Oggi parleremo di un manga shojo disegnato dall’autrice Kanoko Sakurakouji e pubblicato dalla Star Comics tra il 2009 e il 2013, nonché vincitore di diversi premi in Giappone. Il manga è composto da 18 volumi, ma non ha mai ottenuto una sua trasposizione in anime.
TRAMA
La ragione di questo è che lei è la ragazza senka (pesca), e che il suo corpo ha delle particolarità per i demoni: se i demoni bevono il suo sangue, allora la loro vita si allunga, se la divorano, ottengono la vita eterna e se la prendono in sposa, allora l’intero clan otterrà prosperità.
A volerla non ci sono solo clan forti, come quello dei tengu, ma anche clan come quello delle volpi e quello dei serpenti, tutti popolati da ragazzi e ragazze bellissimi. Più volte Misao si troverà davanti ad un bivio e sarà costretta a prendere una decisione, a volte forzata, altre volte più libera.
STRUTTURA DELL’OPERA
L’opera è divisa in quattro capitoli (saghe), che racchiudono più episodi (che sono i singoli capitoli del manga). In totale, l’opera è composta da 72 episodi. I principali poli di rotazione sono due: il primo, ovvero quello iniziale, che verte principalmente sullo svilupparsi del rapporto tra Kyo e Misao, e la stabilizzazione dello stesso, dati i numerosi dubbi che inevitabilmente attanagliano la giovane ragazza. Il secondo polo verte invece su un argomento molto più delicato, che non posso citare qui per evitare uno spoiler colossale.
Per quanto riguarda le copertine… diciamo che le prime 7 sono tutte abbastanza statiche, e l’autrice stessa in una delle sue strisce, ha scritto che le sembrava di disegnare le stesse scene.
Per quanto riguarda i disegni all’interno del manga in generale, li ho trovati belli. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati, quindi non si incorre nel rischio di scambiarli. Ovviamente, ci sono i classici tratti degli shojo, con ragazze dagli occhi grandi e ragazzi che fanno partire l’ormone al primo sguardo.
PARERE PERSONALE
Potrei essere di parte, dato che si è trattato del primo manga che ho comprato, ma per me si tratta di un bellissimo manga. La storia a volte è un po’ sdolcinata, altre volte, la maggior parte, il clima romantico viene interrotto da qualche gag comica, quindi non diventa mai eccessivamente sdolcinato.
Interessante è l’introspettiva culturale fornita dalla presenza di numerose creature mitologiche giapponesi, a partire proprio dai tengu, per poi passare alle volpi, antagoniste del primo capitolo, e che in Giappone hanno ottenuto avuto un ruolo alquanto importante, basti pensare che “la possessione da parte di una volpe” è stata una delle ragioni che veniva data dai medici per giustificare alcune tipologie di insanità mentale.
Ciò che mi piace è lo sviluppo verso il quale vanno incontri i personaggi, cosa che è in grado di dare all’opera quell’aria fresca che spesso manca in moltissimi shojo, pieni solo di cliché tipici del genere.
Ho adorato non solo alcuni dei personaggi alleati, ma anche alcuni degli antagonisti, per via dell’eccellente caratterizzazione e per le storie personali. La trama non è mai scontata e fino alle ultime pagine dell’ultimo capitolo lascia il lettore in sospeso.
Insomma, se avete la possibilità di recuperarlo o di leggerlo, fatelo perché ne vale la pena.