Byōjaku shōjo, tensei shite kenkōna nikutai (saikyō) o teniireru ~ tomodachi ga hoshikute makyō kara tabidatta nodesuga, dōyara watashi no mahō wa sukoshi okashī yōdesu!?~
Il nuovo manga di Arata Iri, intitolato Byōjaku shōjo, tensei shite kenkōna nikutai (saikyō) o teniireru ~ tomodachi ga hoshikute makyō kara tabidatta nodesuga, dōyara watashi no mahō wa sukoshi okashī yōdesu!?~ (La ragazza malata si reincarna e ottiene un corpo sano (e il più forte) Sono partita da una terra maledetta perché volevo degli amici, ma pare che la mia magia sia un po’ strana!?),
ha debuttato sulla rivista Comic Gardo di Overlap. L’opera è l’adattamento a fumetti del romanzo di Atoha, e racconta un fantasy “healthy overpowered”, in cui una ragazza fragile e malata si reincarna in un altro mondo come Fianna, ottenendo un corpo sano con cui affrontare tutto ciò che la vita le mette davanti.

Fianna cresce a Lunamilia, una terra maledetta che accoglie coloro troppo potenti o pericolosi per vivere nella società umana. All’età di 13 anni, ha già raggiunto un livello di forza tra i più alti del mondo. Tuttavia, ciò che la tormenta è la solitudine: nel villaggio non ci sono bambini della sua età. Il suo sogno, sin dalla vita precedente, è sempre stato quello di avere degli amici. Così, decide di lasciare il villaggio e partire per la capitale del regno, con l’obiettivo di iscriversi all’accademia di magia.
Ojisan to fixative
George Mikumo ha dato il via a una nuova serie a fumetti sotto lo pseudonimo mikumo. Il titolo è Ojisan to fixative (Lo zio e il fissativo) e il primo capitolo è stato pubblicato nel numero 16 della rivista Young Gangan edita da Square Enix. La storia ruota attorno a una famiglia un po’ insolita formata da due sorelle — una biologica, una adottiva — e un gatto dal volto burbero chiamato “Ojisan”.
La protagonista, Iori, è una liceale che, dopo aver perso i genitori adottivi, viveva a disagio a casa di alcuni parenti. Un giorno riceve un invito dalla sorella Riko, figlia naturale dei suoi genitori adottivi, a trasferirsi a Tokyo per vivere insieme. Iori e Riko, separate dal legame complesso tra figlia biologica e figlia adottiva, si erano allontanate dopo la morte dei genitori e ora si trovano a dover ricostruire un rapporto da zero. In difficoltà su come comportarsi, Iori decide di cucinare per Riko per mostrarle gratitudine. Quando lo fa, Riko scoppia in lacrime. Così, sotto lo stesso tetto — e con il burbero gatto Ojisan come silenzioso osservatore — inizia la loro nuova quotidianità, fatta di piccoli gesti e tentativi di ritrovare un senso di famiglia.