Disponibile dall’8 febbraio, il n. 44 del Dylan Dog Color Fest si intitola Il verme bianco ed è firmato interamente da Marco Galli. L’albo contiene la storia omonima che porta l’indagatore dell’incubo nel sottosuolo londinese: inseguendo un giovanissimo ladro nei sotterranei della metropolitana, incontra una setta religiosa e creature incredibili.
96 pagine a colori in formato 16×21 cm, in vendita a € 5,90. Il prossimo appuntamento con il Color Fest è per il 10 maggio, con Luci e Ombre: 3 storie di Cajelli, Nucci, Rossi Edrighi e Dossena.
Dylan Dog Color Fest 44, Il verme bianco, la trama
Dylan Dog porta al cinema la sua ultima fiamma, la giornalista Sharon, a vedere The lair of the white worm. All’uscita viene aggredito da una banda di bambini, che portano via la borsa alla donna. L’Old boy decide di non chiamare la polizia ma di rincorrerli, per provare a farli ragionare: l’inseguimento lo porta nei sotterranei della metropolitana, dove l’indagatore ritrova uno dei ragazzi, Mouse.
Il ragazzo, ora più socievole, gli consiglia di restare nascosto perché sono inseguiti dai cacciatori, strane creature ritenute responsabili della sparizione di tanti senza tetto come lui. Poco dopo, Dylan Dog viene catturato da una misteriosa setta che abita i sotterranei e utilizza i nuovi arrivati come esca per catturare la preda.
Il suo compagno viene aggredito da un cacciatore, che gli mangia le braccia: il “profeta”, leader della setta, decide di ucciderlo anziché curarlo.
Groucho, informato da Sharon della sparizione di Dylan Dog, riceve dal suo capo le coordinate del luogo dove è caduto. I due, insieme a Bloch e al giapponese Kayamata, esperto di gallerie della metropolitana, vanno a cercare l’Old Boy.
Intanto, Dylan Dog contesta al leader il sacrificio di bambini, ma per il profeta la minaccia del mostro che comanda i cacciatori è così grande che giustifica le perdite: a essere usati come esca per attirare il verme bianco sono gli stessi figli degli uomini della setta.
Un anziano membro della setta spiega all’indagatore che il profeta ha guadagnato la fama uscendo dalla pancia del mostro dopo essere stato inghiottito: abile nell’organizzare la difesa contro i cacciatori, il profeta è ossessionato dalla creatura e per distruggerla mette a repentaglio la comunità.
Kayamata si vendica di un cacciatore, quindi il gruppo individua Dylan Dog, decidendo di attendere il momento propizio per intervenire. Ma il profeta annuncia la battaglia finale contro il verme bianco: attirato dalla presenza dei bambini, sarà fatto saltare in aria insieme a loro. Arrivano i cacciatori, ma Bloch e soci intervengono per salvare Dylan Dog.
L’indagatore dell’incubo si preoccupa ancora per i bambini, che vengono messi in salvo anche grazie a Kayamata che suggerisce a Mouse un piano di fuga prima di occuparsi personalmente del verme bianco.
Sviluppo
L’albo omaggia, a partire dal titolo, il romanzo di Bram Stoker La tana del verme bianco e la versione cinematografica girata da Ken Russell: è il film che Dylan Dog vede al cinema con Sharon all’inizio della storia. Il finale invece si svolge nello storico pub Prospect of Whitby, considerato la più antica taverna sul fiume Tamigi.
Tra le dinamiche più interessanti della storia, sia il rapporto che si crea tra l’Old Boy e Mouse, sia i dialoghi tra Bloch e Sharon: uniti dall’affetto e dalla preoccupazione per Dylan Dog, legano in poco tempo e sviluppano insieme un’analisi della personalità del protagonista.
I disegni, pur essendo sostanzialmente realistici, sono decisamente da Color Fest. Nello stile pittorico si inseriscono scene splatter e surreali.
A rendere la narrazione particolare, anche le lunghe sequenze prive di dialoghi. A movimentare la piacevolmente lettura, si nota un’apprezzabile varietà nella griglia delle tavole, che raggiunge il picco di creatività a pagina 75, una tavola che enfatizza anche la difficoltà a distinguere la realtà (lo stesso Dylan Dog nel corso della storia lo considera due volte un concetto sopravvalutato).
A emergere è ancora una volta l’umanità di Dylan Dog, che dà sempre la priorità alla sicurezza e al futuro dei bambini, compresi quelli che lo avevano aggredito.
Nel complesso, una storia interessante, che sviluppa tematiche rilevanti, come la fuga dalla società da parte di chi si sente escluso e reietto, così come le scelte drammatiche (a partire dal sacrificio di uomini e in particolare dei bambini a fronte di un pericolo grave).
L’autore
Marco Galli nasce artisticamente come pittore. Dal 2007 arriva al fumetto lavorando su un soggetto di Freak Antoni. Tra il 2009 e il 2010 realizza le graphic novel Il Santo premier e Nero petrolio, quindi Oceania Boulevard , Nella camera del cuore si nasconde un elefante e Le chat noir. Collabora con il gruppo di autori autogestiti noto come Progetto Stigma.
Galli ha inchiostrato Ascension, Witchblade and Elektra, Fathom, Arcanum, Artifacts, Aphrodite IX, Kin, Nine Volt, The Darkness e Ripclaw per Image Comics, Iron Man, Fantastic Four, Captain America, X-Men, X-Men and Dark Avengers, e Marvel Super Heroes per Marvel.
Ha invece firmato testi, disegni e colori del Commissario Marte (ed. Eris), La notte del corvo e Il nido (ed. Coconino). Si era già cimentato con Dylan Dog scrivendo e disegnando Grick Grick per il Color Fest n. 16 (Tre passi nel delirio).