Siamo alla conclusione della storia, anche se manca ancora qualcosa.
Il decimo volume di Dien Bien Phu è disponibile per l’acquisto in formato cartaceo e sullo shop digitale di Bao Publishing.
La trama di Dien Bien Phu 10
Ultimo atto dell’offensiva del Tet. I vietnamiti provano a sfondare le linee nemiche utilizzando l’unica cosa che potrebbe confrontarsi con armi molto più letali e tecnologiche. E’ il momento degli elefanti, che con la loro potenza riescono ad ottenere un discreto successo. Come sempre effimero, a causa della risposta chirurgica degli statunitensi.
La battaglia è finita male per entrambe le parti in causa. Ne fa le spese soprattutto Nol, trovata a fraternizzare col nemico e quindi eliminata da Duong, il monaco guerriero che ha condotto l’offensiva.
In tutto questo ritroviamo Hikaru, che fa la sua comparsa vicino al suo compatriota Yasukuni. Insieme tornano al villaggio di Son My, popolato da sole donne e bambini. Di solito gli americani non badano questo tipo di insediamenti, ma questa volta purtroppo qualcosa è andato storto. Gli stessi soldati si rendono conto di non trovarsi in un luogo pericoloso, ma non per questo possono esimersi dall’approfittare delle ragazze del villaggio. Al minimo cenno di resistenza, si innesca un massacro.
Hikaru Minami non ha modo di reagire, se non per chiedere di lasciare in pace quelle povere persone. La sua situazione di osservatore gli ha salvato la vita più di una volta, ma ora, senza neanche la macchina fotografica, non riesce a mantenere la minima parvenza di dignità. Il ragazzo è ormai un guscio vuoto, un fantasma che si aggira per il villaggio, unico sopravvissuto.
Nel frattempo Thi, ultima superstite degli astragali neri, si ritira dal campo di battaglia per crescere suo figlio, con il suo compagno, un soldato americano disertore. La Principessa, invece, tira dritta verso il campo di battaglia.
L’opera
Siamo arrivati alla conclusione, ma non abbiamo una vera conclusione. tutte le pedine si sono spostate al loro posto, in attesa della trilogia finale, True End.
I bollettini questa volta ci immergono nella vita comune dei vietnamiti, raccontando del cocco, della birra alla spina, dei giornali. Elementi di quotidianità, in netto contrasto con la follia della guerra. C’è anche spazio per una piccola riflessione sull’amore, qualcosa che può nascere in ogni momento senza una ragione precisa, con le migliaia di figli desiderati dall’unione di soldati e ragazze vietnamite, i cosiddetti Amerasian.
Le storie di tutti i personaggi su entrambi gli schieramenti si incrociano per l’ultima volta in modo molto viscerale, nel bene e nel male. Finalmente vediamo Hikaru interrogarsi sulla sua situazione, con la giusta durezza, visto quello che ha passato.
Tutti perdono in qualche modo la ragione, immersi in una situazione che di normale non ha nulla. Yasukuni è completamente distaccato dalla realtà, mentre ripensa ai motivi che lo hanno spinto a combattere in questi luoghi. Duong rivela la sua vera natura, quella di un falso monaco che ha bisogno di saziare la sua sete di sangue. Perfino la Principessa, sempre glaciale, è incalzata da Thi, quando vengono toccato i suoi sentimenti.
Dal lato americano troviamo finalmente dei normali soldati che, senza il velo rappresentato dai personaggi allegorici tanto utilizzati da Nishima, compiono atti orribili. La guerra ha tirato fuori il peggio da tutti, siamo arrivati al punto di rottura.
Confidiamo ora tutti nella Principessa che, dopo il suo ritorno dalla Cina, potrebbe essere in grado di risollevare le sorti di un intero Paese.
Scheda Tecnica
Formato: 12×18 cm, bianco e nero
Pagine: 256
Autore: Daisuke Nishima
Traduzione: Gigi Boccasile