Hai già visto il quarto episodio di DanDaDan, anime tratto dall’omonimo manga di Yukinobu Tatsu? Se la risposta è ‘no‘ e sei una persona che si spoilera le serie solo accidentalmente cercando su Google il proprio personaggio preferito, allora torna subito indietro! Se hai sentito parlare di DanDaDan e ne sei incuriosito, potrai trovarlo sia su Netflix che su Crunchyroll! Una volta guardato l’episodio 4, questa recensione non rappresenterà più una minaccia per te, a meno che, chiaramente, tu non sia un amante degli spoiler.
Turbo Nonna al tappeto – la trama
Momo e Okarun entrano nel tunnel infestato da Turbo Nonna e dallo spirito legato con l’obiettivo di attirare lo yokai fuori da Shono per indebolirlo. Turbo Nonna appare davanti ai ragazzi sdoppiata in due e di dimensioni gigantesche, bloccando ogni via di fuga e cercando di attaccarli. A un passo dall’essere divorata insieme a Okarun, Momo, ricordando il consiglio di Seiko, provoca lo spirito, accusandolo di attaccarli con la forza bruta per paura di perdere la gara di velocità contro di loro.
Tornata di dimensioni normali, Turbo Nonna accetta di “giocare ad acchiapparello” con i ragazzi, ma proprio mentre la gara sta per cominciare, restituisce il pene a Okarun, liberandolo dalla maledizione e impedendogli, dunque, di correre a tutta velocità. Dopo che lo yokai imprigiona Momo, il ragazzo, utilizzando una mossa un po’ “particolare”, si scaglia su Turbo Nonna costringendola a possederlo un’altra volta. Momo, ormai capace di utilizzare il senso del tatto oltre che la vista, riesce a percepire l’aura dello spirito e a reprimerla, portandolo a distruggere la prigione che aveva creato per lei nel tentativo di colpirla.
Turbo Nonna, intrappolata nel corpo di Okarun, che ora può nuovamente sfruttarne i poteri, viene soccorsa dallo spirito legato, la cui forma è quella di un enorme granchio. Comincia così un inseguimento a tutta velocità sotto gli occhi increduli e confusi dei passanti, incapaci di vedere non solo il granchio, ma anche l’aspetto di Okarun sotto l’effetto della maledizione. L’obiettivo adesso è solo uno: trascinare Turbo Nonna fuori da Shono.
Turbo Nonna – un’eroina atipica
Nel quarto episodio di DanDaDan, il personaggio di Turbo Nonna comincia a essere caratterizzato da tratti che non ci si sarebbe aspettati di vedere dopo la sua introduzione nell’anime. Se fino a questo momento Nonna 100 km/h è apparsa come pericolosa e senza scrupoli, nell’episodio 4 lo stesso yokai mostra allo spettatore tutta la sua intelligenza emotiva. Non è un caso che Turbo Nonna infesti il tunnel insieme allo spirito legato, ovvero il granchio gigantesco che parte all’inseguimento di Momo e Okarun. Durante la corsa per uscire fuori dai confini di Shono, la ragazza, ricordando le parole di Seiko, afferma che i morti si trasformino in granchi d’acqua dolce per guadare il Fiume della Morte. Il granchio è infatti nato dall’unione delle anime di tutte le giovani ragazze che hanno perso la vita in modo violento nei pressi del tunnel, le stesse ragazze che, incapaci di raggiungere l’aldilà, hanno trovato conforto proprio grazie a Turbo Nonna. Come afferma Seiko, lo yokai compariva sempre in luoghi dove c’era lo spirito di una ragazza incapace di trovare la pace, spingendo i medium a pensare che, probabilmente, fosse lì per consolarla.
Turbo Nonna passa così dall’essere un nemico da sconfiggere a trasformarsi in un’atipica eroina, capace di fare leva sulle emozioni del pubblico. Intervenire per fermarla si dimostra però necessario non solo per il bene di Okarun, ma anche per mantenere l’equilibrio tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Poste queste premesse, nonostante l’aspetto spaventoso, il linguaggio scurrile, la totale assenza di fair play in battaglia e una forza e una velocità a dir poco temibili, Turbo Nonna diventa improvvisamente uno di quei personaggi che non può semplicemente scomparire dalla serie, soprattutto se si pensa al modo insolito con cui è riuscita a guadagnarsi la sua solida posizione all’interno dell’universo di Dandadan.
In Turbo Nonna al tappeto, il focus della trama sembra subire una leggera deviazione. Non si tratta più solo di una storia in cui due liceali hanno scoperto che esistono sia spiriti che alieni e si ritrovano, dopo degli incontri ravvicinati, a essere in possesso di poteri sovrannaturali, ma di una storia dove, nonostante la scoperta di creature non umane e tutti gli scontri surreali che ne conseguono, il mondo continua a rimanere sempre lo stesso e la vita, arricchita da ogni tipo di esperienza, va avanti. Sicuramente, verso la fine dell’episodio, Momo e Okarun hanno acquisito una maggiore consapevolezza rispetto al mondo degli spiriti e alle regole che gli fanno da sfondo, e hanno potuto farlo affrontando una sfida difficile la cui conclusione non poteva che lasciare un retrogusto amaro. Ma, come già detto, la vita, tra alti e bassi, deve continuare. Così, dopo aver mangiato granchio per cena, alla fine di una lunga e inusuale giornata, Momo e Okarun si salutano con un amichevole “a domani”.