Il sesto appuntamento con le ristampe cronologiche de Il pianeta dei morti si intitola Saluti da Undead. Disponibile dal 13/10/2023, il volume è un cartonato di 168 pagine in bianco e nero in formato 22 x 30 cm, ripropone la storia apparsa nel 2019 nello Speciale n. 33 di Dylan Dog ed è in vendita a 21 euro in libreria e fumetteria. Sceneggiatura, come sempre, di Alessandro Bilotta, autore anche di un’introduzione “sociologica” sugli zombi, i disegni di Paolo Bacilieri e copertina di Marco Mastrazzo.
Dylan Dog scopre l’esistenza di ritornanti intelligenti e civilizzati. Zombi perbene come Rufus, calato nell’orrore della non vita, nell’assurda routine di una quotidianità di ordinaria follia.
Trama di Dylan Dog – Il pianeta dei morti 6- Saluti da Undead
Trent e Rufus “lavorano” alla GRLRLL, azienda di lampade senza filo di Undead, abbandonata da tempo: si tratta di due ritornanti che si illudono, come i loro concittadini, di condurre una vita normale. Margaret, la figlia di Rufus, studia la storia del sobborgo, realizzando video promozionali con l’aiuto del fratello Elvin. Trent abita con la moglie Eden e il figlio Adrian, che ha una relazione con Margaret, ma vuole scappare per scoprire com’è il mondo fuori dal suo paese.
Appena uscito dal sobborgo, Adrian incrocia l’ispettore Osmond, che lo porta in centrale, sconvolto nel vedere un ritornante in grado di discutere e ragionare. Decide di informare Dylan Dog ma al rientro scoprono che gli agenti hanno fatto a pezzi Adrian. A questo punto l’ispettore porta Dylan nel luogo dove ha il ragazzo: il bosco vicino ad Undead. Qui vengono attaccati da un gruppo di ritornanti. Si perdono di vista, Dylan ha la peggio ma, prima di perdere i sensi, vede tre persone armate che intervengono.
Dylan si risveglia a casa di Rufus: sono stati i ritornanti evoluti a portarlo in salvo. L’ex indagatore scappa e nel bosco incrocia le misteriose “luci”, fantasmi di cui gli ha appena parlato Trent. Viene soccorso da Margaret e raggiunge la stazione, dove ha un surreale dialogo con la Morte prima di partire per Londra. Ricompare alla centrale mentre Osmond, angosciato dall’idea di averlo abbandonato nel bosco, sta ancora sollecitando le ricerche della polizia.
Scopriamo che ad Undead ci sono i flagellanti, setta che vuole usare il sangue degli infetti per ottenere l’immortalità. Dylan torna in paese per indagare: lo aiuta nuovamente Margaret, che lo conduce nella villa abbandonata di Xarabas. Dylan si interroga sulla consapevolezza dei ritornanti, sospetta che cerchino di non pensare alla loro condizione, ma la conoscano.
Mentre la famiglia di Margaret la cerca preoccupata, lei e il protagonista vengono attaccati dai flagellanti, che catturano Elvin e recuperano il telefono consegnato a Dylan da Osmond per informare la centrale. Liberando e seguendo Adrian, i flagellanti trovano gli altri ritornanti civili, scatenando uno scontro a fuoco cui prendono parte anche Dylan Dog e Osmond. Si ha una drammatica conferma sulla natura delle “luci”.
Sviluppo
Il volume si apre con un’introduzione semiseria di Bilotta che si oppone all’idea di riabilitare gli zombi ma si chiude con considerazioni più realistiche e personali sulla ripetitività delle azioni quotidiane e la scarsa consapevolezza. Un tema che ritorna nel corso della storia.
Bilotta e Bacilieri non risparmiano dosi di umorismo, a partire dalla prima pagina, una splash page dove Rufus sembra emettere versi inarticolati da zombi che si rivelano essere il nome della ditta dove lavora, all’inserimento della mascotte Ciao, dei Mondiali di calcio di Italia 90, tra i soprammobili pacchiani di cui si lamenta Margaret.
