Con l’adattamento anime di Dandadan, lo studio Science Saru ha introdotto sul piccolo schermo l’eccentrico Kinta Sakata. Chi legge il manga lo conosce bene: tutta la sua personalità ruota attorno all’amore per i mecha, e in particolare per Gundam. Non sorprende quindi che gli animatori abbiano deciso di riempire le sue scene di citazioni e richiami alla storica saga Sunrise.

L’omaggio al meme di Bright Noa
Oltre ai dettagli più evidenti, come i colori e i design ispirati ai Gunpla, alcuni spettatori attenti hanno scovato un vero e proprio “blink-and-you’ll-miss-it moment”. In una scena della seconda stagione, mentre Kinta sfoggia lo zaino con i classici propulsori in stile Gundam, il ragazzo assume una posa che i fan della serie del 1979 hanno riconosciuto subito: quella del famigerato meme di Bright Noa.

Il riferimento è sottilissimo ma chiarissimo: il torso ruotato, le braccia tese ai lati e persino le dita hanno la stessa identica disposizione di quella celebre inquadratura, tratta da Mobile Suit Gundam.
Un meme che nasce da un equivoco
Curiosamente, molti credono che quella posa rappresenti Bright nell’atto di prepararsi a schiaffeggiare Amuro Ray. In realtà, il gesto arriva subito dopo: Bright ha già colpito Amuro e, con quella drammatica apertura delle braccia, si rivolge all’intero equipaggio della White Base per rimarcare l’egoismo del giovane pilota. Un momento intenso che, isolato dal contesto, è diventato uno dei meme più longevi di Gundam.

Kinta, l’anima mecha di Dandadan
Vedere Kinta riprodurre la posa è perfettamente in linea con la sua caratterizzazione: un vero otaku dei robottoni, che usa le sue conoscenze nerd per aiutare il gruppo a decifrare minacce aliene e tecnologiche.

Questo Easter Egg rappresenta quindi la punta dell’iceberg di un personaggio costruito come omaggio vivente alla cultura mecha, e rende ancora più gustosa la visione per gli appassionati di Gundam.