Dragon Ball Daima continua a stupire i fan con rivelazioni sconvolgenti che riscrivono tutto ciò che conoscevamo sull’universo e i suoi personaggi. Tra i principali sviluppi narrativi spiccano le origini dei Namecciani e dei Kaioshin. Episodio dopo episodio, emerge sempre più chiaramente il profondo legame tra queste due razze.
Nel decimo episodio, viene svelato che il pianeta originario dei Namecciani si trovava nel Regno Demoniaco, ed è rappresentato come un piccolo pianeta sospeso nel cielo, simile al pianeta di Re Kaio alla fine del Serpentone in Dragon Ball Z.
Goku, Shin (il Kaioshin Supremo), Panzy e Glorio raggiungono il vecchio mondo natale dei Namecciani, che si trova sospeso sopra gli oceani del Secondo Mondo Demoniaco. Sebbene il pianeta sia più grande rispetto a quello di Re Kaio, la sua struttura lo rende altrettanto accessibile. Questa somiglianza non sembra casuale, ma piuttosto un modo per evidenziare il legame tra i Namecciani e i Kaioshin.
In Dragon Ball Z, era stato rivelato che il pianeta di Re Kaio si era ridotto a causa della gravità estrema, un elemento che Goku sfruttò per potenziarsi in vista dello scontro con i Saiyan. Tuttavia, l’introduzione del pianeta dei Namecciani in Dragon Ball Daima non è solo una strizzata d’occhio ai fan, ma precede una rivelazione cruciale: l’origine condivisa tra i Namecciani e i Glind, una razza del Secondo Mondo Demoniaco.
I Legami tra Namecciani e Kaioshin
In Dragon Ball Daima viene confermato che non solo i Namecciani hanno avuto origine dal Regno Demoniaco e hanno vissuto nel Secondo Mondo Demoniaco, ma anche i Kaioshin. Infatti, il vero nome della loro specie è Glind, e proprio come i Namecciani, anche loro nascono da alberi nel Secondo Mondo Demoniaco. Con il tempo, i Glind e i Namecciani abbandonarono il Regno Demoniaco per sfuggire alla monarchia demoniaca che vi regnava. I Glind fondarono poi la gerarchia divina dei Kaioshin, che include Re Kaio e i Kaioshin Supremi, mentre i Namecciani si stabilirono su vari pianeti negli Universi 7 e 6.
Oltre a queste origini comuni, ci sono altre somiglianze interessanti tra le due razze. Entrambe, ad esempio, possono sopravvivere solo con acqua o liquidi, senza bisogno di cibo solido.
Queste nuove rivelazioni in Dragon Ball Daima collocano i Namecciani e i Glind come esseri antichissimi, strettamente legati ai demoni e ad altre creature primordiali. Mentre i Namecciani sono stati sempre visti come una razza aliena, la loro connessione con la divinazione e il soprannaturale è stata presente fin dall’inizio della serie. I primi due Namecciani introdotti, il Grande Mago Piccolo e Dio (Kami), rappresentano un’allegoria tra il Bene e il Male, o tra Dio e Satana. Kami, in particolare, è stato il primo “semi-dio” della serie, aprendo la strada alla complessa gerarchia divina che include Re Kaio, i Kaioshin, gli Dei della Distruzione, gli Angeli, il Gran Sacerdote e Zeno.
Dragon Ball Daima, i Namecciani e il Potere Divino
I Namecciani, inoltre, sono l’unica specie dell’universo in grado di creare le Sfere del Drago, suggerendo un qualche tipo di potere divino assente in altre razze mortali. Dragon Ball Daima chiarisce che, mentre i Glind e i Namecciani sono tra le prime specie ad essere nate nel multiverso principale dopo l’esodo dal Regno Demoniaco, non tutte le razze hanno la stessa origine. Shin, il Kaioshin Supremo, spiega che umani e Saiyan sono apparsi molto tempo dopo, sottolineando l’unicità dei Namecciani e dei Glind.
Queste due razze, infatti, sono le più vicine agli dèi senza essere vere e proprie entità divine come gli Angeli, il Gran Sacerdote o Zeno stesso, introdotti in Dragon Ball Super.
Queste rivelazioni stanno rivoluzionando la comprensione delle origini dell’universo di Dragon Ball, rendendo il legame tra Namecciani e Kaioshin un elemento centrale del lore di questa nuova serie.