Si intitola Il Momento Blu il numero 422 di Dylan Dog, in edicola dal 29 ottobre. La sceneggiatura di Andrea Cavaletto e le tavole di Christopher Possenti ci portano in un orrore terribilmente reale, soprattutto negli Stati Uniti, quello delle stragi nelle scuole.
Il numero successivo, Nella stanza del guerriero, sarà in edicola il 30 novembre, con testi di Carlo Ambrosini e disegni di Gabriele Ornigotti.
Trama di Dylan Dog 422
L’albo si apre con una scena avvenuta nel passato, quando a un campo scout due bambini stupiscono gli altri sfoggiando la loro conoscenza dei film horror, e sembrano vedere davvero figure inquietanti.
Nel presente, su richiesta della fidanzata, Dylan Dog va a prendere al posto suo la figlia Avril al Cotton’s College, situato su un’isola nei pressi di Dartmouth Park.
Come se non bastassero i tristi ricordi scolastici dell’Old Boy e il temperamento insofferente della ragazza, che patisce le scarse attenzioni della madre, l’indagatore dell’incubo interviene per difendere Richard, uno studente bullizzato dal compagno Christopher, ma la vittima non apprezza e lo aggredisce, inoltre il professore che assiste alla scena coinvolge Dylan Dog nella ramanzina del preside agli studenti.
Nel frattempo vediamo due giovani, Dean e Liza, prepararsi a compiere una strage nella scuola. La loro prima vittima è il custode, Arnold Kehoe, che si scoprirà essere stato in qualche modo loro mentore. I due incominciano a sparare agli studenti, attirando l’attenzione del preside, che viene colpito a sua volta.
Alcuni studenti e professori provano a scappare dal giardino, ma trovano Liza ad attenderli. Inoltre, i due assassini fanno esplodere il ponte, unico collegamento della scuola alla terraferma. Gli studenti identificano i criminali come Belasco e Atwell, appartenenti come Richard alla Trenchcost Brigade. Il giovane, che già aveva dato segni di squilibrio, inneggia a Dean quando entra nella stanza e uccide altri studenti.
L’assassino risparmia Dylan per la sua omonimia con uno degli assassini della Columbine High School (strage avvenuta realmente in Colorado nel 1999) ma prosegue il massacro, senza pietà, dileggiando l’amore tra gli studenti. Alcuni professori fanno scappare i giovani verso il tetto. Arriva la polizia, ma deve usare le barche di soccorso per raggiungere l’isola.
Il legame tra Dean e l’Old Boy si rinforza: anche l’indagatore vede dei mostri nella scuola. Di fronte a chi chiedeva “perché?”, il ragazzo rispondeva con un banale “perché no?”, ma a Dylan Dog spiega che la ragione della carneficina è che la scuola “uccide”, “è culla delle frustrazioni e delle storture della nostra società”.
L’indagatore li accusa di provare gusto nell’uccidere, ma Dean, nel suo delirio, ritiene che il massacro sia un atto di amore, per spezzare la catena, evitando che i giovani diventino pessime persone come i loro formatori. Il giovane infine elogia il caos che ha posto fine ai dinosauri e dato inizio al mondo che conosciamo. Conquistata la fiducia di Dean, Dylan avvisa i giovani dell’arrivo degli assassini.
Liza viene abbattuta da un cecchino della polizia, Dylan Dog, aiutato da un professore, impedisce a Dean di far saltare in aria la scuola: a morire nell’esplosione è solo il criminale. I due assassini vengono identificati come Dean Redstone e Liza Anderson, non affiliati al Trenchcost Brigade, studenti modello ben integrati.Nel finale, che si ricollega al prologo, scopriamo l’inquietante il coinvolgimento di un’organizzazione chiamata Momento blu.
Sviluppo
Dopo l’esordio “celebrativo” sulla serie regolare, i fratelli Cestaro questo mese propongono una copertina legata alla storia dell’albo, con Dylan Dog tra il mostro reale e quello simbolico.
Come visto, Dean sostiene che gli omicidi non sono causati dall’odio, ma sarebbero addirittura un gesto di amore per liberare i ragazzi da ciò che diventeranno. Un elemento che aumenta l’inquietudine della storia è il rapporto che si crea fra Dean e il protagonista: prima viene risparmiato per il suo nome, poi viene messo a conoscenza delle “motivazioni” del massacro, poi addirittura vede gli stessi mostri percepiti dall’assassino.
A Dylan viene fatta mettere la stessa maschera dei due assassini, e quando gli viene richiesto di affermare che tutto quello che dicono è sbagliato, tace. Il finale chiude il cerchio della vicenda, fornendo qualche ulteriore elemento “umano” sull’origine del massacro. L’elemento sovrannaturale, un po’ sacrificato, in realtà risulta in parte la spiegazione dell’ennesima strage insensata, aldilà delle spiegazioni deliranti di Dean.
Andrea Cavaletto, autore di William Boyd (Paranoid Boyd – Edizioni Inkiostro), ha scritto per Dylan Dog i numeri 294, Piovono rane, 327, I sonnambuli, 352, La calligrafia del dolore, sei Maxi, un Color Fest e un Gigante. Ha lavorato a questa sceneggiatura per 4 mesi, documentandosi a fondo sulle stragi nelle scuole, cercando di analizzare la psicologia di assassini e vittime, di rappresentare un Dylan Dog il più possibile umano e credibile.
Al suo esordio sulla serie regolare, Christopher Possenti aveva già disegnato Riposa in pace, uno dei racconti del Dylan Dog Color Fest n. 20.
Le tavole de Il momento blu sono caratterizzate da un uso sapiente del nero del chiaroscuro, danno ulteriore cupezza e inquietudine, alternando spargimenti di sangue e scene splatter a ritratti che raccontano in modo convincente la disumanità degli antagonisti di Dylan Dog, lo smarrimento dell’Old Boy, il comportamento ambiguo di alcuni comprimari. Unico limite grafico, alcuni elementi che non agevolano la lettura, come fisionomie poco riconoscibili o scene un po’ confuse.