Il mondo dei manga in Giappone è un territorio duro: se delle ottime vendite sono in grado di allungare la vita di un’opera, uno scarso interesse da parte del pubblico ha il potere di obbligare l’autore a concludere l’opera anche prima del tempo previsto.
Questa dura regola non fa sconti a nessuno, nemmeno ai mangaka più esperti e che hanno segnato un’epoca: si tratta di Masashi Kishimoto, autore dei manga Naruto e Boruto: Naruto Next Generations. Sono i numeri delle vendite di quest’ultimo a far preoccupare non poco i fan: se il primo volume ha venduto oltre 550.000 copie, segnali di allarme si sono notati già con il secondo volume, le cui vendite hanno appena superato le 450.000 copie. Numeri decisamente più preoccupanti sono quelli dell’ultimo volume, che arrivano a soli 150.000 copie vendute. I fan sono ovviamente preoccupati e non vogliono che il manga, che si arricchisce di capitolo in capitolo di spunti interessanti, possa essere interrotto.
C’è davvero da preoccuparsi?
Se da una parte è vero che i numeri non sono entusiasmanti, dall’altra c’è da considerare un importante fattore: si tratta delle sole vendite cartacee, il che vuol dire che in quei numeri non sono presenti né le vendite effettuate sul sito, né i numeri di coloro che usufruiscono della lettura gratuita. Shueisha è infatti proprietaria dell’applicazione Manga Plus, che consente ai fan di tutto il mondo di leggere i capitoli ogni in contemporanea con il Giappone in maniera assolutamente gratuita.
Come va l’anime?
Dal canto suo, l’anime è considerato come un programma televisivo di grande successo. Un recente resoconto su Boruto da parte dell’emittente televisiva TV Tokyo ha dimostrato che l’anime è tra gli spettacoli più seguiti dal pubblico giapponese.
Quindi, seppur i numeri contrastanti, il successo che l’opera sta riuscendo ad ottenere rende alquanto improbabile una fine vicina per il giovane ninja che, come suo padre, è destinato a grandi cose.