Diversi i richiami al numero 1 di Dylan Dog, dove l’indagatore dell’incubo si scontrava con Xabaras, proprio ad Undead: dal riferimento all’arrivo in bicicletta, allo zombi che propone la colazione sul treno. Quando Dylan Dog osserva con inquietudine la villa dello scienziato, pur consapevole del fatto che sia una ricostruzione, Margaret gli fa notare che “si può chiudere un occhio sulla realtà, non sui ricordi”, citando lo scrittore Stanislaw Lec.
Margaret sembra fatta apposta per filosofeggiare con Dylan Dog:
Dylan: “Si spera sempre di trovare un senso…”
Margaret: “… e invece è tutto qui”.
I disegni di Bilotta danno il giusto tocco surreale alla vicenda che spazia tra rifiuto della realtà, orrore, splatter. Rispetto alle aspettative, il ruolo di Xabaras viene messo in secondo piano, in funzione del colpo di scena che introduce un personaggio fondamentale del “Dylan Dog classico”.
La consapevolezza è uno dei temi più ricorrenti dell’albo. I ritornanti evoluti si comportano come se fossero vivi, anche se sono palesemente decomposti. In realtà sanno che la loro non è la vita normale, come emerge all’inizio della storia (“Il lavoro è il modo migliore per non pensare alla nostra condizione”) e in diversi momenti successivi:
Trent: “Nella vita, per qualcosa che se ne va, ce n’è un’altra che arriva… ma non è il nostro caso”
Rufus: “No, non lo è. Per noi non funziona così”.
Dylan Dog, La saga del Pianeta dei Morti
L’idea della saga di Alessandro Bilotta nasce nel 2008, sul secondo Dylan Dog Color Fest, come ultima storia del personaggio, ambientata in un futuro distopico in cui un virus trasforma l’umanità nei terribili Ritornanti. La saga de Il Pianeta dei Morti è stata ospitata sulla testata annuale Speciale Dylan Dog dal n. 29 al n. 35: quest’anno la serie si è interrotta, anche se il n. 36 presenta una storia scritta da Bilotta, non sappiamo quanto durerà la pausa della saga.
Ne Il pianeta dei morti, Dylan Dog è un uomo di mezza età, costretto a mettere in discussione i valori e quello in cui ha sempre creduto, nel tentativo di sopravvivere in un mondo dove, appunto, si diffonde una misteriosa epidemia che trasforma gli esseri umani in zombi.
Nel primo volume, uscito a gennaio 2021, abbiamo riletto le due storie del 2013 con cui Alessandro Bilotta ha raccontato l’inizio del contagio: Addio, Groucho, pubblicata sul Color Fest n. 10 e Il tramonto dei vivi-morenti, uscita sull’ultimo Dylan Dog Gigante, il n. 22.
Dal 2015 al 2021, la saga è stata pubblicata sullo Speciale annuale: il volume 2 delle ristampe, pubblicato un anno fa, ha riproposto il racconto contenuto nello Speciale Dylan Dog 29, dove Dylan Dog, vicino al licenziamento, indaga sulle Oasi dove gli immemori dimenticano la proprie sventure personali e la tragedia che ha colpito la Terra. Grazie all’aiuto di Skye, l’Old Boy entra in una struttura e conosce il visionario fondatore Werner, ma diventa a sua volta un immemore e si lega a Sybil Browning (protagonista con lui de L’alba dei morti viventi).
Il terzo volume ha riproposto La fine è il mio inizio, pubblicato nel settembre 2016 sullo Speciale n. 30: Dylan Dog si ritrova tra passato e presente, vive con Sybil Brown, incontra Werner, il creatore delle oasi, ed Herbert Simon, un immemore che sembra illuminarlo sulla differenza tra illusione e realtà, e che ricorda al protagonista una persona importante della sua vita precedente.
In Nemico pubblico n. 1 invece torna, invecchiato, Xabaras, la nemesi dell’indagatore dell’incubo. Dopo aver rinunciato per mancanza di fondi a trovare il siero della vita eterna, viene ricoverato per un infarto e in ospedale conosce Marlene, di cui si innamora. Sulle tracce dello scienziato ci sono Dylan Dog, che non si presenta a lavoro da tempo, e il nuovo commissario Osmond. L’ex indagatore dell’incubo si scontra con la sua nemesi: Marlene muore di infarto, ma Xabaras riesce a scappare.
