BilBOlbul 2020 è la quattordicesima edizione del festival internazionale di fumetto che ha sede a Bologna. Quest’anno il festival ha dovuto affrontare numerose sfide derivanti dall’arrivo della seconda ondata pandemica da COVID19, riuscendo però a sopravvivere, sebbene in versione completamente online.
Pur essendosi conclusa ufficialmente il 29 novembre, BilBOlbul ha deciso di regalarci, durante questo periodo di feste invernali così particolari, altri 3 incontri con personalità del mondo del fumetto fruibili in diretta streaming sul sito ufficiale.
Eccoli qui di seguito:
23 dicembre- BBB consiglia: Nel paese delle Veramiglie
di Camille Jourdy, modera Ilaria Tontardini
18:30 – 19:00
Durante la solita vacanza in campeggio coi genitori, la piccola Jo viene attratta da due minuscole figure a cavallo che le passano davanti bisticciando rumorosamente. Jo li segue, e la storia scivola nell’assurdo, in un mondo in bilico tra le fiabe classiche e i libri di Sendak.
Menzione speciale al BolognaRagazzi Award 2020, primo premio al Festival di Angoulême e al Salone di Montreuil 2019, Nel paese delle Veramiglie è uno dei più raffinati, originali e intelligenti fumetti per bambine e bambini degli ultimi anni. La sua autrice, la fumettista francese Camille Jourdy, racconta com’è nato questo piccolo capolavoro di disegno e di scrittura.
7 gennaio – Ritratto d’autore
con Jesse Jacobs, modera Matteo Gaspari, in collaborazione con Eris Edizioni e Hollow Press
18:30 – 19:00
Appena dopo il trasloco, Daisy fa una scoperta sconcertante: dentro la sua lavatrice c’è un universo parallelo. Creature multiformi, colori accecanti, geometrie lisergiche: a contatto con questo universo psichedelico, la sua adolescenza grigia si accende.
Che cosa succede, però, quando prova a parlarne alle amiche? Un viaggio visionario nel fumetto di uno degli autori più originali del panorama contemporaneo.
21 gennaio – BBB consiglia: Padovaland
di Miguel Vila, interviene Manuele Fior, in collaborazione con Canicola
18:30 – 19:00
Con lo sguardo del documentarista, Miguel Vila disegna la periferia di Padova: è un ritratto della vita quotidiana di un gruppo di giovani, ma anche un’indagine sul volto più meschino e violento della provincia.