Sono sempre nello stesso posto.
Pensavo di essere giunta molto lontano ma,
se per un attimo mi volto indietro,
finisco sempre per ritrovarmi lì.
Le parole che ti hanno ferito,
le parole che sono divenute le mie ferite,
accatastandosi ordinatamente in quel luogo,
si sono trasformate in gravità.
Celine & Ella ; Dear My Gravity è la nuova graphic novel di Miba e Josh Prigge, la coppia artistica proveniente dalla Corea del Sud.
Trama
Celine & Ella ; Dear My Gravity racconta la storia di due ragazze che si sentono isolate, spesso soffrono ma cercano di rimanere forti per loro stesse e i loro affetti. Ella ha una difficile storia famigliare: si è dovuta trasferire per via di sua madre, sorda a causa di un incidente avvenuto da bambina (scopriremo che cosa è accaduto durante la narrazione) ed è stata costretta a crescere circondata dalla chiacchere e dalle maldicenze delle altre persone che amano parlare dei fatti altrui interpretandoli e storpiandoli a loro piacimento. Ed Ella finirà per sentirsi in colpa non solo verso se stessa ma anche verso sua madre nel momento in cui vorrebbe che non fosse mai venuta a scuola per portarle il pranzo per evitare gli sguardi della gente. Ma alla fine per la ragazza, tutto ciò non è una maledizione ma una benedizione perché è questo che le ha fatto incontrare Celine.
Anche Celine non ha avuto un’infanzia semplice. Abbandonata a dieci anni dal padre, è l’unica asiatica cresciuta in un paese di bianchi. Per questo ha dovuto sopportare atti di bullismo da parte delle sue coetanee a scuola, nonché fare i conti con l’insicurezza generata dalla separazione dei suoi genitori.
Entrambe le ragazze frequentano l’ultimo anno alla stessa scuola, lavorano part-time ma non si erano mai rivolte la parola prima d’ora, sebbene l’una ha sempre seguito con gli occhi l’altra.
Dopo un approccio un po’ titubante e imbarazzato tra le due ragazze nasce un sincero rapporto di amicizia.
Iniziano a confidarsi, a fidarsi l’una dell’altra. Scopriranno di avere tantissimo in comune, soprattutto la voglia di impararsi a vicenda. E dalle loro fragilità emergerà la capacità di desiderare di nuovo il futuro.
Le due protagoniste
Ella e Celine sono due ragazze fragili ma forti allo stesso tempo. Entrambe si portano sulle spalle il peso di un passato che non potrà mai essere cambiato. Le ferite che hanno nel cuore sanguinano ancora, generando insicurezza e sfiducia verso le altre persone. Eppure non si arrendono ed è qui che sta la loro forza.
Attraverso i loro pensieri e i loro racconti veniamo a conoscenza della loro storia personale, in modo naturale e semplice. Entrambe sono titubanti ad aprirsi, ma come dargli torto? È difficile condividere le proprie sofferenze e come pensa Celine, è davvero possibile essere capiti da un’altra persona?
Eppure è proprio quello che succede a loro due.
Celine è stata adottata in fasce. È coreana ma solo suo padre parla questa lingua. Sua madre adottiva non riusciva nemmeno a pronunciare i nomi coreani per questo il padre cambiò il suo nome in uno inglese. Sembravano essere una famiglia felice eppure quanto è vero che l’apparenza inganna. Suo padre non era per nulla felice tanto che decide di divorziare. Dalle parole di Celine, mentre ripensa al suo passato, traspare la rabbia che ancora prova verso il genitore ma anche il senso di colpa per non avere capito quello che stava succedendo.
Allo stesso modo Ella prova rabbia verso tutte quelle persone che parlano alle spalle di sua madre, credendo di sapere tutto quando invece non sanno nulla.
Noi lettori siamo catapultati nell’universo interiore delle due protagoniste in modo spontaneo, attraverso un narrazione lineare ma mai superficiale. Come il flashback su quello che è accaduto cinquanta anni prima ad una famiglia del luogo che poi scopriamo non essere altro che la famiglia della madre di Ella.
Nel corso della narrazione le due ragazze crescono in modo spontaneo e alla fine capiscono di non poter fare a meno l’una dell’altra. Il loro incontro è il primo passo verso un processo di autoguarigione che le porterà ad avere ancora speranza verso un futuro migliore.
Lo stile
Lo stile del romanzo è semplice ma profondo. I disegni ricordano molto gli acquarelli. Le linee sono dolci e quasi impercettibili. È uno stile che si adatta perfettamente alla narrazione, un flusso di pensieri che sgorgano dalla mente delle due protagoniste con spontaneità e genuinità.
Ecco alcuni scorci di paesaggi
Il tema della depressione viene trattato in maniera dolce e genuina, naturale ma mai con superficialità. I tentativi delle due ragazze di approcciarsi l’una all’altra non sono mai dati per scontato. Dai pensieri di Ella e Celine traspare la loro paura ma anche la voglia di cambiare. È poesia pura. Noi lettori siamo coinvolti nel loro processo di cambiamento in prima persona. Impossibile non emozionarsi e ripensare al nostro passato.
Perché, in fondo:
A volte la vita fa di tutto per farci capire che non c’è niente di male nel nostro essere strani.
E soprattutto che non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo essere strani da soli.