La nostra recensione di oggi è la graphic novel Brina. Ogni amico è un’avventura di Giorgio Salati e Christian Cornia, il secondo volume appartenente alla collana TipiTondi, dedicata ai giovanissimi lettori, dagli 8 anni in su, della casa editrice Tunué.
Una seconda raccolta delle avventure della gatta Brina, seguito de La banda del sole felino, ma facilmente comprensibile anche senza aver letto il primo, dal momento che soltanto il capitolo finale si ricollega direttamente alla precedente avventura di Brina.
Il primo volume ha esordito anche all’estero e fa parte del Progetto Scuole Editrice Il Castoro e Tunué, caratterizzato da percorsi di letture in classe e incontri con gli autori per le scuole primarie e secondarie italiane.
I dettagli della terza edizione del Progetto Scuole sono disponibili sul sito della Tunué al seguente link, dove insegnanti, librai o bibliotecari a contatto con le scuole possono compilare il modulo per avere maggiori informazioni sul progetto ora alla terza edizione per l’anno scolastico 2020-2021.
Un bel fumetto per i più piccoli che racconta di autonomia, libertà, ma anche di senso di appartenenza e di protezione. (Ibby Italia)
La IBBY, International Board on Book for Young people, è un’organizzazione internazionale no-profit, fondata nel 1953 da Jella Lepman, il cui fine è facilitare l’incontro tra libri, bambini e bambine e ragazzi e ragazze. La frase di cui sopra è della sezione nazionale italiana.
La trama di Brina Ogni amico è un’avventura
Brina è una gattina di città, che vive ogni giorno un’avventura diversa, scoprendo tante cose – ad esempio conoscendo nuovi luoghi – e imparando importanti valori.
Una gattina curiosa e altruista che dopo aver fatto un po’ di esperienza ed imparato a cavarsela da sola, diventa una guida per i suoi amici. Le avventure li aiuteranno a conoscere meglio il mondo che li circonda, infatti insieme impareranno i valori dell’amicizia, dell’altruismo e della fiducia in sé stessi.
Struttura della graphic novel
Il volume è diviso in nove piccole avventure più delle pagine extra in cui si parla del Progetto Scuole e della pubblicazione negli Stati Uniti del primo volume.
Verso Casa – Sono finite le vacanze e la gattina Brina è in viaggio verso casa con la sua famiglia, i proprietari Margherita e Samuele e un furfante tenterà di rubare l’auto. Se la caverà la piccola micetta come gatto da guardia?
Rapita e ingabbiata – Arrivata a casa, ancora nel suo trasportino viene rapita dai topi. Cosa accadrà alla povera Brina?
Incidente di volo – Un piccione entra nelle scale del palazzo di Brina che parte all’inseguimento, causando un bel trambusto assieme a Colette, il cane della signora Torvaldi, l’anziana condomina. In questa breve storia l’insegnamento che per aiutare qualcuno in difficoltà a volte bisogna fare qualche sacrificio.
Un’esotica terrazza – Nella terrazza del condominio ci sono delle gabbie con dei pappagalli, tutti a coppie tranne uno, tutto solo. Con l’aiuto di Brina uscirà per cercare una compagna. Come si concluderà l’avventura?
L’eroe di Natale – Brina è dal fotografo con i suoi proprietari e qui incontra Fred, un cane che a causa di un incidente che l’ha reso disabile odia il Natale. Scopriremo che anche avendo delle disabilità si può essere eroi.
Terremoto salterino – La vicina Gina chiede a Samuele e Margherita di prendersi cura per qualche giorno del suo Teddy, un adorabile coniglietto. Ovviamente i due accettano perché non può essere tanto impegnativo occuparsi di quel batuffolo… ma questi si rivelerà un piccolo terremoto.
Rimbalzi e sobbalzi – In questa breve avventura di Brina, che coinvolge anche i suoi amici, una piccola palla rimbalzante rossa è paragonata alla felicità, che viene descritta dall’autore con la sua voce fuoricampo in questo capitolo privo di dialoghi ma ricco di didascalie.
Il bene che ritorna – Brina parte di nuovo per la montagna ma perde la sua famiglia e si trova nei guai. Verrà aiutata da tutti gli amici che ha aiutato nelle avventure precedenti imparando che il bene che hai seminato lungo il percorso torna da te nel momento del bisogno.
La leggenda di Codamozza – Misteriosi furti e sparizioni avvengono nella montagna in cui è in vacanza Brina e di questi vengono accusati i gatti suoi amici. Tra i gatti gira la leggenda del gatto Codamozza e vengono a lui attribuiti questi furti. La gattina e i suoi amici indagano…
Nelle pagine Extra si parla di Brina e del Progetto scuole della Tunué e della casa editrice il Castoro, della scuola primaria La Giustiniana di Roma che ha messo in scena una rappresentazione teatrale nei disegni dei suoi alunni e del fatto che Brina The cat The gang of the feline sun sia stato pubblicato in America dalla Papercutz.
La trama è fluida, scorrevole e ricca di insegnamenti. L’autore utilizza un linguaggio chiaro, semplice e diretto, adatto al pubblico più giovane.
Lo stile grafico è pulito, in stile cartoon e dai colori tenui. I disegni sono semplici e chiari. Le espressioni dei personaggi sono curate e dettagliate.
Gli autori
Ha iniziato poi a scrivere storie per Topolino e ha seguito un master di sceneggiatura all’Accademia Disney., invitato da loro.
Collabora anche con la Settimana Enigmistica. È un autore televisivo, tra i suoi programmi ricordiamo l’Albero Azzurro, ed è musicista professionista.
È insegnante alla Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia per le materie di anatomia e character design.
Realizza fumetti, illustrazioni e character per editori, pubblicità, videogiochi e giochi di ruolo e ha lavorato come colorista per il mercato francese, come inchiostratore per la Marvel USA.
Impressioni personali
Nonostante si tratti di un secondo volume è facilmente comprensibile anche senza aver letto il primo, intitolato La Banda del Sole Felino, in quanto solamente l’ultimo capitolo si ricollega direttamente alla precedente avventura di Brina. Ma dopo averlo sfogliato certamente si vorrà acquistare anche il primo.
Ogni mini storia presenta lo stesso schema, Brina si allontana e cerca di tornare da Margherita e Samuele, i suoi proprietari, seguono poi scene di azione e incontri con nuovi amici animali. Sembrano storie a sé stanti, ma il filo conduttore sarà ben visibile nel capitolo Il bene che ritorna.
Solo il capitolo 8 non segue questo schema: è completamente narrato da una voce esterna, presente appunto nelle didascalie, e trovano un ampio spazio i disegni di Cornia.
Trovo che questa struttura sia molto adatta al pubblico più giovane e ho apprezzato molto, sia dal punto di vista grafico che da quello della trama, il capitolo che ha come tema la felicità, in cui si sperimenta qualcosa di diverso, che non segue lo schema delle altre ministorie.
Sicuramente i giovani lettori apprezzeranno questa graphic novel e potranno ricevere dei buoni insegnamenti. L’autore cerca di trasmettere dei messaggi morali, evidenziando che compiere delle buone azioni può far sì che queste tornino indietro.
Il personaggio di Brina è un ottimo modello, la micetta cerca sempre di aiutare chi è in difficoltà e non è indifferente ai problemi, al dolore e alla sofferenza altrui. È tenace ed astuta e riesce a cavarsela in ogni situazione, buona, educata, altruista e piena di rispetto per il prossimo.