Da un famoso videogioco sul calcio ad anime che riesce ad appassionare giovani e meno giovani anche grazie alle sue tematiche importanti! Buon decimo compleanno Inazuma Eleven
Per anni, il calcio giapponese è stato rappresentato da un pilastro come Captain Tsubasa e le sue prodezze mirabolanti. I calciatori avevano una loro personalità e avevano tutti un modo diverso di rapportarsi al gioco, scendevano in campo e facevano ciò che volevano con la palla dai tiri fotonici che sfondavano il portiere, la rete e il muro, fino ad arrampicarsi sui pali della porta per prendere un tiro che arrivava da centrocampo.
Ma una serie nata da un videogioco ha alzato notevolmente l’asticella delle assurdità delle cose possibili in un campo da calcio, e stiamo parlando di Inazuma Eleven! Prodotto da Level-5 per Nintendo 3DS questo gioco ambientato nel mondo del pallone, ma RPG, ha portato alla creazione di una serie animata prodotta sia da Level-5 che da OLM e trasmessa da TV Tokyo dal 5 ottobre 2008 al 27 aprile 2011, per un totale di ben 127 episodi.
Protagonista della storia è Mark Evans (Endo Mamoru nella versione originale) capitano e portiere della squadra di calcio delle medie Raimon che ha un rapporto molto particolare con il gioco del calcio e con il pallone stesso. La storia come nella miglior tradizione racconta l’ascesa della Raimon, da squadra che nessuno conosce con pochi membri e pronta a chiudere i battenti per sempre alle sfide con altre squadre scolastiche giapponesi e alla classica formazione della nazionale giapponese.
La struttura di questo anime è simile a quella di Capitan Tsubasa. Al giovane e determinato Mark si uniranno personaggi particolari e carismatici, come il geniale attaccante Axel Blaze (Shuya Goenji), il centrocampista Jude Sharp (Yuto Kido) e molti altri, ognuno con il suo ruolo e la sua particolarità. Fin qua tutto normale, ma Inazuma Eleven supera di molto il suo predecessore con personaggi colorati, unici e con le acconciature più variegate che potete trovare in un anime su questo sport. Ma a tutto questo dobbiamo aggiungere i tiri e le tecniche speciali che i ragazzi hanno e/o apprendono dopo un allenamento massacrante come il Pinguino Imperatore, la Mano di Luce, il Tornado di Fuoco e tante altre mosse spettacolari e coloratissime!
Il livello del suo predecessore è decisamente superato, infatti Inazuma Eleven va bene così, in quanto tutte le sue esagerazioni portano a far breccia nel cuore degli spettatori più piccoli e non solo, anche per un ragazzo nato e cresciuto con il mito della Newppy (che, nella versione cartacea, prende il nome del posto, Nankatsu) piace e convince pienamente! A dieci anni dal debutto, Inazuma Eleven è un colosso dell’intrattenimento per i giovani che conta manga, videogiochi, film e sequel, e che continua ad emozionarci anche se la storia raccontata non racconta più di quella vecchia Raimon di cui ci siamo tanto innamorati.