Il Desolation Club arriva al capolinea. Non tutti ce la faranno, ma sarà di sicuro un’esperienza importante per tutti.
Il volume è disponibile per l’acquisto in formato cartaceo, sullo shop digitale di Saldapress e su Amazon.
La trama di Desolation Club 2 – Senza Freni
Avevamo lasciato il Desolation Club alle prese con la perdita di Waka, di cui si prendono cura degli esserini appartenenti a una nuova specie molto pacifica, prima di lasciarla andare verso l’infinito.
La strana specie si rivela ricettiva nei confronti degli stimoli base degli esseri viventi, ovvero nutrirsi e trovare compagnia, con una forte componente empatica che li porta a consolare i ragazzi superstiti.
Ma non c’è tempo di approfondire oltre, è già ora di ripartire. La destinazione è l’Europa, zona in cui forse c’è la possibilità di incontrare una società più organizzata, ma meno violenta rispetto al loro punto di partenza.
Il viaggio è costellato di discussioni su quanto accaduto, il che porta ad esporre i propri punti di vista e generare divisioni all’interno del gruppo. Un errore da parte di Vikt genera ulteriori problemi.
Per fortuna i giovani trovano il modo per proseguire il loro viaggio insieme, uniti nell’intento di trovare una nuova casa, venendo a patti con le rispettive questioni in sospeso.
Lo sbarco in Normadia permette al gruppo di trovare nuove tracce di civiltà, ma il percorso verso il centro del continente comporta dei rischi. Un’aggressione da parte di creature ostili porta alla perdita di Bek. Nonostante questo, è necessario proseguire ad ogni costo.
Gli Zik portano i tre sopravvissuti fino in Italia, all’interno di una bolla di gravità in cui a quanto sembra vive almeno un altro essere umano.
All’interno di questo antico borgo il trio cerca di capire cosa sia successo imparando una nuova lingua, ma l’elemento più importante è che finalmente è possibile godere della luce solare senza rischiare la vita.
Il viaggio per alcuni non è finito qui. Ognuno prende una direzione diversa, per arrivare alla fine di un percorso personale alle proprie condizioni.
L’opera
Secondo e ultimo capitolo per la storia di questo gruppo di ragazzi che non sa bene cosa cercare, ma è sicuro che “più avanti” ci sarà qualcosa di importante.
Un volume dal forte impatto emotivo, che sintonizza da subito la narrazione sui temi della perdita, del conflitto e della necessità di guardarsi dentro per ritrovare i propri istinti fondamentali, quelli che governano il proprio essere e ne guidano le azioni.
In condizioni estreme i rapporti interpersonali vengono messi a dura prova, ma anche la psiche individuale è in continua crisi, a causa della mancanza di punti di riferimento e di una rete di protezione, che, per quanto fosse labile e non sempre positiva, potevano trovare nella loro città natale.
In questo mondo arido gli unici punti di riferimento per i protagonisti sono gli scheletri dei caduti, una specie di sentiero che delinea migrazioni e spostamenti di gruppi di esseri umani.
Persone un po’ diverse da quello che i ragazzi potevano aspettarsi, visto che l’assenza di gravità ha provocato mutazioni soprattutto per quello che riguarda scheletro e pelle.
Una volta raggiunta la pace interiore, Vikt, Pwa e Ibu avranno la possibilità di fermarsi a ragionare su quello che davvero vogliono dalla vita.
Pwa ha fatto di tutto per sentirsi importante senza l’aiuto dei genitori e ha sacrificato ogni cosa per quelli che considera veri amici, ma per lei è arrivato il momento di prendersi le sue responsabilità.
Vikt è irrequieto come sempre, una casa pacifica non è mai stata nel suo ordine di idee. La spinta all’esplorazione, alla scoperta, è troppo forte. Forse non riuscirà mai a fermarsi, non potendosi accontentare di nulla, se non di una perfezione che insegue da sempre, ma che è impossibile incontrare.
Ibu ha finalmente trovato pace da un mondo opprimente e preferisce fare tesoro delle nuove informazioni in suo possesso, per poter ricominciare a sviluppare una società ormai inesistente.
Tutti i personaggi avevano le loro motivazioni per mettersi in viaggio, a tutti è stata fornita una caratterizzazione concisa ma ben costruita.
Il mondo intorno a loro è completamente alieno, figlio di stravolgimenti climatici che hanno portato a soluzioni di sopravvivenza non convenzionali.
Ormai c’è poco da segnare riguardo a un mondo in rovina, ma la vita può adattarsi a tutto e riuscirà a sopravvivere ancora una volta.
Scheda Tecnica
Formato: 19×28, colore
Pagine: 96
Storia e Disegni: Lorenzo Palloni e Vittoria Macioci