Bentornato in questo nuovo appuntamento con la rubrica Otakult! Per celebrare il ritorno, a brevissimo, di una delle grandi opere che hanno segnato l’animazione giapponese, quest’oggi parleremo di Bleach.
Bleach è un’opera disegnata da Tite Kubo. Il manga, disponibile anche in Italia grazie alla pubblicazione da parte della Planet Manga, si compone di 74 volumi e 686 capitoli. La pubblicazione originale dell’opera è avvenuta tra il 2001 e il 2016. La serie ha anche ottenuto un adattamento animato tra il 2004 e il 2012, per un totale di 366 episodi, che, oltre ad essere composto da numerosi filler, adatta le serie animate fino a quella precedente la conclusione. Inoltre, appartengono alla serie anche due light novel, anch’esse edite dalla planet.
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La trama di Bleach
Ichigo Kurosaki è un ragazzo come tanti altri, orfano di madre, la cui famiglia è composta dal padre e da due sorelle minori. Il ragazzo ha una particolare facoltà che gli consente di vedere gli spiriti.
La sua vita cambia in maniera profonda dopo l’incontro con Rukia, uno shinigami alla ricerca di un hollow (uno spirito privato della sua identità e che ora agisce come mostro indisturbato in città). Durante lo scontro la ragazza rimane ferita e decide di trasferire parte dei suoi poteri a Ichigo. Sfortunatamente, per qualche ragione, Ichigo ottiene tutti i poteri di Rukia diventato uno Shinigami a pieno titolo e la ragazza è costretta a vivere sulla terra per un periodo indeterminato.
L’atto commesso da Rukia viene considerato un alto tradimento e la ragazza viene riportata con la forza nel mondo degli Shinigami per poter essere giustiziata. Questa cosa non viene accettata da Ichigo e da alcuni suoi amici che hanno conosciuto la ragazza e che conoscevano il suo rapporto con il mondo degli shinigami come Inoue, una normale ragazza orfana che cresce da sola, Ishida, un Quincy (appartenente ad una famiglia che è nemica degli shinigami), e Sad0, un ragazzo che nel corso della serie ha sviluppato dei poteri. I ragazzi vengono aiutati da due shinigami che non fanno più parte della società, e insieme attaccano la Soul Society.
Dall’attacco, oscuri segreti verranno rivelati e si svilupperà il filone narrativo principale che percorrerà tutta l’opera.
Impressioni su Bleach
Su Bleach c’è ben poco da dire, se non il fatto che sia una delle opere migliori del suo tempo e che hanno segnato la storia dei manga e degli anime giapponesi.
I personaggi presenti nell’opera sono davvero tanti, tutti molto differenziati e molto ben caratterizzati. La grande quantità di archi narrativi consente una certa differenziazione della serie, con un cambiamento sia dei punti di vista che dei personaggi cardine.
I personaggi secondari, seppur di minore importanza, sono spesso presenti per tutta la durata della serie e non solo per il loro arco narrativo (a meno che non si tratti solo di personaggi filler, inseriti nella serie animata solo per poter temporeggiare abbastanza a lungo da poter animare l’arco narrativo principale), o a meno che non vengano sconfitti in maniera definitiva, perdendo la vita nello scontro (come succede a molti personaggi durante l’arco narrativo della guerra).
I filler sono probabilmente gli elementi più antipatici della serie, questo perché vengono spesso inseriti nel mezzo dei combattimenti, fermando il climax della battaglia con filoni narrativi spesso antipatici.
Dal punto di vista grafico si vede una notevole evoluzione a partire dai primi episodi fino ad arrivare agli ultimi. La storia è davvero interessante ed un punto forte dell’opera è la continua articolazione anche su più piani narrativi, che non vedono Ichigo come protagonista. Altro punto forte è la presenza di numerosi combattimenti, tutti ben sviluppati e forti da un punto di vista emotivo.