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Lettura: Dylan Dog 431, Nulla è per sempre, la nostra recensione
 
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Dylan Dog 431, Nulla è per sempre, la nostra recensione

Massimo Sola 3 anni fa Commenta! 12
 

In edicola dal 30 luglio, il n. 431 di Dylan Dog è scritto da Giancarlo Marzano e disegnato da Giovanni Freghieri: in Nulla è per sempre l’indagatore dell’incubo è alle prese con 3 donne e atmosfere alla Dario Argento.

Contenuti
Trama di Dylan Dog 431SviluppoGli autori

Dylan dog

Trama di Dylan Dog 431

Gertie è una ragazza triste, poco curata, lavora in un call center e non ha vita sociale, vive da sola in casa, dove conversa con la madre morta, che spesso va a trovare al cimitero. Una collega le chiede di sostituirla per il turno del sabato sera, sostenendo di dover andare a trovare la nonna malata (ma si tratta di un appuntamento).

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Proprio quel giorno, al cimitero Gertie viene avvicinata da Craig, un uomo che si dichiara innamorato di lei: scatta la passione e la giovane dimentica il turno aggiuntivo, mettendo nei guai la collega, che la provoca fino a farsi colpire, minacciando di farla licenziare.

L’ultima fiamma di Dylan Dog è May, consulente d’immagine e comunicazione, alle prese con il trasloco dell’agenzia: dal loft – non più di moda secondo i suoi clienti – si sposta in centro.

In un bar mal frequentato Alvin Albright, normalmente squattrinato ma venuto improvvisamente in possesso di una discreta somma di denaro, viene avvicinato da una donna misteriosa e affascinante, che lo conduce in riva al Tamigi e lo fa annegare. Al rinvenimento del cadavere, viene informato il sovrintendente Bloch, dal momento che si tratta di un rampollo di una ricca famiglia caduto in disgrazia a causa di gioco, alcol e droga.

La donna misteriosa uccide anche l’avvocato Brewster e si introduce nell’abitazione di May: l’arrivo di Dylan Dog mette in fuga l’assassina, che stava cercando di soffocare la ragazza. L’indagatore dell’incubo le chiede se i nomi delle vittime le dicano qualcosa: May collega gli incidenti a un omicidio cui aveva assistito in gioventù. A perdere la vita era stato Craig Douglas, il fidanzato di Gertie. Questo è il motivo per cui la madre la metteva in guardia e lui stesso aveva posto dei limiti alla relazione.

Nel frattempo, l’assassina uccide Monica, l’amica di May che l’aveva invitata alla festa ed era tra i responsabili dell’omicidio. Dylan pensa che la responsabile sia Gertie, ma quando salva di nuovo May, scopre che la donna misteriosa è Yelena Belova, sicaria nota a livello internazionale. A ingaggiarla è stato sir Gerald Pembrooke, proprietario della villa dove avvenne l’omicidio e padre di Lawrence, l’assassino di Craig: ricattato da Albright e costretto a pagare cifre sempre più alte, aveva deciso di eliminare prove e testimoni per evitare di far emergere lo scandalo.

L’inconsolabile Gertie si rivolge all’indagatore dell’incubo per provare a rivedere il suo Craig, che con la “giustizia” operata da Yelena ha ritrovato la pace ed è scomparso.

Sviluppo

Come precisato nell’introduzione all’albo, la storia segue i canoni del “giallo” come lo intendono gli americani: un thriller basato sull’esplorazione dell’inconscio più che sull’investigazione classica, caratterizzato dalla presenza di un killer misterioso e dall’approfondimento psicologico. Un mix di thriller, horror, indagini, sesso e psicologia.

A livello cinematografico, questo tipo di “giallo” si lega a Dario Argento: per approfondire il genere, l’introduzione di Roberto Recchioni consiglia di recuperare quattro tra le opere più note del regista romano, L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code, Quattro mosche di velluto grigio, Profondo rosso.

Altre pellicole di genere “giallo” suggerite: Reazione a catena e La ragazza che sapeva troppo, entrambi di Mario Bava, Cosa avete fatto a Solange di Massimo Dallamano, Una lucertola con la pelle di donna e Non si sevizia un paperino di Lucio Fulci, Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho le chiavi di Sergio Martino.

Dylan dog

Tornando all’albo del mese, la storia è ben costruita, creando interesse per i personaggi coinvolti, in particolare per la tormentata Gertie e la donna misteriosa, il cui svelamento dell’identità rappresenta un colpo di scena interessante: siamo infatti portati a credere, esattamente come Dylan Dog, che si tratti della stessa persona.

Molto buona dunque la sceneggiatura di Giancarlo Marzano, appassionante e piacevolmente fuorviante. Lo scrittore aveva già collaborato con Freghieri per il numero 273 della serie regolare, Seppelliti vivi!, l’Almanacco della Paura 23, La cara mamma, Dylan Dog Gigante n. 16, L’assedio di Sand Manor, il Maxi Dylan Dog n. 16, Gli spietati.

Giovanni Freghieri è una colonna di Dylan Dog, con all’attivo oltre 7o storie disegnate. Il tratto è familiare al lettore di Dylan Dog, ben rappresenta gli stati d’animo dei protagonista e il tono della scena. Rispetto al passato il disegnatore sembra anche aver superato l’eccessiva omogeneità nei volti dei personaggi maschili. I disegni sono dettagliati e le griglie delle tavole variano molto, concedendo anche alcune sovrapposizioni e qualche sortita dei disegni dalla propria vignetta.

