In 36 anni di vita editoriale Dylan Dog ha ascoltato migliaia di battute di Groucho, lamentandosene quasi sistematicamente (spesso imitato sia dalle clienti sia dall’amico Bloch). Dunque l’assistente sosia di Groucho Marx ha regalato centinaia di perle di comicità o deliziosi nonsense.
Vediamo quali sono stati i migliori momenti di comicità nei numeri da 51 a 60 della serie principale di Dylan Dog. In questa top abbiamo “premiato” quasi una battuta per ogni numero: due gag vengono da La Mummia, escluso invece il “serioso” Ritorno al crepuscolo. Alcuni numeri, come La regina delle tenebre, il già citato La mummia, Ombre, La clessidra di pietra, erano particolarmente ricchi di comicità e avrebbero meritato più di una citazione.
10. Premure
Capo, io stasera vorrei uscire. Se vuoi farti due spaghetti, ti ho lasciato l’acqua calda in frigo
Dylan Dog 55, La mummia
9. Nessuno
È un mese che non abbiamo clienti. Prima che tu decida di ridurre il personale mi sono dimesso da assistente e mi sono riassunto come cameriera.
Dylan Dog 51, Il male
8. Salti
Dylan Dog: “Faccio un salto a Scotland Yard”
Groucho: “E non puoi farlo qui, questo salto?”
Dylan Dog 58, La clessidra di pietra
7. Lettere
Come? Hai aperto tutta la posta arretrata? Dopo che per tre settimane hai continuato a ripetere che toccava a me farlo? A volte non ti capisco, capo! Comunque, hai mica visto se ci sono le lettere che aspettavo? La “F” e la “M” per la precisione.
Dylan Dog 56, Ombre
6. Volume
Non ti sembra un volume un tantino esagerato? Saranno almeno diciotto metri cubi… o duemila pagine!
Dylan Dog 52, Il marchio rosso
5. Fretta
Arrivo, arrivo! Che fretta c’è? Manco fosse un ufo posteggiato in zona disco
Dylan Dog 54, Delirium
4. Portarsi avanti
Ecco la pizza, capo. Ho pensato che tanto si sarebbe raffreddata nel tragitto, e così l’ho presa già surgelata per risparmiare tempo.
Dylan Dog 53, La regina delle tenebre
3. Astrologia
Meglio soli che lune.
Dylan Dog 59 – Gente che scompare
2. Prodigalità
Significa che ci sposiamo, dunque! Perfetto, sono poligamo, non bado a spose.
Dylan Dog 55, La mummia
1. Capo
Immagino che vogliate vedere il mio capo: è molto semplice, basta che guardiate sopra il mio collo. Se invece volete Dylan Dog, purtroppo siete sfortunata. C’è.
Dylan Dog 60, Frankenstein
Groucho, una vita a fianco di Dylan Dog
Ispirato chiaramente a Groucho Marx (ma inizialmente era stato pensato con l’aspetto di Igor di Frankenstein Junior), l’assistente di Dylan Dog esordisce nel mitico n. 1, L’alba dei morti viventi, aprendo la porta alla cliente di turno – Sybil Brown, in quel caso – a pagina 11 (una prima del titolare!) .
Oltre a tormentare con barzellette e freddure Dylan Dog, clienti, poliziotti e chiunque gli capiti a tiro, Groucho segue spesso l’Old Boy nelle indagini, in particolare il suo compito è lanciargli la pistola (con risultati spesso scadenti). Talvolta assume toni più seri o evidenzia con ironia o sarcasmo alcuni errori o vizi dell’amico.
Nel corso della serie, scopriamo come i due si sono incontrati: quando l’old boy era ancora un poliziotto, un giorno era in servizio durante alcuni disordini provocati dall’IRA e incontrò appunto un sosia di Groucho Marx che passeggiava incurante del caos e del pericolo. Si incontrano di nuovo anni dopo, durante il primo caso da indagatore dell’incubo (nel n. 200, a colori) Dylan Dog cerca spiegazioni sovrannaturali per i rumori nel solaio di una cliente, per scoprire che sono causati da un sosia di Groucho Marx che dormiva in un baule. L’old boy non lo denuncia, nasce l’amicizia e il comico diventa suo assistente.
Nonostante tanti scherzosi riferimenti a parenti, strumentali a battute varie, non sappiamo molto altro di Groucho. Dagli albi del ciclo della meteora e quelli successivi, abbiamo scoperto che risulta privo di cognome. Nel nuovo ciclo di storie, inizialmente la spalla è Gnaghi: si tratta dall’aiutante di Della Morte Dell’Amore, protagonista dell’omonimo romanzo di Tiziano Sclavi dove vediamo una prima versione “italiana” dell’indagatore, un guardiano di cimiteri a Boffalora, alle prese con tanti morti che tornano in vita.
Nel numero 406, L’ultima risata, Dylan affronta un Groucho malvagio che uccide Gnaghi. L’old boy viene aiutato da un Groucho “normale” che diventa suo assistente: a questo punto il protagonista abbandona il look moderno (barba e cappotto) e viene ristabilito buona parte dello status quo (ma rimangono il matrimonio finito con Rania e l’esperienza da guardiano del cimitero, assenti nel Dylan Dog sclaviano).
Inoltre di recente abbiamo visto alcune ipotesi alternative sul passato di Groucho, ma in albi fuori dalla continuity, come il n. 35 de Il pianeta dei morti, che racconta dell’attore Waldo Wilkinson. Groucho è inoltre protagonista di alcuni racconti brevi, una volta pubblicati in piccoli albi allegati agli speciali annuali, successivamente raccolti in alcuni numeri appositi del Dylan Dog Color Fest, come il recente n. 42, Groucho Quarto.