Disponibile dal 31 maggio, il n. 441 di Dylan Dog si intitola La congiura dei colpevoli. Scritto da Luigi Mignacco e disegnato da Fernando Caretta, l’albo vede Dylan ricoverato all’ospedale nella località di Nowher, dove le cose si complicano subito: il suo compagno di degenza Harry Trouble, viene dichiarato morto per poi ricomparire in vita, pronto a tornare a casa e scoprire l meschinità dei suoi “cari”.
Nell’ambito delle celebrazioni per i 75 anni di Tex Gigante e delle “compensazioni” per gli aumenti di prezzo, l’albo è distribuito in due versioni, con allegata la minicopertina del n. 62, I Vampiri (omaggiato nel recente L’invasione silenziosa, scritto dalla nuova curatrice Barbara Baraldi) o del 119, L’occhio del gatto.
Il n. 442, Frammenti, uscirà il 30 giugno. Scritto da Paola Barbato e disegnato da Luigi Piccatto – mancato di recente – Renato Riccio e Matteo Santaniello, vedrà il ritorno di Angelique Keller (vista nel n. 191, Sciarada, dove aiutava Dylan Dog a risolvere enigmi necessari a svolgere l’indagine). Insieme a lei, Dylan Dog proverà a catturare un serial killer dal modus operandi incostante ma caratterizzato dall’empatia per la vittima.
Trama di Dylan Dog 441, La congiura dei colpevoli
Arrivato nei pressi di Nowheer, Dylan Dog perde il controllo della maggiolone a causa dello scoppio di un pneumatico, andando infine a sbattere contro un albero. L’Old boy si risveglia in ospedale, dove viene a sapere che Harry Trouble, un bancario del paese ricoverato nella stanza accanto, è in condizioni disperate.
Dylan Dog sogna un uomo che gli chiede aiuto, perché prima costretto ad andarsene e ora a restare. Svegliatosi, il protagonista va nella stanza di fianco dove scopre che Harry Trouble ha lo stesso aspetto della persona che ha sognato e che è appena morto. L’infermiera Sonia era una sua amica di infanzia ed è affranta.
Dimesso dall’ospedale, l’Old Boy va a vedere la salma di Trouble ma non lo trova nella cripta di famiglia. Harry si è risvegliato, non gli è chiaro che cosa sia successo, torna a casa, dove scopre che la moglie lo ha avvelenato in combutta con il suo “amico” Nelson.
I due fermano Nelson con una coltellata e investendolo con l’auto, per poi riportarlo alla cripta appena in tempo per l’arrivo di Dylan Dog con il medico legale.
Harry però non si dà per vinto, si rialza di nuovo e va dai suoceri, Glenda e George: un po’ alla volta ricorda che cosa gli era accaduto in vita, e realizza che in banca aveva scoperto un ammanco di cui erano responsabili proprio Nelson e George. In quel momento il suocero lo tramortisce.
I due coniugi vorrebbero riportare Harry alla cripta, ma l’uomo si allontana per tornare dalla moglie e vendicarsi: la lega e la minaccia di mangiarla, ma interviene Nelson che gli spara in testa, convinto che sia uno zombi.
Mentre Dylan Dog va a investigare a casa di Harry, i suoceri vanno a cercare Helen da Nelson, ma vengono attaccati da una creatura mostruosa che ha lasciato il cimitero dopo aver trovato vuota la cripta di Harry. Sentendo le grida, Dylan Dog si avvicina per intervenire, ma la creatura si allontana. L’Old Boy la insegue, ma trova l’infermiera Sonia (sconvolta per aver trovato vuota la cripta di Harry).
I due si dirigono verso la casa di Helen e Harry, da cui hanno sentito provenire un colpo di arma da fuoco. Vedono Helen e Nelson portare verso l’automobile il corpo di Nelson: mentre i due danno a Dylan e Sonia la loro versione dei fatti (omettendo le loro colpe e parlando di legittima difesa contro uno zombi), Harry prende di nuovo vita e li accusa di omicidio e truffa.
Per metterlo a tacere, Nelson lo attacca con un’accetta, ma interviene Sonia per difendere l’amico, viene colpita e sembra morta.
Dylan e Harry fuggono da Nelson, intenzionato a uccidere ogni testimone. Mentre Sonia torna in vita e si avvicina la creatura misteriosa, Harry e Dylan vedono arrivare il dottor Hitch: sfortunatamente anche lui fa parte della congiura.
Nel finale, i colpevoli vengono puniti e scopriamo che cosa è successo ad Harry.
Sviluppo
In apertura di albo, Roberto Recchioni si congeda da curatore, ruolo che ha ricoperto per 10 anni e ha sempre considerato un viaggio con un inizio e una fine, ringraziando in particolare i lettori.
Tiziano Sclavi ringrazia Recchioni, sperando che scriva ancora più spesso per Dylan Dog, e accoglie la nuova curatrice Barbara Baraldi, nota anche come romanziera, che sarà coadiuvata dal marito Claudio Lanzoni, già autore del soggetto della recente trilogia del ritorno: i numeri 435, 336, 437, che hanno eliminato i principali cambiamenti della continuity avvenuti negli ultimi anni, in particolare a livello di personaggi.
