Il 6 gennaio è stato il compleanno della piccola Tomoe e molti le hanno dedicato migliaia di post sui social network.
Hotaru Tomoe fa la sua prima comparsa nella terza serie. Orfana di madre, è l’unica figlia dell’illustre professore Souichi Tomoe, fondatore del prestigioso istituto scolastico Mugen.
Durante la serie animata, si scopre che la piccola è posseduta da un’entità aliena dormiente conosciuta come Mistress 90 (nel manga viene infettata proprio come in Alien). Nessuno poteva immaginare che Hotaru fosse in realtà la reincarnazione della guerriera Sailor Saturn.
Ultima guerriera ad unirsi al team Sailor, rappresenta una letale minaccia per l’umanità perché Saturn è la guerriera della distruzione, colei che può disintegrare un intero pianeta facendo oscillare la sua falce Silent Glaive.
La natura di Sailor Saturn ha gettato nella confusione più totale i lettori: perché lei è la guerriera della morte mentre Plutone quella del tempo?
La mitologia classica alla base dell’opera
Naoko Takeuchi non ha mai nascosto la sua passione della letteratura classica così come l’interesse per la chimica e fisica.
Zeus è il padre degli Dei e signore dei fulmini, Ares rappresenta le fiamme della guerra, Artemide è la dea dell’amore e della bellezza e così via per tutti i pianeti del nostro sistema solare. Ma se l’autrice ha curato in ogni piccolo dettaglio queste sfumature (basti pensare a una celata attrazione tra Rei e Minako, così come Marte e Venere nella mitologia), perché attribuisce a Saturno il potere della morte e a Plutone quello del tempo?
Ade (Plutone nella mitologia romana) è da sempre il simbolo della morte. Il signore delle anime, il re del regno degli inferi ha come unico compito quello di governare i morti senza permetter loro di far ritorno nel mondo dei vivi.
Il capolinea di un viaggio chiamato vita la cui durata viene determinato dalle Parche, le tre figlie di Zeus che vivono nel regno di Ade. Cloto (colei che filava il filo della vita), Lachesi (colei che stabiliva la lunghezza del filo) e Atropo (colei che lo recideva con un paio di cesoie) sono le tre donne anziane che rappresentano lo scandire del tempo: passato, presente e futuro.
Sailor Pluto è la custode della porta del tempo, avvolta in una eterna nebbia e celata da tutti, così come il regno degli inferi di Ade, ed è anche la detentrice delle chiavi che permettono di viaggiare negli eoni del tempo, potere determinato dalle Parche.
Kronos, da non confondersi con il titano Chronos, è una divinità ellenica esportata nel regno romano e ribattezzato in Saturno.
Divinità della fertilità, della rigenerazione e dell’abbondanza legata all’agricoltura, veniva celebrato dalla popolazione verso la fine di dicembre in danze e feste sfrenate chiamate i Saturnali. Per un intero giorno i ceti sociali venivano completamente annullati e la celebrazione terminava sempre in trasgressioni ed eccessi sessuali come orgie e riti.
I Saturnali rappresentavano il declino, la distruzione (in questo caso dell’anno solare) e la festività di concludeva con la rigenerazione: il nuovo inizio dopo la fine.
Perché nell’anime Sailor Saturn rappresenta solo la morte?
Negli anni Novanta l’anime e il manga sono stati pubblicati in contemporanea anche se le trame hanno preso fin da subito strade diverse.
Nell’anime Sailor Saturn è la guerriera della distruzione, l’entità che con un sol gesto innesca quello che conosciamo col nome tabula rasa.
Nel manga la sua natura è ben diversa. Saturn reincarna sì la morte, ma interviene solo e unicamente nel caso in cui una situazione non ha una seconda scelta.
Durante la guerra tra Terra e Luna dove la principessa Serenity morì insieme a tutta la popolazione del suo Regno, Sailor Saturn fu risvegliata da Uranus, Neptune e Pluto. Quella fu la prima e unica volta in cui fece oscillare la sua falce per distruggere interamente la Luna e rigenerarla donandole una nuova vita (questo passaggio lo si vede nell’anime quando la regina Serenity sacrifica la propria vita dopo aver utilizzato il Cristallo d’Argento).
In conclusione, Saturn ha rubato il potere della morte a Pluto?
Assolutamente no. Molti confondono ancora oggi la divinità greca legata a Saturn con Chronos.
Nell’antica Grecia Kronos era non solo il Dio dell’agricoltura, ma anche il padre degli Dei famoso per essere il divoratore dei propri figli (la distruzione), spodestato dall’ultimo figlio Zeus che lo obbligò a vomitare i fratelli ingurgitati per intero (il ritorno alla vita).
La natura di Saturn e Pluto è però legata in modo indissolubile: Kronos è la distruzione, ma indica anche l’inesorabile scorrere del tempo che divora gli eventi. Ade è il regno dei morti dove vivono le Parche, le signore del tempo.
Questa forte connessione viene mostrata anche in Sailor Moon dove Setsuna e Hotaru hanno un legame quasi esclusivo, più forte anche di quello tra Haruka e Michiru.
La dea della bellezza e dell’amore era Afrodite, non Artemide
E infatti era Afrodite la sposa di Ares, cioè di Marte