Darker than Black è una serie animata trasmessa per la prima volta nel 2007, realizzata dallo studio Bones con la regia di Tensai Okamura sul soggetto di Shotaro Suga. Yoko Kanno ha curato la colonna sonora. La prima stagione conta 26 episodi con un OAV, a cui è seguito nel 2009 Darker than Black: Ryūsei no gemini, composta da 12 episodi. Contrariamente a quanto accade di solito, l’adattamento manga è arrivato in un secondo momento, con due volumi pubblicati nel 2007 e 2008.
La trama di Darker than Black
Una grande catastrofe ha sconvolto il territorio giapponese. Una notte, all’improvviso, a Tokyo è comparso l’Hell’s Gate, una zona inavvicinabile che ha completamente oscurato il cielo, ora popolato da luci artificiali. Ad ogni stella corrisponde ora un Contraente, una persona dotata di poteri speciali, solitamente orientati verso un uso violento delle proprie capacità. Lo spettatore segue il punto di vista di Hei, che si muove nell’ombra con lo pseudonimo di Li, conosciuto come l’Oscuro Mietitore. Hei si guadagna da vivere come agente del Sindacato, occupandosi di altri Contractor come lui.
Struttura dell’opera
Darker than Black si presenta fin da subito come una serie ricca d’azione, con un protagonista molto abile nelle missioni furtive, molto bravo nel suo lavoro e che raramente commette errori.
Scopriamo gli elementi che costruiscono questo presente alternativo, in cui i Contractor utilizzano i propri poteri perdendo parte della propria umanità, anche per colpa del prezzo da pagare ogni volta che viene utilizzata la propria abilità speciale.
Se un po’ in tutto il mondo i Contractor sono utilizzati come spie e assassini, il Sindacato si pone invece l’obiettivo di scoprire qualcosa di più sulle origini del Gate e sui poteri.
La struttura di base della prima stagione prevede il classico cattivo del giorno, in cui i protagonisti si muovono tra indagini e attività criminali. La trama principale viene comunque portata avanti con continuità, arrivando a una risoluzione che mette in discussione tutto il mondo in cui è ambientata la serie.
Analisi
La serie parte con una premessa originale, sfrutta bene l’idea grazie a un protagonista molto carismatico, pur nella sua sfuggevolezza, per concludersi in maniera degna. Non tutti i misteri vengono risolti o spiegati, ma non se ne sente la necessità. Nonostante la trama principale ci porti a chiederci qualcosa di più sulle origini dello strano fenomeno che ha sconvolto il mondo, in realtà il focus è sempre sui personaggi e le loro interazioni.
Sono proprio i personaggi a dettare il passo, che si mantiene per la maggior parte del tempo cupo e misterioso, per meglio farci immergere in una realtà in cui nessuno ha più punti di riferimento.
L’animazione si mantiene di buon livello, con i dovuti raffronti trattandosi di una serie del 2007. In particolare i combattimenti sono molto fluidi e trasmettono la tensione di una lotta senza esclusione di colpi tra individui speciali.
Una menzione particolare se la merita la colonna sonora, sempre avvincente dall’inizio alla fine. Le tre sigle iniziali e finali, seppur non curate da Yoko Kanno, spingono verso l’alto la qualità di una serie con un protagonista silenzioso.