Battle Royale, romanzo nipponico di stampo survival, vedrà il proprio franchise multimediale trovare un ulteriore ampliamento delle proprie file, l’opera di Koushun Takami è pronta ad incontrare le nuove generazione attraverso un manga di prossima pubblicazione.
Il numero di febbraio della rivista Bessatsu Young Champion conterrà il primo capitolo di Battle Royale III: Enforcers, i testi dell’opera saranno a cura di Takami mentre il reparto artistico vedrà l’intervento di Yukai Asada.
Considerata la numerazione presente nel titolo è facile intuire che i lettori del sol levante dovranno fare i conti con un seguito diretto degli eventi presenti nel manga Battle Royale II – Blitz Royale, dell’artista giapponese Hitoshi Tomizawa.
Il romanzo del 1999, forte del proprio successo, ispirò la creazione di due film live-action e di ben tre adattamenti fumettistici (qui il link alla nostra recensione del manga di Masayuki Taguchi), aventi come comune denominatore un’eccessiva violenza che fu oggetto di svariate censure e discussioni parlamentari.
Tutte queste opere hanno ottenuto diversi riconoscimenti a livello internazionale grazie alla loro capacità di criticare la società attuale, presentando situazioni in cui i governanti decidono di attuare contromisure estreme e macabre al fine di gestire problematiche che andavano al di là delle loro capacità.
La trama di Battle Royale II – Blitz Royale
Lo stato totalitario denominato Repubblica della Grande Asia dell’Est continua inesorabilmente a mettere in atto un gioco mortale (il Programma) che vede coinvolte classi intere di studenti di terza media, al fine di mettere un freno all’espansione della criminalità giovanile. L’alunna Hashimoto Makoto si è sempre considerata al pari di una portatrice di sventura e non vuole che la propria classe, della scuola Shikanotoride, si ritrovi ad essere protagonista del massacro indetto dal governo. Miracolosamente lei e i suoi compagni non vengono selezionati, ora ad attenderli vi è soltanto una tranquilla gita scolastica. Quest’ultima prenderà però una piega del tutto inaspettata, trovandosi al centro di un progetto della Marina Militare della Repubblica promosso in segreto quello stesso anno.