Blood Soul è un manga scritto e disegnato da Naoyuki Fujisawa, pubblicato nel 2010 su Web Comic Gekken; si tratta di un volume unico che racchiude sei capitoli.
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La trama di Blood Soul
Nel mondo di Blood Soul gli umani sono continuamente minacciati dai demoni; per questo nasce la Chiesa di Van Helsing che ha lo scopo di ucciderli. Red è un vampiro che ha perso le zanne, ma possiede il potere del sangue maledetto racchiuso nella sua spada. Un giorno, assieme al compagno Ash, salva la giovane Haruka dalle grinfie della chiesa e si ritrova così coinvolto a combattere contro di essa. Non sa ancora che è destinato ad abbattere il suo capo Azure e distruggerla per sempre
Impressioni
Blood Soul è un manga che si inserisce nel classico filone delle serie di combattimento e non apporta grandi novità nel mondo vampiresco. Lo stile di disegno non è male, anche se non è eccelso, ma il problema sta nella trama e nei personaggi, fin troppo piatti e poco sviluppati, a causa della brevità della serie. In soli sei capitoli l’autore riesce a sviluppare, in maniera nemmeno troppo eccelsa, solo uno sprazzo di storia del protagonista, di cui viene approfondita la perdita delle zanne e il motivo dietro alla sua sete di vendetta. Si tratta però di un classico protagonista da shonen, più che da seinen, senza particolari sfaccettature psicologiche, tutto muscoli e poco cervello.
Per essere un seinen, purtroppo, non è approfondito come ci si aspetterebbe e non presenta i classici stilemi di manga con questo target; probabilmente sarebbe molto più adatto come battle shonen, essendo colmo di combattimenti e spargimenti di sangue nemmeno troppo cruenti. L’autore riesce però a realizzare vignette tutto sommato ben realizzate e dettagliate, con combattimenti facili da seguire e ben strutturati. Per il resto i personaggi sono abbastanza stereotipati e nemmeno troppo approfonditi: ci sono per aiutare e fare da contorno al protagonista, senza essere realmente parte attiva della trama. Le premesse per costruire una buona storia, comunque, erano presenti, ma l’autore ha preferito realizzare qualcosa di breve e striminzito.