Sergio Bonelli Editore ripropone in grande formato Dopo un lungo silenzio, l’albo con cui Tiziano Sclavi nel 2016 tornò a scrivere Dylan Dog dopo 9 anni di assenza. Il volume, cartonato di 144 pagine 22×31 cm, è disponibile a 21 euro dal 23/01/2024 e si inserisce in una collana che comprende La quinta stagione, Nel mistero, Profondo nero, E ora l’Apocalisse (scritto dall’ex curatore Recchioni), I vampiri, Albachiara (Contu), Sally (Barbato), Jenny (Baraldi), Memorie dall’invisibile, Morte in sedici noni (Recchioni).
Dylan Dog, Dopo un lungo silenzio, la trama
Owen Travers ha perso la moglie Edith, morta di malattia, ma continua a vederla. Annega il dolore nell’alcol.
Crystal, la nuova fiamma di Dylan Dog, lo convince a festeggiare il loro amore con un dito di vino. L’indagatore dell’incubo pensa di aver superato il problema con l’alcolismo, ma non è così: l’old boy ricadrà presto nella spirale. Owen si rivolge a lui, lamentando il fatto che il fantasma della moglie non gli parli. Dylan non può fare a meno di collegare le visioni con l’alcolismo del suo aspirante cliente. All’appuntamento successivo con Crystal, beve tre birre, e poco dopo “fa cilecca”.
Dylan Dog va a casa di Owen e scopre di sentire anche lui la presenza di Edith: sconvolto, decide di bere 4 whisky. Si interroga sugli spettri e sul perché non si facciano sentire. Decide di seguire a Oxford la conferenza di Adam Julius sulla parapsicologia e la nascita dello spiritismo, ribadendo che si tratta di fenomeni sistematicamente smentiti dalle verifiche.
L’indagatore dell’incubo torna a casa di Owen, accompagnato da Madame Trelkovski e da due collaboratori “scientifici”: la medium non rileva presenza e così le apparecchiature dei tecnici. L’old boy ha ormai accettato di essere ricaduto nell’alcolismo, non è pronto per farsi aiutare, ma dà l’addio a Crystal, per proteggerla.
Si ubriaca con Owen e crede di vedere Edith, ma capisce di essere in preda al delirium tremens. E vomita. Torna dagli Alcolisti Anonimi, che l’avevano fatto guarire molti anni prima, e scopre di poter contare ancora su Crystal. Prova a mandare agli AA anche Owen, ma il cliente gli dice che ha la cirrosi epatica e gli resta poco da vivere.
Sviluppo
L’albo 362 della serie principale di Dylan Dog celebrava il ritorno del creatore del personaggio non solo con una storia dalla forte valenza di metafumetto, ma prima ancora con una copertina completamente bianca, ad eccezione della testata, del titolo, decisamente eloquente, e dall’inusuale credit “Scritto da Tiziano Sclavi”.
Naturalmente la pubblicazione a ridosso della fiera di Lucca favoriva l’utilizzo “classico” della copertina bianca, la personalizzazione con dedica e/o disegno da parte degli autori (o di altri artisti), ma in questo caso la scelta era strettamente collegata alla storia e soprattutto al focus dell’album, appunto il ritorno di Sclavi.
La cover del n. 362 segnava anche uno spartiacque tra il “regno” di Angelo Stano (copertinista dal numero 42, La iena, un quarto di secolo prima) e quello di Gigi Cavenago, che risulterà più breve (5 anni dopo lascerà per dedicarsi a produzioni internazionali). La copertina del volume è invece firmata da Giampiero Casertano.
Adam Julius, disegnato con le fattezze di Sean Connery, rappresenta Massimo Polidoro, fondatore del Cicap (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, che tre anni prima della pubblicazione della storia aveva cambiato il nome originale, Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale).
L’albo presenta sia l’identificazione dell’autore con il personaggio, sia le tre “componenti” di Sclavi, già viste nel suo romanzo Non è successo niente (citato da Groucho all’inizio dell’albo e da Dylan a metà storia): l’artista, l’alcolista, l’equilibrato non creativo.
La storia vede Dylan Dog precipitare nell’alcolismo, raccontando, in modo didascalico, un problema che fino ai primi anni di vita editoriale del personaggio ha riguardato molto da vicino Sclavi, il quale ci teneva a raccontare il dramma e valorizzare il ruolo degli Alcolisti Anonimi.
L’altro tema, presente fin dal titolo, è presentato in apertura di volume dalla curatrice Barbara Baraldi:
“la storia non racconta l’emancipazione dal silenzio, bensì scava nel rapporto tra l’uomo e il silenzio, attraverso un dialogo intimo tra il creatore e il suo personaggio, a cui al lettore è concesso di partecipare”
Mettendo in discussione le illusioni e il sovrannaturale, il pessimismo sclaviano rimane ma con un taglio più realista e dunque per molti versi più cupo.
In una storia dove, appunto, il sovrannaturale è sostanzialmente assente, o negato, Casertano dà il meglio di sé nel rappresentare i deliri e soprattutto la decadenza fisica e psicologica dovuta all’alcol.
Il volume si chiude con la sceneggiatura della storia, intervallata con bozze e schizzi preparatori.
Gli autori
Tiziano Sclavi, prima di approdare in Bonelli nel 1982 e raggiungere la notorietà creando Dylan Dog, aveva dato vita a numerosi personaggi a fumetti: Altai & Jonson, Silas Finn, Agente Allen, Kerry il trapper, Roy Mann, i randagi di Vita da cani.
Sceneggiatore, paroliere, copywriter e disegnatore, si è distinto come romanziere, pubblicando Film, Tre, Dellamorte Dellamore (personaggio su cui poi baserà l’indagatore dell’incubo), Nero, Sogni di sangue, Apocalisse, La circolazione del sangue, Le etichette delle camicie, Non è successo niente.
Dopo aver scritto soggetto e sceneggiatura dei primi 23 Dylan Dog, a cavallo del nuovo millennio aveva delegato altri autori, riprendendo il personaggio, come detto, solo nel 2016 con questa storia, Dopo un lungo silenzio. L’anno dopo scrive il n. 375, Nel mistero, e dal 2019 cura la serie antologica I racconti di domani, in cui Dylan è filo conduttore.
Giampiero Casertano ha disegnato diversi altri albi “storici” di Dylan Dog: Attraverso lo specchio (n. 10), Memorie dall’invisibile (20), Dopo mezzanotte (26), Il Signore del Silenzio (39), La casa degli uomini perduti (Speciale n. 5), Totentanz (Dylan Dog Gigante n. 1), Il cervello di Killex (78).
Tra le storie successive dell’indagatore dell’incubo, Un incubo in soffitta (Dylan Dog Gigante n. 5), di cui ha scritto i testi, Il cuore di Johnny (n. 178, seguito del celeberrimo Johnny Freak), La caduta degli dei (390).
Per Sergio Bonelli, Casertano ha disegnato anche Martin Mystère, Napoleone, Le Storie, Tex, Tex Willer, Mercurio Loi, Ken Parker. Per la collana Guerre – Guerre di EssEffEdizioni ha disegnato Punyayama!, La città morta e L’intruso (di cui ha scritto anche i testi).