo del giaguaro, 144, Belli da morire, 150, Il bacio della vipera, 153, La strada verso il nulla, 160, Il Druido, 171, Possessione diabolica, 174, Un colpo di sfortuna, 179, La terza faccia della medaglia, 182, Safarà, 189, Il prezzo della morte, 198, La legge della giungla, 199, Homo homini lupus.
Dopo il numero 200, prosegue con il 212, Necropolis, 222, La saggezza dei morti, 224, Sul filo dei ricordi, 230, L’inquilino misterioso, 236,Vittime designate, 246, La locanda alla fine del mondo, 251, Il guardiano del faro, 261, Saluti da Moonlight, 269, I professionisti, 273, Seppelliti vivi!, 281, Il cammino della vita, 298, Nella testa del killer, 310, Io, il mostro, 313, Il crollo, 329, …e lascia un bel cadavere, 363, Cose perdute, 378, Dormire, forse sognare, 388, Esercizio numero 6, infine questo Nulla è per sempre.
Per l’indagatore dell’incubo disegna anche gli Speciale Dylan Dog 3, 7, 10, 12, 16, 22, 24, 28, Orrore nero (suo esordio con l’indagatore dell’incubo), Sogni, Il monastero, La preda umana, Dov’è finito Dylan Dog?, Profondo blu, Il santuario, Scritti nella sabbia, dei Dylan Dog Gigante nn. 4, 6, 9, 12, 14, 16, 19, Delitti a passo di danza, Morte di una stella, L’esercito del Male, Piovuto dal cielo, I cerchi nel grano, L’assedio di Sand Manor, Il penitente.
Freghieri firma inoltre i disegni dell’Almanacco della paura n. 11, 16, 18, 23, Qualcuno nell’ombra, Il vivaio, Appuntamento con il destino, La cara mamma, dei tre racconti del Maxi Dylan Dog n. 16, L’avversario, Gli spietati, Dritto al cuore, del n. 38, Le stelle bruciano, i Color Fest 9 e 23, La tomba di ghiaccio, Il convento del vuoto.
Sue anche le tavole dei racconti Spettri, Stelle Cadenti, Il sogno di Orfeo, Il cavallo fantasma, pubblicati rispettivamente nel supplemento di MAX nel 1993, su Orrore nero, Sogni, La preda umana (insieme alle storie omonime), nn. 5, 11, 16 dei Libri Dylan Dog (Mondadori).
Per Bonelli disegna anche Ken Parker, Dampyr, Volto Nascosto, Le Storie, Hellnoir, Brendon & Morgan Lost, Zagor, Nick Raider, Tex, Bella & Bronco.
Già autore dell’Old Boy 16, Alessandro Russo ha scritto Blek e Magic Patrol per If Edizioni, mentre per Bonelli ha firmato Nick Rider, Zagor, Martin Mystère, Magic Patrol, Il comandante Mark, Agenzia Alfa, Nathan Never, Kay.
Paolo Bacilieri ha disegnato Corto Maltese per Milano Libri Edizioni, Barokko per Comic Art, Phonx sulla rivista Blue 1995. Per Bonelli Editore ha realizzato storie di Napoleone, Dampyr, Orfani, il n. 31 de Le storie (Il prezzo dell’onore), Jan Dix. Collaboratore di Linus (Baldini e Castoldi).
Ha pubblicato diverse graphic novel per Coconino, in particolare Sweet Salgari. Come detto, da quando i fratelli Cestaro sono passati alla serie principale, Bacilieri si occupa delle copertine dell’Old Boy insieme a Giuseppe Montanari.