31 dicembre. Il 2018 è giunto ormai alla fine e siamo tutti pronti ad accogliere il nuovo anno con entusiasmo, felicità e tanti buoni propositi, il tutto accompagnato da un calice di spumante. Cenoni e balletti, trenini a suon di “Brigitte Bardot” e fuochi d’artificio, gli ingredienti per celebrare al meglio la notte di San Silvestro.
Ma come si festeggia in Giappone?
Dopo aver scoperto come viene celebrato il Santo Natale, oggi parleremo del 1 gennaio e di tutti i riti tradizionali. Con l’avvento del calendario gregoriano, anche in Giappone saluta il nuovo anno da gennaio, ma a differenza del mondo occidentale, loro vantano di una lunga e interessante lista di riti tradizionali. Via il cenone, cappellini di paillettes e trombette, il capodanno nipponico comincia ben prima del 31 dicembre.
Quali sono le principali tradizioni giapponesi per accogliere il nuovo anno?
Partiamo con una semplice lista dove vengono elencati una serie di passaggio fondamentali per un Capodanno tradizionale, riti che sicuramente avrete visto nei vari anime. Un esempio? La classica fotografia di famiglia rigorosamente in kimono.
- Joyanokane (Suono delle campane nei tempi)
Appuntamento allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre, i giapponesi si radunano presso i tempi per assistere ai 108 rintocchi della campana. Il numero non è casuale, simboleggia i 108 peccati originali della fede buddista e si ritiene che il suono delle campane possa purificare l’individuo dai sentimenti negativi.
- Hatsumōde (letteralmente “la prima volta”)
Non è quello che sembra, non ha nulla a che fare con il famoso detto “se lo fai a capodanno, lo fai tutto l’anno”, ma è la prima visita dell’anno che si fa ad un tempio o un santuario. Molti giapponesi vi si recano subito dopo la mezzanotte o la mattina del 1 gennaio in kimono, suonando la campana e dedicare alla divinità una preghiera esprimendo desideri o buoni propositi.
- Nengajō (cartoline augurali)
Queste cartoline sono scritte a mano, un’ottima occasione per sfoggiare le proprie abilità di scrittura e di disegno. Molti prediligono il classico pennello anche se i biglietti più moderni sono provvisti di appositi spazi per la scrittura a mano, altri invece preferiscono usare un tocco di modernità e usare il computer per modificare e stampare la cartolina direttamente da casa.
- Otoshidama (la mancia per i bambini)
Gli adulti piegano rigorosamente le banconote in tre per riporli in buste decorate e colorate chiamate otoshidama-bokuro e la mancia non deve essere inferiore ai 1000 yen (circa 8 euro). Solitamente la cifra da inserire nella busta dipende da molteplici fattori quali l’età del destinatario, se frequenta le elementari o le superiori.
Questi sono solo alcuni dei riti tradizionali previsti nel Capodanno giapponese. I giapponesi sono fieri delle loro tradizioni tanto che li mostrano anche nell’arte come ad esempio i manga.
Negli anime abbiamo visto diverse volte questi passaggi, come la preghiera al tempio e il battere tre volte le mani in preghiera prima di esprimere il proprio desiderio, oppure l’acquisto di amuleti porta fortuna o una romantica passeggiata con il partner. Altri esempi di vita reale mostrata nel mondo animato? La tradizionale fotografia di famiglia, lo spettacolo pirotecnico di fine anno e le abbuffate di dolci come, ad esempio, i deliziosi mochi.