Musica maestro, l’importanza del sonoro.
Cuffie Over Ear: la maggior parte dei giocatori, quando prende un pad in mano, prova i suoi titoli preferiti sfruttando soltanto l’audio che fuoriesce dallo schermo. Alcune volte, però, a causa di una necessità di silenzio esterna, o per migliorare l’esperienza acustica, i videogiocatori ricorrono a delle cuffie. Con l’avanzare del tempo, queste sono diventate sempre più complesse, funzionali e particolari, arrivando a occupare un posto nei cuori di ogni fanatico del suono.
Analizzeremo di seguito, appunto, le varie tipologie di cuffie Over Ear. Prima di farlo, però, partiamo da una distinzione base. Le cuffie Over Ear sono differenti da quelle In Ear. Queste ultime, infatti, sono le classiche cuffiette da cellulare. Quelle che vedremo oggi, invece, sono quegli ammassi di plastica e ferro che tendono a coprirci metà della testa).
Dimensione del Padiglione
Le dimensioni contano, è un dato di fatto. Lo possiamo notare fin da subito, paragonando una cuffia di bassa manifattura, piccola e fragile, ad una bellissima cuffia con dei padiglioni auricolari enormi. Questi padiglioni saranno poi il vero contatto diretto tra l’accessorio e le vostre orecchie.
Ci sono due tipi di padiglioni:
- circumaurali (che racchiudono tutto l’orecchio)
- sovraurali (che poggiano sopra l’orecchio).
Questa piccola differenza, in realtà definisce l’isolamento della cuffia, capace di rimuovere totalmente il suono esterno, ovvero lasciarlo entrare in parte. Tendenzialmente, le migliori rimangono le circumaurali, soprattutto nell’ambito gaming.
Materiali e Tessuti delle Cuffie Over Ear
Un’altra sostanziale differenza, che separa una buona cuffia Over Ear da una versione economica, sta nei materiali di cui è composta. Partiamo dalla struttura. Essa potrà essere di varie tipologie di plastica, rinforzata in ferro o addirittura rivestita di tessuto morbido. A seconda di ciò, varieranno sia la durabilità che la resistenza della stessa.
In aggiunta, bisogna fare attenzione al tessuto che riveste i padiglioni. Questo, che potrà andare da semplice tessuto morbido a qualcosa di più sintetico e plastico, potrebbe addirittura dare fastidio nelle sessioni più lunghe, creando un calore insopportabile. Senza dubbio, un tessuto poroso e ben intrecciato vi salverà da simili torture.
Db e Frequenza
E veniamo alla parte più tecnica, e spesso più complessa da capire. Il range di frequenza, che varia da cuffia in cuffia, è quello che definisce i vari suoni riproducibili, ovvero le varie frequenze a cui quella cuffia può trasmettere suono. Altri valori sono molto importanti, come i dB della cuffia, o l’impedenza, ma in effetti si entrerebbe in reparti troppo specifici del settore audio. Vi basta sapere che il primo valore raffigura la pressione sonora (intensità, potenza), mentre il secondo riguarda la corrente alternata necessaria alla cuffia.
Puntate a prendere un paio di cuffie Over Ear con una frequenza tra 20Hz e 20KHz, e non avrete problemi!
Funzioni e Componenti
Come tutte le migliori periferiche in circolazione per il gaming, ormai le cuffie hanno, all’interno del package, vari accessori. Troveremo, infatti, mini-schede audio esterne con attacco USB, oppure pennette wireless perla trasmissione del suono dall’uscita ottica, passando per prolunghe dei cavi, vani ricarica per le batterie, e veri e propri borselli di trasporto per non rovinare le vostre amate cuffie. Molto interessanti, specialmente se vi mettete a controllare il prezzo del prodotto. Aggiunte utili, capaci di prolungare la vita delle cuffie a un prezzo basso, sono sempre ben accette.
Chroma o non Chroma?
La moda del momento: la vediamo su mouse, tastiere, pad, e ora anche cuffie. Parliamo dell’effetto multicolore, chiamato Chroma, RGB o chi più ne ha più ne metta. Tramite delle impostazioni, sarà possibile, infatti, scegliere i vari colori dei led delle cuffie, personalizzandoli come meglio credete, scegliendo ritmo di accensione, intensità, cambio colore. Insomma, nulla di necessario, ma, in fondo, anche l’occhio vuole la sua parte.
Cavo o Wireless?
Il derby del secolo: scegliere un cavo per avere un segnale pulito e senza problemi, oppure usare il wireless e rischiare di inciampare in conflitti di frequenza?
La scelta rimane abbastanza arbitraria: andate di cavo se volete avere la massima prestazione, senza rischiare delle batterie scariche o un segnale rumoroso. Se questo non vi interessa, se la TV è lontana, se volete vedervi un film in santa pace, allora il wireless fa al caso vostro. Come dicevano i latini, de gustibus non disputandum est…
Stereo, Dolby Surround virtuale o reale. Se entrate in un cinema, noterete come l’audio sia diverso da casa vostra. Stessa cosa per le cuffie, differenziate tra Stereo e Dolby Surround (di solito 7.1).
Parliamo della differenza tra un audio che proviene da due fonti (sinistra e destra) e un altro che invece ne ha ben 7 di fonti (una centrale, tre sinistre e tre destre).
Per puntualizzare, il Dolby Surround potete trovarlo virtuale (generato da software: economico) o reale (all’interno, la cuffia ha diversi diffusori, ognuno dei quali riproduce un suono. Tasto dolente: è molto costoso).
In ogni caso, questa tecnologia permette, specialmente in giochi di guerra o comunque, dove c’è bisogno di sentire dei rumori, di migliorare praticamente le prestazioni di gioco. Necessario, quindi, il Dolby Surround, se volete eccellere in determinate tipologie di giochi.
Compatibilità
Non è facile scegliere una cuffia Over Ear. Potreste rischiare di trovarvi di fronte alla migliore del secolo, ma incompatibile con la vostra console. Fortunatamente, sulle confezioni ormai viene segnalata ogni singola compatibilità. Ma se non volete rischiare, vi basta sapere che una cuffia con mono-cavo AUX 3.5mm è perfetta per essere utilizzata su un DualShock 4, evitandovi ogni grattacapo.
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