La miniserie Die!Die!Die! era stata annunciata da Robert Kirkman poco dopo aver comunicato la conclusione di The Walking Dead. Per scrivere la miniserie, lo sceneggiatore si è fatto aiutare da Scott M. Gimple, lo showrunner della serie televisiva ispirata al fumetto che ha consacrato Kirkman come autore.
Ai disegni Chris Burnham, che ha lavorato con Grant Morrison per Nameless (Image Comics) e vanta diverse collaborazioni con Marvel e DC.
Una miniserie iniziata senza un vero lancio sul mercato, che racconta, portando tutto all’eccesso, le vicende di un’agenzia segreta del governo americano che elimina le persone considerate pericolose. In occasione dell’uscita del secondo volume, pubblicato il 13 maggio, analizziamo anche il Volume 1, contenente i primi 8 capitoli.
Trama
Negli Stati Uniti, per evitare l’ascesa di un avversario pericoloso, Barack Obama con un colpo di Stato si è imposto per un terzo mandato senza scadenza. All’insaputa del Presidente e della maggior parte dell’amministrazione, nel governo americano si è formata la Confraternita, un’agenzia segreta che, per eliminare i potenziali pericoli, manipola gli eventi e uccide le persone, possibilmente senza farsi notare.
Ai vertici della Confraternita, due senatori: la determinatissima e disincantata Connie Lipshitz e l’ambizioso Barnaby Smith, così cinico da far sembrare naif la sua collega.
Paul, uno dei migliori agenti di Connie, viene inseguito da un commando guidato da Stan, che con qualche difficoltà riesce a rapirlo. Ricevuto il naso tagliato come prova del rapimento, la senatrice chiede invano spiegazioni al suo collaboratore Nate, ex soldato finito in disgrazia e salvato dall’ingresso nell’agenzia segreta. Connie sospetta che l’iniziativa sia stata di Anita, leader di un’altra squadra della Confraternita, ma scopre da lei che Paul è stato venduto.
Per recuperare l’agente, Nate rintraccia John, uno tre gemelli omozigoti di Paul: tutti con nomi dei Beatles, addestrati come killer dal padre. John vive isolato e non si lascia avvicinare perché tiene alla libertà e a poter pensare senza condizionamenti. Ma sa che Nate accetta solo incarichi finalizzati a un bene superiore, e decide di collaborare.
Barnaby rimprovera a Connie di aver messo a rischio l’organizzazione per un’operazione “non fondamentale”, l’eliminazione di un parlamentare pedofilo: in base alle sue stime, le nefandezze dell’uomo avrebbero generato “al massimo” 5 mostri e una trentina di disadattati. Per eliminare il criminale, secondo lui è stato irragionevole rischiare l’agente di un progetto che salva milioni di persone.
La replica della donna evidenzia come a differenziarla da Barnaby sia la ricerca, pur con metodi sui generis, del bene comune e del progresso: “Quand’è che abbiamo deciso che le cose vanno bene come sono e abbiamo smesso di progredire?”.
Al castello dove si tiene l’asta per aggiudicarsi Paul e i suoi segreti, oltre a Nate e John arriva un altro gemello: è George, che tramortisce la vincitrice dell’asta, elimina il fratello e ne prende il posto, tagliandosi anche il naso prima che arrivi la coppia di agenti. Una volta guarito, inizia a partecipare alle operazioni con Nate.
Avido di potere, Barnaby attacca l’amministrazione a tutti i livelli: oltre a sabotare le squadre della confraternita, manda una squadra a uccidere John, fallendo miseramente, e medita di eliminare il presidente Obama. Bethany e Theodore, agenti di Anita, devono salvare il presidente di una potenza nucleare in ascesa, ma la missione viene impedita da George.
Tornata a casa, Connie trova ad aspettarla Barnaby, che le rivela di essere stato lui a rapire il suo agente, e sostituirlo con George, per poter controllare le missioni della donna. Dopo aver programmato un attentato a Obama, Barnaby lancia un missile nucleare verso Washington. Stan, nel frattempo passato dalla parte di Connie, salva Bethany e Theodore, cui viene affidato l’incarico di disinnescare il missile – naturalmente in modo rocambolesco – mentre Nate e John sono chiamati a fermare l’attentato al Presidente.
Sviluppo
Kirkman prende l’action e lo spionaggio e li mescola con elementi di fantascienza classica e distopica, pulp, cospirazionismo: un mix sopra le righe, dove tutto è portato tutto all’eccesso. Gli agenti sembrano ispirati al John McClane della serie Die Hard nell’atteggiamento, le aggressioni verbali ad avversari e colleghi, il sangue che li macchia copiosamente (contrariamente al look sempre impeccabile di James Bond e dei film di spionaggio più classici).
La spregiudicatezza dei senatori a capo della Confraternita, e in generale dei politici rappresentati nella vicenda, ricordano spesso House of Cards. La violenza caratterizza la maggior parte delle tavole ed è spesso gratuita, come nel “ricorrente” taglio del naso, che sembra rimandare a Le Iene di Tarantino.
Coadiuvato da M. Gimple, Kirkman conferma una notevole capacità di scrittura – nonostante in alcuni punti l’intreccio risulti confuso – ma i punti in comune con The Walking Dead non sono molti. Chi apprezzava la saga sugli zombi per l’introspezione e le dinamiche tra i sopravvissuti potrebbe rimanere deluso. Le tavole di Burnham alimentano ulteriormente il ritmo e la spettacolarità della storia.
Gli autori di Die!Die!Die!
Robert Kirkman è autore, oltre che di The Walking Dead con cui ha conquistato la fama, di altri fumetti Image, come Outcast, Invincible, Tech Jacket, Superpatriot, Brit, Capes. Ha inoltre scritto storie per moltissime testate Marvel, tra cui Captain America, Fantastic Four, Wolverine, X-Men, Ant-Man, Marvel Zombies e diverse pubblicazioni legate a Spider-Man e al marchio 2099.
Prima di questa collaborazione e di coordinare lo show televisivo The Walking Dead, Scott M. Gimple ha scritto per la testata The Simpsons (Bongo Entertainment, Inc.).
Chris Burnham ha realizzato Hip Flask per Image, ha disegnato per molti titoli Marvel, come Thor, King Thor, E is for Extinction, Sub-Mariner, Forge, Tabitha Smith, e per 4 DC Comics legate al Cavaliere Oscuro: Batman, Batman Incorporated, Batman Japan, Batman and Robin.