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Lettura: I racconti di domani, volume 5, recensione
 
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I racconti di domani, volume 5, recensione

Massimo Sola 4 anni fa Commenta! 6
 

Dal 30 settembre è in vendita Ammazzando il tempo, quinto volume della collana Dylan Dog presenta I Racconti di domani, pubblicato da Sergio Bonelli Editore e disponibile a 19 euro in libreria, fumetteria, e-shop dell’editore e store online.

Contenuti
La trama de I racconti di domani vol. 5SviluppoGli autori

 

Dylan dog

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Il volume cartonato, 64 pagine a colori in formato 22×30 cm, è disegnato da Davide Furnò, autore anche della copertina e, insieme a Giulia Brusco, dei colori.

La collana propone racconti inediti di Tiziano Sclavi che riprende il suo universo immaginifico e i temi che ne caratterizzano la narrazione.

Dylan Dog prosegue la lettura del misterioso volume preso nel negozio di robivecchi Safarà: l’inquietante proprietario Hamlin glielo ha appunto descritto come “una raccolta di racconti che saranno scritti soltanto domani”. Storie bizzarre, paurose, struggenti, efferate, crudeli, il cui il filo conduttore è proprio il lettore, Dylan Dog.

La trama de I racconti di domani vol. 5

Ne Il meraviglioso futuro che non c’è mai stato, vediamo uno scienziato sorprendersi per la complessità dell’intelligenza artificiale che ha creato, prevedendo che il suo futuro, il XX secolo che sta per iniziare, sarà la realizzazione di tutte le utopie. Edizione straordinaria immagina un mondo in cui i libri destano molto più entusiasmo di quanto non facciano nel nostro.

Dylan dog
Più surreale la terza storia, Doppelganger, in cui il protagonista, il signor W, è perseguitato dai suoi sosia. Il cadavere ingombrante ha invece i toni da classico horror, con una trama che il titolo rivela in buona parte.

Seguono due racconti molto amari, La piccola Sally e la giustizia, che mette una ragazza dal cuore d’oro di fronte all’iniquità del mondo, e Variazione sulla macchina del tempo, dopo la premessa fantascientifica porta ad esplorare il malessere interiore del protagonista. Suggestivo il brano Scendere, dove un possibile vicenda romantica porta i protagonisti in un contesto inusuale che li lascia interdetti.

Si chiude con il brevissimo L’apparenza, per il quale svelare qualcosa più del titolo rovinerebbe il gusto di leggere la storia.

Sviluppo

Per gli appassionati di Dylan Dog, in questo volume si sente particolarmente la mancanza dell’indagatore dell’incubo, normalmente utilizzato come lettore e filo conduttore dei racconti. Personaggio ricorrente è invece la giornalista Eliza Kazan, come in altri volumi di Dylan Dog presenta I racconti di domani.

Particolarmente suggestivi alcuni racconti, in particolare quello di apertura, con l’ambientazione steampunk e i rimandi ai classici del cinema di fantascienza come 2001: Odissea nello Spazio (HAL) e Blade Runner (“Ho visto cose…”).

I finali, volutamente spiazzanti, qualche volta lasciano il lettore interdetto quasi come i protagonisti.

Intenso ed evocativo il tratto di Davide Furnò, abbinato alla colorazione dello stesso artista torinese e di Giulia Brusco. Lo stile del disegno e la composizione della pagina variano e si adattano molto bene ai diversi generi e toni dei racconti scritti da Tiziano Sclavi.

Gli autori

Tiziano Sclavi, creatore di Dylan Dog, autore dei primi 23 numeri (tutti i soggetti e 17 sceneggiature), aveva progressivamente ridotto l’impegno e per quasi dieci anni non aveva più scritto storie dell’indagatore dell’incubo.

Nel 2016 il ritorno sulla serie regolare con il n. 362, intitolato significativamente Dopo un lungo silenzio, disegnato da Giampiero Casertano, seguito dal n. 375, Nel mistero, realizzato da Angelo Stano e uscito nel novembre 2017. Quindi la periodicità della collana I racconti di domani, di cui scrive tutti i testi.

Prima del suo personaggio più noto, Tiziano Sclavi aveva creato Altai & Jonson, Silas Finn, Agente Allen, Vita da cani, Kerry il trapper e Roy Mann. Ha inoltre collaborato con numerose riviste: Il Corriere dei Ragazzi, Amica, Salve, Corriere dei Piccoli, Millelibri, Il Giornalino. Entrato in Bonelli nel 1982, ha scritto sceneggiature per Ken Parker, Zagor, Mister No e Martin Mystère.

Si è inoltre distinto come sceneggiatore televisivo, autore di canzoni, copywriter pubblicitario, scrittore: tra i suoi romanzi ricordiamo Film, Tre, Dellamorte Dellamore (da cui poi si è sviluppato Dylan Dog), Nero, Sogni di sangue, Apocalisse, La circolazione del sangue, Le etichette delle camicie, Non è successo niente.

Davide Furnò, formatosi all’Accademia delle Belle Arti, ha iniziato l’attività professionale in campo pubblicitario, proseguendo con l’editoria scolastica per arrivare quindi al fumetto, realizzando Fate per la rivista Strane Storie della Vittorio Pavesio Production.
Ha disegnato John Doe di Eura Editoriale, realizzato come autore completo la storia Amici per la rivista Heavy Metal, quindi il fumetto pittorico Loudun per l’editore francese Soleil.
Insegnante di illustrazione per l’editoria all’Istituto Europeo di Design di Torino, collabora con diversi editori torinesi, realizzando in particolare libri di narrativa per ragazzi. Per DC Comics ha disegnato due storie di Batman, mentre per l’etichetta Vertigo (sempre DC Comics) ha firmato Scalped e le copertine della serie Greek Street.
Furnò ha iniziato a lavorare per Sergio Bonelli Editore con la miniserie Cassidy, proseguendo come disegnatore e copertinista di Saguaro nel 2012, quindi le copertine della miniserie Hellnoir, infine Dylan Dog: per la serie regolare ha disegnato i numeri 357, Vietato ai minori, 381, Tripofobia e il recentissimo 420, Jenny, che ha chiuso la trilogia dedicata a Vasco Rossi. Suoi inoltre i Color Fest nn. 13 e 33, il Maxi n. 35

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