Finanziato dalla setta dei flagellanti, Xabaras prova a rianimare Marlene, riuscendoci solo temporaneamente. Il villain fugge nuovamente e cambia identità, ma viene raggiunto da un uomo che sembra Dylan Dog: si tratta del figlio Godwin. Nato dall’indagatore dell’incubo e Sybil è morto e ritornato, mentre i genitori sono ricoverati, ma la realtà si confonde con i deliri della madre, in cura per guarire dai traumi subiti nell’Oasi. Sybil fugge verso Undead, Dylan la va salvare e scoprirà che Xabaras ha ucciso Godwin per fermare le sue indagini.
Gli autori di Dylan Dog – Il pianeta dei morti 6
Collaboratore da tempo di Sergio Bonelli Editore, Alessandro Bilotta è uno dei principali talenti del fumetto italiano. Esordisce nel 1999 con Povero Pinocchio, disegnato da Emiliano Mammucari e pubblicato da Star Comics. Con il disegnatore Carmine Digiandomenico realizza le graphic novel La Dottrina, manifesto futurista del fumetto italiano, Le strabilianti vicende di Giulio Maraviglia e Romano.
Tra il 2011 e il 2015 ha firmato 18 numeri di Corsari di classe Y, pubblicati su Il Giornalino (Edizioni San Paolo), con disegni di Oskar. Nel 2006 ha pubblicato con tre editori francesi: Delcourt (Daisuke et le Géant – Le trente et unième jour, disegni di Alberto Pagliaro), Glénat/Vents d’Ouest (Romano – Un automne de dix secondes, disegni di Carmine Di Giandomenico) e Les Humanoïdes Associés (La Lande des Aviateurs – Ceux qui restent, ancora disegnato da Di Giandomenico).
Per Star Comics, Bilotta ha creato la serie a fumetti Valter Buio. Per Bonelli ha creato e firmato la serie Mercurio Loi, per la quale ha ricevuto numerosi premi, in particolare nel 2018/2019. Nel 2019 il Romics d’oro per i 20 anni di carriera. Per Bonelli ha scritto sei numeri de Le Storie e presenterà in anteprima a Lucca Comics&Games 2022 il primo volume di Eternity, dal titolo La morte è un dandy: la nuova serie di Alessandro Bilotta è ambientata in una Roma dal look anni ’60 e racconta le vicende di Alceste Santacroce.
Per Dylan Dog, Bilotta ha appunto creato l’acclamata saga Il pianeta dei morti: nel 2008 il primo racconto autoconclusivo per la testata “sperimentale” Color Fest, ipotetica conclusione della serie sul personaggio, ha ottenuto un notevole successo. L’idea viene sviluppata sul Color Fest n. 10, sul Dylan Dog Gigante n. 22, trovando poi collocazione sullo Speciale Dylan Dog a partire dal n. 29, la cui testata viene appunto integrata con il nome Il pianeta dei morti fino al numero 35.
Paolo Bacilieri ha disegnato Corto Maltese per Milano Libri Edizioni, Barokko per Comic Art, Phonx sulla rivista Blue 1995. Per Bonelli Editore ha realizzato storie di Napoleone, Dampyr, Orfani, il n. 31 de Le storie (Il prezzo dell’onore), Jan Dix. Collaboratore di Linus (Baldini e Castoldi).
Per la serie principale di Dylan Dog, Bacilieri ha disegnato il n. 369, Graphic Horror Novel. Sue anche Eroi, Color Fest n. 12, Green World, Rosso Natale, Il diavolo in paradiso, Old Boy nn. 2, 10 e 18, Il mostruoso banchetto, L’assenza, I due padri, Dylan Dog Magazine nn. 2, 4, 6.
Ha pubblicato diverse graphic novel per Coconino, in particolare Sweet Salgari. Da quando i fratelli Cestaro sono passati alla serie principale, Bacilieri si occupa delle copertine dell’Old Boy insieme a Giuseppe Montanari.