Bentornato in questa nuova recensione manga! Quest’oggi parleremo di un’opera recentemente pubblicata da JPop e che in Giappone sta ottenendo un adattamento animato: si tratta di Call of the night.
Call of the night (titolo tradotto dell’originale giapponese Yofukashi no Uta) è un manga disegnato da Kotoyama, la cui pubblicazione è iniziata nel 2019 ed attualmente si compone di 10 volumi. La storia è principalmente una commedia che vede come protagonisti un normalissimo ragazzo e un’abitante della notte.
Prima di iniziare, potrebbero interessarti:
E adesso iniziamo con la nostra recensione!
La trama di Call of the Night
Yamori Ko è un ragazzino di 14 anni che frequenta il secondo anno della scuola media. Incapace di trovare alcun tipo di soddisfazione nella sua vita quotidiana, decide di abbandonare la scuola (pur consapevole che prima o poi sarà costretto a tornarci) e decide di uscire di notte.
La città sembra totalmente diversa al buio e lui ne rimane affascinato. Il fascino aumenta quando incontra una ragazza, Nanakusa Nazuna, che lo convince a seguirlo. La ragazza lo porta in un edificio abbandonato sulle quali circolano diverse voci, ma il ragazzo decide ugualmente di entrare.
La ragazza lo invita a dormire nel suo letto e, per quanto imbarazzante, il ragazzo accetta… ma ben presto scoprirà che Nazuna non è un semplice essere umano. Sperando di poter diventare anche lui un vampiro, Ko rimane ben presto deluso nello scoprire che non tutte le persone possono diventarlo: infatti, non basta essere morsi da un vampiro, ma è necessario provare anche dei sentimenti nei confronti del vampiro in questione.
Decide così il suo obiettivo: innamorarsi di Nazuna e diventare una creatura della notte!
Impressioni su Call of the Night
Il volume edito dalla Jpop presenta una qualità tipica solo della casa editrice. Il volume, acquistabile al costo di € 6,50, presenta la sovra copertina, sotto la quale è possibile vedere una delle prime scene presenti nel manga. La qualità della carta è altissima e non ci sono scene che presentano problemi di leggibilità.
Il disegno ha uno stile particolare, con tratti a volte un po’ ruvidi e con un ridotto uso di retini. I personaggi sono facili da distinguere, tutti caratterizzati da uno stile di disegno unico.
L’irriverenza della protagonista, che spesso e volentieri dice frasi a doppio senso, è decisamente in contrasto con la sua timidezza quando vengono enunciate parole come “amore” o “coppia”. Ko appare come un personaggio introverso, al limite della socialità, estremamente consapevole anche delle sue inabilità, tuttavia non fa nulla per cambiarsi.
La comicità è presente non solo nelle battute, ma anche nella narrazione degli eventi, specialmente verso la fine di uno degli ultimi capitoli del primo volume, quando un’incomprensione la fa da padrona e genera una serie di scene divertenti.
Protagonisti indiscussi del primo volume sono proprio i due protagonisti. Solo verso la metà del volume appare un nuovo personaggio che sembra possa essere uno dei principali personaggi della storia.