In edicola dal 28/12/2024, 32 dicembre porta Dylan Dog sull’inquietante isola scozzese di Hirta. Il numero 460 della serie principale dell’indagatore dell’incubo è stato scritto da Gianmarco Fumasoli (che ha scritto il soggetto con Claudio Lanzoni) e disegnato da Francesco Dossena. Copertina, come sempre, dei Cestaro Bros.
A ridosso di capodanno, Dylan Dog entra in possesso di un misterioso diario in cui tutte le annotazioni riportano una data “impossibile”: il 32 dicembre. Affascinato dalla voce della narratrice, Dylan intraprende un viaggio fino alla remota isola di Hirta. Qui, si imbatte nelle uniche persone che abitano il villaggio: la giovane ed enigmatica Bianca e i suoi nonni. Ma, appese alle pareti di un fatiscente locale pubblico, Dylan scopre una serie di vecchie foto che ritraggono i vivi in compagnia dei morti. Un terribile segreto, sepolto da tempo immemore: perché i defunti non sembrano avere pace?
Dylan Dog 460, 32 dicembre – Trama
Su un’isola alcuni pescatori chiacchierano nonostante sembrino decomposti, mentre la giovane Bianca affida al mare, protetto in un barattolo, il diario dove ha scritto i suoi ricordi e i suoi desideri: la speranza è che venga trovato dalla persona che la ragazza desidera incontrare, pur non conoscendola ancora.
E chi troverà mai il barattolo? A Londra, Dylan Dog vede il contenitore su una bancarella e lo acquista. Rimane affascinato dal diario, dove ogni pagina è datata 32 dicembre e sembra rivolta proprio a lui.
L’indagatore dell’incubo è ossessionato da quelle pagine e si sente chiamato anche nel sonno: la giovane gli comunica che il mondo si è dimenticato dell’isola di Hirta, ricambiato.
Dopo aver letto che Bianca ha sognato di trovarlo nel locale The lion and lamb, Dylan Dog parte per raggiungerla, affrontando una notte alla guida – Hirta è la maggiore delle isole di Saint Kilda, a nord della Scozia – e sfidando il suo mal di mare per la traversata. Prima di dargli appuntamento per l’indomani, il traghettatore gli rivela che l’isola è disabitata da decenni.
Esplorando il territorio, l’indagatore dell’incubo arriva in paese, sente un forte mal di testa e inizia a vedere riflessi di scene passate. Trovato il “The lion and lamb”, nota che nelle foto affisse sui muri alcune delle persone ritratte sono morte da tempo. Bianca entra nel locale ma alla vista del protagonista scappa spaventata.
Rincorrendola, Dylan Dog si scontra fortuitamente con gli anziani Ellie e Carl che lo invitano a prendere una tazza di tè.
L’anziano gli racconta che l’isola si è spopolata dopo la prima guerra mondiale e gli spiega il motivo delle strane foto: anche grazie al clima che favorisce la mummificazione naturale, per tradizione i defunti vengono ritratti insieme ai vivi durante le celebrazioni del nuovo anno.
Dylan Dog ha capito che la coppia non gli ha detto tutta la verità riguardo Bianca e l’isola: decide di indagare al cimitero, dove trova la giovane e le consegna il diario. Alla richiesta di spiegazione, la ragazza risponde che ha cercato proprio lui perché può vederla per quella che è.
Mentre i due sono in intimità, vengono raggiunti dai defunti dell’isola, che Dylan aggredisce per difendere la ragazza. I due si rifugiano a casa di Ellie e Carl, ma vengono raggiunti dai morti e anche in questo caso Dylan Dog interviene con la forza. Gli zombi uccidono Ellie, le chiedono scusa e se ne vanno.
Carl spiega a Dylan Dog che quelli sono i loro morti e che non sono aggressivi, c’è stato un equivoco. Quando i pochi abitanti rimasti interruppero la tradizione, l’isola, sentendosi abbandonata dai vivi, scelse i morti e continuò a farli tornare l’ultimo giorno di ogni anno.
Dylan propone di fuggire ma Carl preferisce restare dov’è. Partono dunque solo l’indagatore e Bianca, che vengono raggiunti dai morti. Questa volta Dylan Dog decide di non aggredirli e si limita a salire in barca con la ragazza.
Nel frattempo Ellie “ritorna”, Carl si lascia attaccare per mantenere la promessa di restare sempre insieme a lei.
Dalla riva, i defunti salutano Dylan e Bianca, la quale finalmente ricorda: dopo la guerra anche lei stava per abbandonare l’isola, ma per salvare il piccolo Carl di cui è la zia e non la nipote, cadde dal promontorio e morì.
Dunque i defunti temevano che Dylan la stessa rapendo. Sul diario Bianca scrive sempre la data del 32 dicembre perché è l’unico giorno dell’anno in cui vive.
Vedendo albeggiare, Bianca capisce di non avere più abbastanza tempo per tornare sull’isola e accetta di scomparire, ma chiede a Dylan Dog di vivere, perché solo la vita può sconfiggere la morte.
Sviluppo
Più che la curiosità o la suspense – è chiaro fin da subito che l’isola è abitata da defunti – il racconto costruisce bene l’angoscia e l’atmosfera inquietante di Hirta. Un risultato ottenuto con una buona sceneggiatura – benché non sia particolarmente convincente l’eliminazione di Ellie – e con il tratto sicuro di Dossena.
Il tratto di Dossena si caratterizza per i volti lunghi con gli occhi piccoli, ricordando talvolta due colonne dell’indagatore dell’incubo: Angelo Stano e – nella realizzazione dei morti viventi – Corrado Roi. Dossena rende ottimamente ottimamente sia l’atmosfera di Hirta sia l’angoscia provata dai protagonisti.
Il racconto è vivacizzato anche dall’uso del chiaroscuro le scene ricordate nonché da una discreta varietà nella griglia delle tavole: alle classiche pagine divise in 5-6 immagini si alternano splash page, scene scontornate o sovrapposte alle vignette, dettagli che sconfinano nel disegno successivo. Infine, quando Dylan Dog inizia a vedere le scene passate e sconvolto e colpito da un forte mal di testa, la stessa prospettiva sferica della vignetta comunica l’oppressione.
Gli autori
Claudio Lanzoni, autore del soggetto, ha firmato le sceneggiature di due storie doppie della serie principale di Dylan Dog: Non con fragore…, …Ma con un lamento, Stangata agli Inferni e Fuga da Golconda.
Al suo esordio su Dylan Dog, Gianmarco Fumasoli ha lavorato in particolare per Bug Comics, scrivendo trenta numeri di Samuel Stern, due di Mostri, quattro di Gangster, uno di Geppetto – Storia di un padre.
Proprio con Geppetto – Storia di un padre ha esordito nel mondo del fumetto il pittore Francesco Dossena, proseguendo con le tre storie Qualcosa di rosso, Rossa è la terra e Rosso Dispera, pubblicate sul Dylan Dog Color Fest n. 45 – Luci e ombre.