La congiura dei colpevoli si apre con una nuova disavventura per la vetusta automobile di Dylan Dog, già incidentata nelle due storie dell’ultimo Old Boy: l’indagatore dell’incubo finisce in ospedale. Harry Trouble muore nella stanza di fianco a quella dell’Old Boy, ma riprende vita e scopre di essere stato ucciso dalla moglie e dal migliore amico, in combutta con i genitori della donna. Come da tradizione, il fantasma non trova pace finché non ottiene giustizia, benché sommaria.
La storia è abbastanza lineare e, come negli ultimi albi, abbastanza ininfluente dal punto di vista della trama verticale: può essere considerato un numero pronto da tempo per essere inserito in caso di bisogno, come ad esempio il periodo di transizione tra la curatela di Roberto Recchioni e quella della già citata Barbara Baraldi, i cui effetti tangibili si vedranno probabilmente da questo autunno: la curatrice intende riportare l’orrore e le fobie nelle storie dell’indagatore dell’incubo.
In continuità con il decennio di rivoluzione, Dylan Dog ha ancora un rapporto problematico con la tecnologia: non più completamente avverso, talvolta ne apprezza le comodità, o meglio la rimpiange, quando si trova senza Groucho cui delega l’uso dello smartphone (mentre, paradossalmente, nell’Old Boy ha fatto passi avanti), e vorrebbe – per esempio – un navigatore satellitare per non perdersi nei boschi di notte.
Dopo due terzi di storia con poca carne al fuoco, sostanzialmente un accavallarsi di persone che hanno partecipato all’assassinio di Harry, che non ne vuole sapere di morire, con l’incognita di un’ulteriore creatura misteriosa, il finale scoppiettante ridà brio al racconto, fino a quel momento un po’ deludente rispetto agli standard di Mignacco, un autore storico dell’indagatore dell’incubo.
A questo proposito, nella piccola Nowher (qualcuno ha aggiunto la “e” finale nel cartello stradale all’ingresso del paese), la congiura di cui parla il titolo coinvolge praticamente tutti, tranne la vittima e la sua amica.
Rimescolando un po’ le carte, il finale svela infatti che cosa è successo ad Harry, dando una spiegazione sovrannaturale ai suoi periodici ritorni (si era già esclusa l’ipotesi zombi, in particolare dopo il tentativo di Nelson di fermarlo con uno sparo in testa).
Dopo le cover minimal del mese scorso, la copertina dei fratelli Cestaro torna ai suoi standard.
Tra le due minicopertine, più significativa rispetto all’albo quella de I vampiri (ai limiti dello spoiler), rispetto a L’occhio del gatto.
Caretta, alla prima esperienza sulla serie regolare, offre una buona prova, utilizzando molto il contrasto tra il bianco e il nero, realizzando tavole piacevoli e dettagliate, curando e sottolineando in modo convincente le espressioni dei personaggi. Interessanti alcune distorsioni dei piani e della prospettiva, come nella tavola 10 per mettere in scena il capogiro dell’Old Boy.
Gli autori
Luigi Mignacco ha esordito con Non t’impicciare, cow-boy! (Lanciostory n. 328 – Eura Editoriale), proseguendo con L’agente della Pinkerton (Orient Express n. 17, Edizioni L’isola Trovata), Il detective senza nome su Orient Express (Edizioni L’isola Trovata), il Corsaro su L’Eternauta (ed. Comic Art), Sogni proibiti (Lanciostory 559 – Eura Editoriale).
Da oltre 30 anni è molto attivo con Sergio Bonelli Editore: oltre 100 numeri di Mister No, 40 di Dylan Dog (tra cui molte delle prime non scritte da Tiziano Sclavi, come il n. 14, Fra la vita e la morte, 24, I conigli rosa uccidono, lo Speciale n. 3, Orrore nero, i numeri 37 e 38, Il sogno della tigre e Una voce dal nulla). Più di recente, per l’indagatore dell’incubo ha scritto il n. 429, La bestia della brughiera, nonché Il numero imperfetto per l’Oldboy n. 19 in uscita a breve.
Sempre per Bonelli Editore ha firmato inoltre storie di Nick Rider, Martin Mystère, Robinson Hart, Il Comandante Mark, Legs Weaver, Zagor, Dampyr, Saguaro, Le storie, Tropical Blues, Mister No e Nathan Never, Tex Willer e China Song.
Fernando Caretta ha esordito negli anni 90 disegnando Tonio & the Beans – Il concerto (Edizioni Comica), Una giornata speciale, e Comic Story – Scritto nelle stelle, pubblicati sui nn. 15 e 17 di Selen (Edizioni 3ntini). Per Dylan Dog ha disegnato In linea con l’Aldilà (Gigante n. 22), Il burattinaio (Maxi Dylan Dog n. 29)