Salve iCrewers, bentornati sulle pagine della rubrica Otakult. Oggi, per saziare la vostra fame di anime, sono qui a proporvi un titolo che a distanza di ben 20 anni ancora scatena forti emozioni tra i fans: Cowboy Bebop.
Torniamo indietro nel lontano 1999. Sull’emittente televisiva MTV andava in onda la tanto amata Anime Night, che portava nelle vite dei giovani italiani un vento di novità, misto alla possibilità di scoprire quel grandioso modo di fare animazione che hanno solo nel Sol Levante.
Durante questo appuntamento sono arrivati in Italia titoli come Yu Yu Hakusho, Trigun, Neon Genesis Evangelion, Fullmetal Alchemist e altri. Uno dei primi che comparì sugli schermi italiani fu appunto Cowboy Bebop. Iniziò così, sulle note di una sinuosa canzone Jazz, che componeva la sigla d’apertura. Il sipario si aprì sulle vicende del Bebop e del suo equipaggio, e mai la vita fu più la stessa.
TRAMA
L’EQUIPAGGIO
CHARACTER DESIGN
Il gruppo di Cowboys viaggerà per il sistema solare a bordo del Bebop, per sopravvivere e sfuggire ai loro demoni. La caratterizzazione dei personaggi è tra le migliori in assoluto nel panorama dell’animazione nipponica, e prende in esame ognuno di loro separatamente, analizzando di volta in volta il loro 00conflitto interiore.
Essi appaiono rassegnati, privi di volontà di cambiare loro stessi e ormai destinati a non redimersi. La serie penetra a fondo nel loro passato, analizzando temi come la solitudine, l’amore, il senso del dovere, l’abbandono e l’influenza del passato. Attraverseremo ambientazioni noir, che ricordano a tratti i vecchi film sui gangsters, paesaggi desolati, fino a passare allo steampunk, arrivando al post apocalittico e al futuristico. Il tutto sulle stravaganti e malinconiche note Jazz che contraddistinguono la grandiosa colonna sonora dell’opera.
Il mio consiglio è senza dubbio di guardare quest’opera e di godersela appieno, senza pensare ad altro. Perché sicuramente, queste note di malinconia non possono mancare nelle vostre vite, ed un volta entrate, sappiate che non se ne andranno più.
Ma guarda, io ho avuto migliaia di discussioni su questa serie, l’ho studiata, vista e analizzata per anni.
Tutti quelli con cui ne ho parlato nel corso degli anni mi ripetono come un mantra che la seri è l’apice dell’animazione giapponese e i punti forti sono la caratterizzazione perfetta e il senso di rimpianto e malinconia per il passato.
Ma io proprio non ce la faccio, ci noto troppe imperfezioni o.o
Alla lontana si percepiscono queste cose ma non mi hanno lasciato minimamente niente, ho vissuto questi stessi sentimenti molto di più con serie come Lupin, CityHunter o anche Black Lagoon e Trigun.
Sono strano io a questo punto XD
Ma nooo quale strano 😎 alla fine come ogni cosa, è solo una questione di gusti 😎