Sergio Bonelli Editore pubblica il 25 marzo, un volume brossurato di 496 pagine che conclude le avventure africane di Harlan Draka, tra l’Angola dilaniata dalla guerra civile e i deserti del Sudan, alla caccia di uno dei suoi peggiori avversari, il Maestro della Notte Vathek.
In vendita a 16 euro, il volume raccoglie 5 numeri della serie regolare in cui la squadra del Dampyr Harlan Draka è composta, oltre che da Tesla e Kurjak, dall’archeologo Matthew Shady, l’intrepida Samantha King e i coraggiosi membri della Desert Patrol. Lungo il viaggio vediamo la vampira Nawidemak, i predoni janjaweed, il Zerzura Club e la misteriosa Città Bianca del Deserto!
Mauro Boselli firma le sceneggiature dei quattro episodi in cui è protagonista il Maestro della Notte: Vathek!, numero 40 della serie, disegnato da Maurizio Dotti, e la storia tripla La sovrana dei regni neri, La pattuglia del deserto, L’oasi perduta, rispettivamente i numeri 88, 89 e 90, affidata alla mano di Stefano Andreucci. Chiude il volume il numero 149, La loggia del crepuscolo, scritto da Samuel Marolla e disegnato da Maurizio Dotti.
Il gotico letterario incontra Le Mille e una notte
Leggenda e cronaca si confondono su Abu Ja’far Harun ibn Muhammad, califfo di Samarra del nono secolo, noto come al-Wathik. Ben nove secoli dopo l’aristocratico inglese Walter Beckford viaggia lungo il Mediterraneo e in Oriente per poi raccontare di aver incontrato proprio Al-Wathik, cui si ispira per il scrivere La storia del Califfo Vathek.
La sua opera unisce due tendenze letterarie del tempo: le suggestioni da Mille e una Notte e gli elementi spettrali e sovrannaturali del romanzo gotico. Il Vathek di Dampyr fonde le due figure, coniugando le leggende del califfo al-Wathik con il nome del personaggio di Beckford. Fa parte dei Maestri della Notte, vampiri potentissimi e quasi immortali, ma vulnerabili al sangue dei Dampyr, figli di un Maestro e di un’umana.
La saga dello scontro con Vathek
La guerra tra Harlan Draka e Vathek inizia con le storie La Costa degli scheletri e Zona proibita, pubblicate nella raccolta precedente, Caccia ai vampiri. Sovrano dell’antica Kush, nel VI secolo Vathek diventa emiro, sempre in Nubia (regione tra il sud dell’Egitto e il nord del Sudan), partecipando poi alla conquista araba dell’Africa settentrionale e della penisola iberica.
In seguito Vathek sfrutta i conflitti tra le popolazioni per mantenere il potere. In Namibia gestisce l’estrazione di diamanti, ma viene sfidato per il controllo del territorio da un Maestro nomade, Omulù. Nello scontro si inseriscono il Dampyr, Kurjak e Tesla: Omulù viene ucciso, Vathek sopravvive e si trasferisce più volte, sempre seguito dal cacciatore di vampiri.
Le storie pubblicate nel volume Vathek seguono il Maestro delle Notte in Angola, dove ha preso il controllo di un’armata di guerriglieri, interessato a mantenere vivi gli scontri, scatenare la guerra civile e controllare i diamanti. Harlan Draka sbarca con la sua squadra, accolto e supportato dall’amico Arno Lotsari, volontario del Medical Team.
La guerra viene fermata dimostrando alle truppe di Vathek quali siano i piani del Maestro della Notte. Harlan arriva allo scontro con il nemico accompagnato solo da Kurjak: le gravi ferite riportate da quest’ultimo richiedono il ricovero in ospedale, non consentendo alla coppia di dare il colpo di grazia al Maestro della Notte.
Anni dopo, una soffiata porta il Dampyr a cercare Vathek su una piattaforma petrolifera al largo della Cabinda, tormentata provincia angolana: è una trappola del Maestro della Notte, che si conclude con un nulla di fatto.
La ricerca dell’avversario porta Harlan e i suoi in Sudan: mentre il cacciatori di vampiri segue una pista che porta a Zerzura, oasi leggendaria nel deserto del Paese, Tesla chiede informazioni al dottor Lagu, un ricercatore che insieme all’archeologo Matthew Shady ha trovato un manoscritto antichissimo dove viene citato l’emiro Vathek.
Tesla e Lagu devono affrontare Nawidemak, sposa del maestro della notte, aiutata dalla creatura leonina Apedemak e da Shady, sotto l’influenza di Vathek: spezzati gli incantesimi, gli eroi hanno la meglio e chiedono soccorso via radio.
Nella città nera di Eblis, Vathek si prepara ad affrontare il Dampyr affiancando ai suoi non morti i leggendari guerrieri neri di Kush e un gruppo di guerrieri Janjaweed, per poter attaccare anche di giorno. Spiega al fidato Morlock come il Dampyr abbia risvegliato in lui l’odio, soprattutto perché ha ucciso le donne che ha amato.
