Alla scoperta di Death Note
Death Note (デスノート, Desu Nōto) è una serie manga, nata dall’unione creativa dello scrittore Tsugumi Ohba e del disegnatore Takeshi Obata. Protagonista è uno studente di scuola superiore che scopre l’esistenza di un quaderno soprannaturale, che gli permette di poter uccidere chiunque. Basta scrivere il nome della vittima su quelle pagine e immaginarne il volto, per porre in essere l’evento. Il filo della trama prosegue lungo l’idea di dare vita ad un mondo purificato dal male.
Death Note viene presentato per la prima volta sulla rivista Weekly Shōnen Jump nel dicembre del 2003. Nel maggio 2006, con 108 capitoli in totale, termina la trama. Dato il grande successo del manga, non tarda ad arrivarne la pubblicazione in dodici volumi tankōbon sia in Giappone che in Nord America. Per completare il quadro, ne è inoltre stata edita una versione in bianco e nero e una esclusiva per l’Italia, Death Note Gold.
La genesi…
Una classica e rivista storia di combattimento? No! Ohba ha in programma molto di più per questa sua creatura. Suspence è la parola chiave… e quale momento più da suspence della morte? Infatti, Shinigami, la rappresentazione mitologica giapponese della morte, è stato fonte di ispirazione per l’autore. Per Ohba è un rischio proporre un tale stile di manga, così diverso da quelli che si leggevano in giro. Ma il rischio va affrontato per scoprire il risultato che esso, poi, comporta.
Ebbene, al di là di ogni aspettativa, Death Note conquista Jump e diventa una vera e propria serie, dai dialoghi essenziali. Un rischio Ohba non ha voluto correre: quello di far venire meno il senso di suspence che ha voluto mantenere in tutti gli episodi, anche a discapito dello stesso dialogo tra i personaggi. Leggere e rileggere i capitoli che scriveva di giorno in giorno, per poi “passarli” al suo collega per la fase illustrativa, non gli provocava noia. L’importante era mantenere viva la coerenza narrativa dell’opera.
Gli umani finiranno per morire e non torneranno mai in vita, quindi lasciamoli tutti mentre siamo vivi
Questo è il brocardo intorno al quale, a detta dello stesso creatore, ruota tutta la serie. Il bene e il male sono tematiche che si ritrovano spesso nel genere manga, anche se rivolto ad un pubblico di giovani.
I fatti
Il protagonista di Death Note è Light Yagami, un diciassettenne molto astuto e intelligente. Annoiato dalla vita e da tutto ciò che lo circonda, non sopporta che un essere umano debba vivere a queste condizioni. Light, un giorno, si imbatte nel “Quaderno della Morte”, un block notes abbandonato sulla terra da Ryuk, il dio della morte, per dare un po’ di brio alle sue giornate tediose. Il ragazzo scopre l’enorme potere di questo quaderno: scrivere il nome di una persona tra quelle pagine e immaginarne il volto, equivale a procurargli la morte.
Light decide che quel quaderno costituisce la svolta della sua vita. Intende servirsene per cambiare il mondo. Il tutto sotto lo sguardo di Ryuk, che è finalmente riuscito a portare un po’ di divertimento nelle sue giornate.
Il manga
La serie manga Death Note ha visto i natali sulla rivista giapponese più popolare e longeva del paese, Weekly Shōnen Jump, nel 2003. Successivamente, i 108 capitoli di cui si compone sono stati singolarmente raccolti in dodici tankōbon separati. Un tredicesimo volume, intitolato Death Note 13: How to Read, è stato poi pubblicato con l’intento di chiarire alcuni misteri con cui il manga si era concluso. I fan della serie, infatti, non riuscivano a superare l’amarezza dell’ultimo volume, che li aveva lasciati nell’ignoranza più assoluta di come si fossero evoluti i destini dei personaggi.
In America, Death Note viene pubblicato nell’ottobre del 2005. Ma la traduzione della serie non si è limitata all’inglese: tedesco, cinese, portoghese, italiano e spagnolo. Sintomatico di un pubblico di appassionati davvero vasto. Fino ad oggi, infatti, Death Note ha venduto circa venti milioni di copie in Giappone ed è stato nominato “Best Manga” all’American Anime Awards 2006.