Quando Toei Animation annunciò l’uscita su Chrunchyroll (guarda qui i primi episodi) della nuova serie Digimon Adventure 2020, la serie animata che avrebbe riavviato la saga del 1999 di Digimon Adventure, i fan si sono subito domandati: che tipo di anime avranno in mente di produrre? D’altronde, si sa, i remake non sono mai semplici da realizzare, soprattutto quando si parla di qualcosa di così affermato. Si tende subito a paragonare mentalmente il vecchio con il nuovo e, purtroppo, molto spesso l’aspettativa che il fan si crea non viene soddisfatta, il che rischia di far scemare l’interesse per ciò che inevitabilmente si tramuta in un fiasco. Ma non è questo il caso!
Nei primi due episodi di Digimon Adventure 2020 infatti, è già stato dimostrato quanto Toei Animation non tema il confronto con il passato, rivelando non solo un restyling completo della grafica ma anche una nuova storia che riprende solo in parte i dettagli e le caratteristiche della serie originale.
Tra le modifiche significative che la casa produttrice ha apportato, spiccano il ringiovanimento del cast principale (nella nuova serie i bambini prescelti frequentano le scuole elementari), l’inserimento, forse eccessivamente precoce, di potenti digimonster e nuove funzionalità che aumentano l’effettivo potere dei dispositivi che connettono i Digimon ai bambini prescelti: i digivice.
Cambiamenti e aggiornamenti introdotti nella serie Digimon Adventure 2020
Tenendo in considerazione l’enorme sviluppo che la tecnologia ha avuto in questi anni, Toei Animation ha optato per un cambiamento totale del piccolo ma indispensabile dispositivo digitale. Come prima cosa: via i pulsanti che ne consentivano l’utilizzo, si passa al touch screen e ad una linea più uniforme e compatta, perfettamente conforme con gli standard dei dispositivi elettronici utilizzati nel 2020. E questo è solo il principio!
I digiprescelti possono ora utilizzare i loro dispositivi anche come comunicatori per rimanere in contatto tra loro, come mostrato nell’episodio 02 dove Tai e Matt parlano con il piccolo ologramma di Izzy, proiettato dallo schermo del loro digivice.
Inoltre è stato aggiunto un importante cambiamento che riguarda il potere delle creste, i simboli appartenenti ai bambini prescelti.
Mentre, nel corso della serie originale, Tai e gli altri ragazzi erano stati costretti a dividersi nei rispettivi viaggi e ad affrontare numerose e pericolosissime battaglie per risvegliare il potere delle creste e permettere ai propri Digimon di sbloccare la loro forma definitiva, nella nuova serie le ultime sono già integrate all’interno dei digivice e consentono fin da subito ai digital monster di sbloccare la loro digievoluzione, aumentando così la propria potenza (che in passato è stata vista crescere di pari passo con l’avanzamento della storia) e consentendo a mostri del calibro di Omegamon di fare la propria comparsa già dal secondo episodio.
In conclusione, possiamo affermare che Toei Animation ha le idee ben chiare su come improntare questa nuova serie animata senza deludere le aspettative e le memorie dei fan, che nonostante si ritrovino ad assistere ad una storia totalmente nuova e moderna, possono ancora emozionarsi e rivivere epiche battaglie con la presenza dei loro Digimon preferiti.
Un perfetto aggiornamento che procede al passo con i tempi attuali e soddisfa le richieste di tutti coloro che, nelle novità, cercano sempre quel gancio capace di riportarli col cuore e con la mente all’origine, dove tutto è iniziato e dov’è nato l’amore per quella che in questi vent’anni è riuscita ad affermarsi come serie animata, dove la S è scritta in maiuscolo.
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