Grazie al dottor Dast del Medical Team, Harlan rintraccia Samantha King, che oltre a conoscere l’ubicazione di Zerzura, può andare in soccorso di Tesla e Shady, insieme all’ex militare John Cameron. Il gruppo si ricongiunge con il Dampyr, Tesla e Kurjak: alla ricerca di Vathek, attraversano il Gilf el Kebir e il gran mare di sabbia.
Zerzura è la leggendaria Città Bianca, oggetto di molte spedizioni a inizio 1900, ispirate dal manoscritto Kitab al-Kanuz, Libro delle Perle, secondo il quale l’oasi custodisce misteri e ricchezze. I cacciatori di vampiri ricreano il Zerzura Club, cui appartengono quanti hanno cercato l’oasi.
Vathek segue gli spostamenti dei nemici tramite il suo fidato Dendè e prova inutilmente a fermarli con un agguato dei Janjaweed. La squadra del Dampyr porta con sé i due sopravvissuti: Amin resta fedele a Vathek, mentre Jaimir rivela informazioni importanti. Intanto il Maestro della Notte risveglia le sue legioni di non-morti in animazione sospesa.
Distratto da un’illusione con le sembianze di Zerzura, il gruppo viene attaccato da una squadra di Africa Korps e dallo stesso Vathek, che assume le sembianze di un grande volatile, ferisce Tesla e rapisce Harlan. Nella città sotterranea il Dampyr viene frustato ma riesce a liberarsi, e approfitta delle proprie ferite per distruggere Vathek con un abbraccio mortale.
Il volume si conclude con La Loggia del Crepuscolo, una vicenda ambientata in Spagna: alla fine del XV secolo Vathek rinchiude in un sontuoso sotterraneo Zaldivar Mundo, un servo che l’ha tradito. Mezzo millennio dopo, viene ritrovato da un’organizzazione senza scrupoli che organizza spettacoli per miliardari annoiati.
Sulle loro tracce ci sono il Dampyr e compagni, ma Telsa viene rapita per farla combattere con Mundo. Lo spettacolo si trasforma in un’esecuzione del pubblico e degli organizzatori.
Gli autori di Dampyr – Vathek
Mauro Boselli, in Sergio Bonelli Editore da 40 anni, dal 2012 è curatore di Tex, tra i fumetti più venduti del mondo, e dal 2018 della testata Tex Willer, dedicata alle avventure di gioventù del personaggio, ai tempi ancora un fuorilegge. Nel 2000 crea la serie Dampyr con Maurizio Colombo, sceneggiatore di Zagor e Mister No e coautore de Lo schermo insanguinato, prima guida completa al cinema fantastico italiano.
Oltre a Dampyr, Samuel Marolla sceneggia Zagor e, sempre per Bonelli, ha scritto Notturno newyorkese, numero 48 della collana Le Storie.
Dopo aver esordito nel giornalino, a fine anni 90 Maurizio Dotti approda in Bonelli, dove disegna Zagor e Tex, per poi diventare disegnatore regolare di Dampyr. Realizza le copertine della testata Tex Willer.
Stefano Andreucci arriva nel 1992 in Bonelli, per la quale disegna Zagor, Dampyr e Tex. Nel 2014 pubblica per la francese Delcourt La Statue de Zeus, apertura di una collana sulle 7 meraviglie del mondo. Con il suo Texone del 2017, Il Magnifico Fuorilegge, è tra i disegnatori finalisti del premio Micheluzzi. Nel 2018 scrive Black Hat Jack, epilogo della miniserie western Deadwood Dick, tratta dai racconti di Joe Lansdale.
Impressioni personali
La saga di Vathek contiene elementi di epicità, ma alterna momenti appassionanti a fasi in cui il ritmo cala. Va detto che nel corso della saga la squadra del Dampyr diventa molto numerosa, vengono opportunamente fatti la presentazione e l’approfondimento dei singoli personaggi e di alcune dinamiche interpersonali, rendendo talvolta meno scorrevole il racconto.
Un pregio della narrazione è il fatto di soffermarsi più volte, soprattutto nel primo episodio, anche su drammi reali, come i bambini soldato, le mine antiuomo e soprattutto le colpe storiche e contemporanee dell’occidente rispetto alle difficoltà economiche e sociali dell’Africa.
I disegni di Maurizio Dotti e Stefano Andreucci, in cui spicca un uso abbondante del nero, calano efficacemente il lettore nelle atmosfere cupe delle storie, in cui si alternano le guerre tristemente realistiche tra gli umani e i combattimenti tra la squadra del Dampyr e i mostri di Vathek.
Sempre dal punto di vista grafico, si nota un bel lavoro sui personaggi, in particolare sulle espressioni e i primi piani, ma non risulta particolarmente significativa la rappresentazione degli scenari, con poche concessioni allo spettacolo e un uso piuttosto costante della griglia a cinque/sei vignette, che comporta la rinuncia a qualche immagine di più ampio respiro.
Non mancano le eccezioni, rappresentate ad esempio da alcuni paesaggi nel deserto, in particolare la necropoli di Kush e la visione della Città Bianca, da alcune creature fantastiche, come il leonino Apedemak e l’ultima trasformazione di Vathek, infine le minuziose dalle architetture della loggia del crepuscolo.