Una curiosità: il nome dell’assassina, Yelena Belova, è un chiaro omaggio all’universo Marvel. Creata da Devin K. Grayson e J. G. Jones, comparsa per la prima volta nei fumetti della Casa delle Idee nel 1999 in Inhumans (vol. 2) n. 5, Yelena Belova è la terza Vedova Nera, ex spia KGB/GRU e killer spietata. Nell’MCU è la sorella e probabile sostituta della prima, Natalia Romanova (o Natasha Romanov).

Gli autori

Giancarlo Marzano, torinese, è attivo da quasi due decenni sull’indagatore dell’incubo, in particolare sulla testata da cui deriva l’Oldboy, il Maxi Dylan Dog (14 storie): suoi Terrore sul mare (n. 8), Lo “scavatombe” (9), Il dono degli Hurlington (10), Gli “Untori” (11), La capanna nel bosco (14), La nave nera (15), Gli spietati (16), La verità sommersa (17), Le scarpe del morto (18), L’attimo morente (20), A volte non ritornano (23), Il burattinaio (29), L’uomo e la bestia (31), La casa che piange (38).

Per la serie regolare dell’indagatore dell’incubo ha scritto 15 numeri, concentrati in particolare nel periodo 2008-2011: 257, Il custode, 264, Liam il bugiardo, 271, Il piccolo diavolo, 273, Seppelliti vivi!, 285, Il ladro di cervelli, 295, Tra moglie e marito…, 297, Il sortilegio, 299, Un’affezionata clientela, 306, Il baule delle meraviglie, 319, I ritornanti, 321, Giovani vampiri, 330, La magnifica creatura, 377, Non umano, 386, Hyppolita, infine l’albo di questo mese, Nulla è per sempre.

Sue inoltre le sceneggiature del n. 14, 17, 23 de l’Almanacco della Paura, Le notti di Halloween, Il capolinea, La cara mamma, dei Dylan Dog Gigante n. 16, 19, 21, L’assedio di Sand Manor, Autoscatto, La voce negata, del Color Fest n. 5, Lacrima di stella, i numeri 3, 6 e 8 di Dylan Dog Oldboy. Il nemico geniale, Gli esorcisti, Il faro. 

Ha scritto inoltre i numeri 26 e 58 de Le Storie, Il tesoro di Bisanzio e Il sangue dei mortali.

Giovanni Freghieri è senza dubbio uno dei disegnatori più prolifici di Dylan Dog, autore di  una delle fisionomie più conosciute del personaggio. Esordisce negli anni 70 su Lanciostory di Eura Editoriale, collaborando alla testata fino a fine anni 8o. Per Bonelli inizia disegnando Martin Mystère. Si fa notare dai fan dell’indagatore dell’incubo proprio per i team-up Dylan Dog & Martin Mystere: Ultima fermata: l’incubo, La fine del mondo e il più recente L’abisso del male. 

Per la serie principale di Dylan Dog disegna i numeri i numeri 40 Accadde domani, 54, Delirium, 60, Frankenstein!, 73, Armageddon!, 93, Presenze…, 101, La porta dell’Inferno, 109, Il volo dello struzzo, 124, Il Picco della Strega, 133, Ananga!, 134, L’urlo del giaguaro, 144, Belli da morire, 150, Il bacio della vipera, 153, La strada verso il nulla, 160, Il Druido, 171, Possessione diabolica, 174, Un colpo di sfortuna, 179, La terza faccia della medaglia, 182, Safarà, 189, Il prezzo della morte, 198, La legge della giungla, 199, Homo homini lupus.

Dopo il numero 200,  prosegue con il 212, Necropolis, 222, La saggezza dei morti, 224, Sul filo dei ricordi, 230, L’inquilino misterioso, 236,Vittime designate, 246, La locanda alla fine del mondo, 251, Il guardiano del faro, 261, Saluti da Moonlight, 269, I professionisti, 273, Seppelliti vivi!, 281, Il cammino della vita, 298, Nella testa del killer, 310, Io, il mostro, 313, Il crollo, 329, …e lascia un bel cadavere, 363, Cose perdute, 378, Dormire, forse sognare, 388, Esercizio numero 6, infine questo Nulla è per sempre.

Per l’indagatore dell’incubo disegna anche gli Speciale Dylan Dog 3, 7, 10, 12, 16, 22, 24, 28, Orrore nero (suo esordio con l’indagatore dell’incubo), Sogni, Il monastero, La preda umana, Dov’è finito Dylan Dog?, Profondo blu, Il santuario,  Scritti nella sabbia, dei Dylan Dog Gigante nn. 4, 6, 9, 12, 14, 16, 19, Delitti a passo di danza, Morte di una stella, L’esercito del Male, Piovuto dal cielo, I cerchi nel grano, L’assedio di Sand Manor, Il penitente.

Freghieri firma inoltre i disegni dell’Almanacco della paura n. 11, 16, 18, 23, Qualcuno nell’ombra, Il vivaio, Appuntamento con il destino, La cara mamma, dei tre racconti del Maxi Dylan Dog n. 16, L’avversario, Gli spietati, Dritto al cuore, del n. 38, Le stelle bruciano, i Color Fest 9 e 23, La tomba di ghiaccio, Il convento del vuoto.

Sue anche le tavole dei racconti Spettri, Stelle Cadenti, Il sogno di Orfeo, Il cavallo fantasma, pubblicati rispettivamente nel supplemento di MAX nel 1993, su Orrore nero, Sogni, La preda umana (insieme alle storie omonime), nn. 5, 11, 16 dei Libri Dylan Dog (Mondadori).

Per Bonelli disegna anche Ken Parker, Dampyr, Volto Nascosto, Le Storie, Hellnoir, Brendon & Morgan Lost, Zagor, Nick Raider, Tex.

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