Bentornato in questa nuova recensione! Quest’oggi parleremo di un mahnwa isekai, il cui “isekai” si perde ben presto: si tratta di Beatrice.
Beatrice è un mahnwa di Macherie, che trae vita dalla light novel.
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E adesso iniziamo con la nostra recensione!
La trama di Beatrice
La storia inizia con Alexander, un crudele comandante, mentre conquista il regno di Elpasa. Protagonista della storia appare essere Beatrice, una delle principesse del regno, che vede morire, davanti a sé, numerosi appartenenti del palazzo, incluse le due sorellastre.
In realtà, il vero nome di Beatrice è Chloe, ed è figlia di una schiava. Chloe stessa ha ricordi della sua vita precedente: era una ragazza che, dopo essere diventata una veterinaria a 30 anni, muore 5 anni dopo, senza aver raggiunto nessuno degli obiettivi che si era prefissata.
Anche se Chloe è una schiava, vive la vita felicemente, impegnandosi al massimo per non finire nella stessa situazione della sua vita precedente.
Un giorno, però, passa da schiava a principessa: dopo aver compiuto 23 anni, il re di Elpasa va da lei e la informa di essere lui il padre, per poi darla in moglie a Gilbert, un terribile uomo, ma il più ricco del regno. Questi aveva espresso il desiderio di sposare una principessa e il re, per non scontentarlo, gli dà la figlia illegittima della quale non si era mai curato.
Dopo due anni terribili, scoppia la guerra e Beatrice viene presa come schiava. Ritorna quindi ad essere Chloe, e un giorno si infiltra nel magazzino delle medicine e lo sistema. Da quel momento inizia la sua avventura, che la porterà ad essere sempre più vicina ad Alexander.
Impressioni su Beatrice
Dal punto di vista grafico, si vede un netto miglioramento dei disegni con il passare dei capitoli.
La storia è semplice, senza grandi colpi di scena, anche se a volte è un po’ confusionaria, con diversi eventi che si rincorrono uno dopo l’altro. Allo stesso modo, ci sono capitoli nei quali la storia tende a scorrere in modo lento e monotono.
Per quanto riguarda l’evoluzione dei personaggi, anche questa è lenta ma tutto sommato costante. I personaggi principali sono quelli che si evolvono più lentamente rispetto ai secondari che, in poche scene, a volte cambiano in maniera impressionante.
Ci sono alcuni personaggi veramente molto ben sviluppati, anche se non sono affatto presenti né anticipati all’inizio della storia.