Gli orrori di Altroquando inaugura la nuova collana di Sergio Bonelli Editore dedicata alle graphic novel d’autore di Dylan Dog. In vendita dal 3 dicembre a 19 euro, propone le storie dello Speciale n. 2, scritte da Tiziano Sclavi e disegnate da Attilio Micheluzzi.
Gli orrori di Altroquando, pubblicato per la prima volta nel 1988, è uno degli albi più celebri al di fuori dalla serie regolare. Il secondo Speciale Dylan Dog aveva la copertina di Claudio Villa e in allegato il volumetto dell’Enciclopedia della Paura “Il Diavolo dalla A alla Z”, a cura di Ferruccio Alessandri.
L’Old Boy aveva ai tempi meno di due anni di vita editoriale. Lo schema utilizzato ne Gli orrori di Altroquando consente a Tiziano Sclavi di calarlo in diversi generi narrativi: Azazelo racconta gialli truculenti, storie in cui Dylan è solo comparsa, ma non mancano gli incontri “ordinari” per l’indagatore dell’incubo. Tra fantasmi, vampiri, zombi, lupi mannari, la Morte, il diavolo, va segnalato sicuramente Ghor, in qualche modo precursore di Johnny Freak, tutt’ora uno dei personaggi e degli albi più amati dai lettori.
Attilio Micheluzzi, maestro del fumetto italiano d’avventura, si dimostra particolarmente versatile, modificando lo stile del disegno in base al tono del singolo racconto. Si tratta del suo unico lavoro per Sergio Bonelli Editore e di una delle sue ultime opere: morirà prematuramente nel 1990. L’incontro con Sclavi, avvenuto l’anno prima per la serie Roy Mann su Comic Art, sembra aver favorito un’evoluzione del suo disegno, rendendo maggiormente coinvolgente il suo stile ricercato, caratterizzato da impeccabili architetture e geometrie.
Il volume, 144 pagine in formato doppio rispetto agli albi mensili, è impreziosito dalla postfazione di Franco Busatta – attuale curatore di Dylan Dog OldBoy – e dall’intervista fatta da Michele Masiero ad Attilio Micheluzzi, pubblicata nel 1989 su “Fumo di China” (ai tempi ancora fanzine). Il disegnatore regala un aneddoto sul suo rapporto evanescente con Dylan Dog:
Allora, quando questa primavera Decio Canzio mi ha chiamato da Milano, dicendomi che avevano pensato
a me per lo special di Dylan Dog: io gli faccio: «E che cos’è Dylan Dog?». E lui: «Ma come, il solito snob! È il più grande successo degli ultimi anni, è l’uomo che indaga nell’incubo. Una serie piena di splatter: cervelli fusi, denti che volano, sangue». Non è che mi piaccia molto questo genere di cose, ma gli ho chiesto di farmelo fare ugualmente. Mi ha, dunque, mandato qualche numero di Dylan Dog: quando è arrivato in casa non ti dico mia
moglie: «Ma cos’è questa roba, veramente ti abbassi a dei livelli…». Anch’io, sinceramente, ero piuttosto titubante. Quando è arrivata la sceneggiatura di Tiziano, però, mi sono messo a ridere come un pazzo: più era terribile la storia, più era esilarante. E mi sono invece commosso profondamente leggendo l’episodietto del Ghor, il piccolo mostro”.
Gli autori di Dylan Dog – Gli orrori di Altroquando
Tiziano Sclavi, prima di approdare in Bonelli nel 1982 e raggiungere la notorietà creando Dylan Dog, aveva dato vita a numerosi personaggi a fumetti: Altai & Jonson, Silas Finn, Agente Allen, Kerry il trapper, Roy Mann, i randagi di Vita da cani. Sceneggiatore, paroliere, copywriter e disegnatore, si è distinto come romanziere, pubblicando Film, Tre, Dellamorte Dellamore (personaggio su cui poi baserà l’indagatore dell’incubo), Nero, Sogni di sangue, Apocalisse, La circolazione del sangue, Le etichette delle camicie, Non è successo niente.
Dopo aver scritto soggetto e sceneggiatura dei primi 23 Dylan Dog, a cavallo del nuovo millennio aveva delegato altri autori, riprendendo il personaggio solo nel 2016 con il n. 362, Dopo un lungo silenzio, l’anno dopo con il n. 375, Nel mistero, e dal 2019 con la serie antologica I racconti di domani, in cui Dylan è filo conduttore.
Nato in Istria nel 1930, Attilio Micheluzzi, a 42 anni aveva lasciato l’architettura per esordire nel mondo dei fumetti, creando il personaggio Johnny Focus per il Corriere dei Ragazzi. Autore completo di Petra Chérie, Marcel Labrume, Rosso Stenton e della serie Air Mail, ha pubblicato sulle principali riviste italiane di settore, tra cui Il Giornalino, Corto Maltese e L’Eternauta. Premio Yellow Kid nel 1980, Prix Alfred nel 1984, due Nettuno di Bronzo nel 1980 e 1981. Nel 1998 il Napoli Comicon, alla sua prima edizione, gli ha intitolato il premio annuale.