Conan, il ragazzo del futuro torna in auge. Una volta che la tanto attesa stagione 3 di Kingdom è stata sospesa dopo soli 4 episodi, la NHK ha prontamente trovato una soluzione al vuoto lasciato nel programma. Per ora non ci sono novità per la serie, ma appena sarà possibile si ripartirà dal quinto episodio.
Dal 4 maggio i fan di Hayao Miyazaki potranno rivedere la prima opera diretta dall’artista, negli stessi orari previsti per Kingdom. La serie di Conan, distribuita proprio dalla NHK tra aprile e ottobre nel 1978, fu poco seguita dal pubblico nazionale al suo debutto ma ottenne un notevole successo all’estero. Uno dei motivi è ricollegabile al romanzo da cui trae ispirazione, al tempo poco conosciuto in Giappone.
Conan, romanzo e anime
La storia originale è The Incredible Tide di Alexander Key. L’autore scrisse numerosi altri romanzi di fantascienza, ma questo fu probabilmente il più celebre.
La trama è la stessa dell’anime con qualche “attenuazione” delle tematiche più cupe. L’ambientazione temporale è il 2028, in uno scenario post apocalittico seguito alla terza guerra mondiale. In un mondo governato dalla dispotica Indastria, una città stato in crisi energetica e avida di risorse, il piccolo Conan vive in un piccolo paradiso sfuggito al conflitto, che lui chiama “L’isola Perduta“. Qui si può già notare una delle prime differenze fra il romanzo e il cartone: il ragazzo vive solo all’inizio del libro, mentre nel secondo è in compagnia del nonno.
L’incontro di Conan con Lana, una ragazzina naufragata sulla sua isola, gli farà scoprire l’esistenza di altri sopravvissuti di cui prima ignorava l’esistenza, convinto di essere l’unico superstite. Si unirà in seguito a questo popolo per ottenere la speranza di un futuro migliore in armonia con il pianeta.
Un grave imprevisto nella programmazione è diventato un’occasione per un omaggio al grande maestro. Miyazaki, sebbene agli inizi, lascia trapelare già in Conan i temi che poi saranno al centro dei suoi film. La contrapposizione fra natura e tencologia in primis, sottolineata poi in Nausicaa della Valle del Vento, anch’essa ambientata in un futuro post-apocalittico. Lo sguardo critico alla scienza, fonte di armi molto pericolose oltre che di progresso. E una grande nostalgia per il passato, che nelle opere di Miyazaki è sempre presentato come qualcosa che è andato perso e rovinato.
Non è il caso di Conan, per fortuna.