Detective Conan Trappola di cristallo è il quinto film dedicato al detective bambino. In Giappone il film è uscito nel 2001, mentre in Italia arriva nel 2005 e viene trasmesso direttamente in televisione. La scelta del titolo richiama l’omonimo film con Bruce Willis, a causa di elementi di trama che vedremo in seguito. Nell’edizione internazionale l’opera ha ricevuto la denominazione Detective Conan: Countdown to Heaven, più vicina all’originale e ancora più legata alla storia.
La trama di Detective Conan – Trappola di cristallo
Di ritorno da una vacanza, il dottor Agasa, Conan, Ai e i piccoli detective fanno visita alle due nuove torri di Nishitama, o West Tama City, grattacieli talmente alti da essere definiti “vicini al paradiso”. Qui il gruppo incontra anche Ran, Sonoko e Goro, invitati dalla proprietaria delle torri, Mio Tokiwa.
L’allegria per l’inaugurazione di un’opera così grande viene interrotta da una serie di omicidi, che coinvolgono diverse persone che hanno lavorato alla costruzione.
Iniziano le indagini e i sospettati sono molti, compresi Gin e Vodka, che si trovano in città dopo aver seguito le tracce di Ai, con la quale hanno un conto in sospeso dopo il suo tradimento.
La situazione si infiamma quando agli omicidi si aggiungono ulteriori complicazioni, che mettono a repentaglio la vita di tutti. Per fortuna Conan e i piccoli detective Genta, Ayumi e Mitsuhiko troveranno il modo per far tornare la situazione verso la normalità.
Analisi
Quinto film della saga, Trappola di cristallo è uno dei più apprezzati dal pubblico, soprattutto quello italiano, che ha dovuto sopportare alcune azioni di programmazione creativa da parte dei distributori nostrani. Il lungometraggio infatti fa riferimento nelle sue parti iniziali a Detective Conan Fino alla fine del tempo, che pur essendo precedente non era ancora arrivato sui nostri schermi.
Impostato come un vero film d’azione degli anni Ottanta, Trappola di cristallo alterna le classiche fasi di indagini con sequenze ad alto ritmo che riescono a tenere tutti col fiato sospeso. I nostri protagonisti rischiano la vita diverse volte nel corso dell’avventura e, seppur risulti chiaro che non perderemo nessun elemento del cast principale, regia e sceneggiatura sono a prova di bomba e non ci lasciano il tempo di ragionare. Sarà necessario vedere un Conan in grande spolvero per assicurare il colpevole alla giustizia e tornare a casa tutti interi.
Ogni elemento di trama è studiato nei minimi dettagli per far combaciare tutto nei momenti di maggiore tensione, ma non mancano anche momenti più leggeri in cui approfondiamo tutti i personaggi nei modi più disparati. Scopriamo qualcosa di più su Ai, mentre Mitsuhiko e Ayumi si confidano con Ran. Elementi che poi ritroveremo anche nella serie in futuro.
Non mancano come sempre i giochi di parole operati con linguaggio e scrittura giapponese, per la maggior parte intraducibili per il pubblico occidentale. Il tono di questi richiami è molto semplice ma mai banale, tanto da riuscire a coinvolgere un pubblico di tutte le età. Anche le considerazioni riguardanti l’oroscopo cinese possono perdersi un po’ in occidente, ma rimangono comunque un elemento conosciuto in qualche modo dai più.
Trattandosi di un’opera del 2001, dobbiamo constatare alcune problematiche nella fruizione italiana. La prima messa in onda ha visto una versione censurata, con l’epilogo collocato prima della sigla finale e senza il riassunto iniziale, che come detto in precedenza faceva riferimento a qualcosa che il pubblico non aveva effettivamente visto.
La seconda versione, del 2012, riporta la situazione alla normalità, con un approccio più vicino a come l’opera era intesa, sicuramente anche grazie ad un miglioramento della percezione del mondo di anime e manga, sempre più diffusi anche in Italia.
Un film che non può mancare nella collezione di tutti gli appassionati del Detective Conan.