Disponibile dal 3o giugno a € 4,40, il numero 430 di Dylan Dog si intitola Abissi boreali ed è scritto e disegnato da Carlo Ambrosini.
Trama di Dylan Dog 430
Nell’introduzione viene narrato il mito della divinità Ghorm che, per riservare l’eternità a sé e ai suoi simili, creò il nulla. La prima a farne le spese fu la sorella, che sosteneva che il nulla non potesse esistere e che Ghorm non potesse crearlo.
Insieme alla sua ultima fiamma, la giornalista musicale Kristen Parker, Dylan Dog assiste al concerto della nota cantante Floor e fa la sua conoscenza in camerino. Ne rimane affascinato e viene a sapere che ha l’affidamento della nipote Lempi, perché la sorella Anneke non è in condizione di occuparsene.
La ragazza, dotata di poteri sovrannaturali, alleva renne in Finlandia, insieme all’anziano Pyeter. I due sono allarmati per l’arrivo di una squadra di operai alla ricerca di gas nella terra sacra detta Salto dell’orso. Trivellando viene scoperta una grotta contenente reperti funerari millenari: mentre il responsabile decide di far portare in superficie quelle che sembrano 3 culle, gli operai scoprono che tra i reperti c’è anche… Dylan Dog.
In quel momento la grotta sembra sul punto di crollare, la squadra torna in superficie senza l’indagatore dell’incubo: il responsabile sostiene che si sia trattato di un’allucinazione. Dylan Dog si ritrova nel suo letto, insieme a Floor, senza ricordare nulla se non lo strano “incubo” in Finlandia.
Karin va a trovare la madre Lagertha nella casa di riposo di Tampere: la giovane è la sorella di Floor e Anneke, inoltre quest’ultima è la madre di Lempi ed è in prigione per aver ucciso il marito. Intanto Lempi e Pyeter vanno a controllare i danni provocati dalle trivellazioni, preoccupati per le conseguenze dell’apertura delle tombe: trovano Dylan Dog e lo mettono in salvo.
L’Old Boy riconosce la ragazza e scopre che forse la visita di Floor ha a che fare con il suo “viaggio”. Il sacrilegio ha risvegliato i defunti guerrieri norreni: Pyeter sostiene che ci siano in ballo la verità e la concezione del mondo. Insieme a Dylan Dog – che riceve la pistola da Groucho bardato come i suoi avversari! – prova a fermare la minaccia con le armi da fuoco, ma è Lempi a placare i guerrieri con i suoi poteri.
Floor va a trovare Anneke in carcere e le comunica che la madre vuole vedere tutte le figlie. Scopriamo che è stata Lempi a uccidere il padre, ma Anneke si è presa la colpa.
Nell’incontro con le figlie, Lagertha spiega di essere la sorella di Ghorm, e che il fatto di essersi innamorata e aver avuto tre figlie le ha impedito di fermare l’imposizione del nulla alle creature voluta dal fratello. Le tre gemelle erano state rapite imprigionate dallo zio nelle tombe, ma essendo immortali come la madre, hanno continuato a vivere.
Le tre culle portate via dalla grotta stanno per essere aperte, ma gli esami confermano che le 3 creature sono vive, si muovono, respirano. All’apertura, le culle risultano vuote, e spariscono Lagertha, le tre sorelle e Lempi. Congedatosi da Pyeter, l’amante mortale di Lagertha, il Dylan Dog “finlandese” si ritrova in modo rocambolesco a Londra, e ritorna al concerto di Floor.
Sviluppo
La storia affascina, pur risultando in alcuni passaggi poco chiara. Vengono modificati a seconda della convenienza spazio, tempo, concetti come nulla e immortalità: alla base c’è la concezione della realtà che percepiamo come una mera illusione. Interessanti le ricorrenti riflessioni su concetti filosofici all’interno di una trama che, come detto, intriga.
Come in altri albi scritti da Ambrosini, il tempo e lo spazio perdono dunque la loro “rigidità”: grazie all’incontro con Floor, Dylan Dog si trova contemporaneamente a Londra e in Finlandia (dove compare anche Groucho), le tre sorelle vivono da adulte ma sono anche all’interno delle tre “culle”. Lempi spiega – in parte – come Dylan Dog possa essere in due posti contemporaneamente. Alla fine del racconto le donne “divine” spariscono alla vista degli uomini, ma Lagertha abolisce il nulla: d’altronde, l’essere non può anche non essere…
I disegni risultano spesso un po’ troppo stilizzati: probabilmente una scelta stilistica di Ambrosini che, sebbene possa lasciare perplesso il lettore, ben si adatta alle storie recenti dell’autore lombardo, in cui domina il surreale, mentre lo spazio e il tempo come detto perdono significato.
In ogni caso, rispetto alle ultime storie disegnate per Dylan Dog, si ha meno l’impressione di trovarsi di fronte a delle “bozze”, inoltre si alternano (forse disorientando ulteriormente il lettore) stili ed effetti diversi, come l’ampio uso del nero, la differente fisionomia del singolo personaggio, talvolta le mezze tinte.
Il personaggio di Flor è ispirato alla cantautrice Floor Jansen del gruppo Nightwish, tra i maggiori esponenti del symphonic metal. I due musicisti che vanno a cercare la cantante a casa di Dylan Dog sembrano riprodurre le fattezze di Tuomas Holopainen e Marko Hietala, tastierista e bassista della band finlandese.
L’autore
Dopo l’esperienza con le tavole di Ken Parker, Carlo Ambrosini ottenne un grande successo in Italia e Francia con Nico Macchia, personaggio di cui era ideatore e autore completo: le vicende di tre cavalieri di ventura supportate da una precisa ricostruzione storica del XVI secolo.